
Franz Kimi
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concordo pienamente, io che ci vado ogni tanto con la vet ne esco sempre più disgustata...
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un attimo, il veterinario ha il dovere di elencare al proprietario tutte le possibili soluzione e cure che in casi del genere possono andare alle cure estreme all'eutanasia, sta al proprietario poi decidere se tentare l'impossibile o risparmiare tante sofferenze al proprio animale...
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posso risponderti io, sono al primo anno di medicina veterinaria a Padova, siamo in 80 in tutto e almeno la metà di loro ha ripiegato su veterinaria perchè non è riuscita a passare il test d'ammissione a medicina con l'intenzione di ritentare l'anno prossimo.. se non passano neache l'anno prossimo allora restano a veterinaria, conosco altre persone che non hanno passato neanche il test a veterinaria e sono andate a fare giurisprudenza e io mi chiedo "cosa cavolo centra legge con veterinaria???" io ho scelto questa facoltà per passione e perchè già so a cosa vado incontro (diciamolo chiaro, fare i vet non è una gran vita, vieni considerato un medico di serie B, spesso hai a che fare con gente con pretese assurde e non hai orari, la vita privata ne risente eccome...) ma tanta gente in corso con me ha provato tutti i test d'ammissione alle facolta più prestigiose, non gliene frega niente degli animali oppure sono convinti che passeranno la vita a fare vaccini al micetto o a fasciare la zampina al cagnolino senza sporcarsia mai le mani.. è gente che è venuta in questa facoltà solo perchè fa figo andare a dire in giro "eh si, io faccio veterinaria, è una delle facoltà più difficili sai...", gente che ha pensato "ma si, mi piacciono i cavalli e allora andiamo a fare veterinaria" ma che rimane disgustata al pensiero di dover fare un'esplorazione rettale "io ficcare il braccio là dietro?! ma neanche morot!" ...gente che quando si laureerà (perchè purtroppo tanta di questa gente si laurea pure) avrà il papà ricco che gli compra tutte le attrezzature per la clinica e non si abbasserà a muovere il sedere e seguire un vet più esperto che gli insegni il lavoro vero e proprio (perchè il 75% delle cose non te le spiegano all'uni) e invece apre un nuovo studio e si mette a curare animali andando a naso...
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teoricamente ogni vet dovrebbe avere un'assicurazione per casi del genere, non si sa mai che per incompetenza o anche solo per sfortuna capitino cose del genere e il proprietario dell'animale voglia essere risarcito... se proprio ci tieni al risarcimento ti conviene parlarne direttamente con la vet che, se ha questa assicurazione, non dovrebbe far tante storie...
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ma dai come cavolo hanno fatto a capire che quella macchietta nera è il famoso chupacapra?!?!? ho dovuto riguardare il video 7 volte per capire dove cavolo era!
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eh eh...pareggio! tra quelli scritti qui preferisco gli andalusi... ma perchè non si può fare un sondaggio vero con almeno una ventina di possibili scelte?! dover scegliere tra 6 opzioni dove il 90% delle volte non c'è la razza che ci piace di più è molto limitante...
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troppo bella!!! comunque non sei l'unico, anche a me non piacciono gran che...
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ho visto ferrare una cavalla con il travaglio e non farrei mai passare al mio cavallo le pene di quelle povera bestia.. TPR di 2 anni e mezzo, il proprietario l'aveva portata a scuola da noi per domarla al tiro che a malapena ti seguiva alla longhina, per quanto buona volontà ci metti è difficile in 3 o 4 pomeriggi abituare una cavalla del genere a darti i piedi tranquillamente e senza paura... quando sono arrivati i maniscalchi (chiamati dal proprietario) per ferrarla a caldo l'hanno fatta entrare nel travaglio e quando hanno iniziato a stringere le cinghie per bloccarla la cavalla è andata in panico totale, benchè il palo orizzontale che le impediva di avanzare fosse cilindrico e senza punte per ferirla, alla fine ne è uscita comunque con il petto tutto spellato ed escoriato perchè si gettava in avanti cercando di scappare... anche se capisco che vet e maniscalchi preferiscano lavorare al sicuro da calci e pestoni non posso essere d'accordo con chi usa metodi del genere...
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"Nel comprar cavalli il primo serio giudizio vada ai piedi e agli arti, poi alle altre parti.." altro proverbio equestre...
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un'altra cosa che puoi guardare per capire se è ora di chiamare il maniscalco è la proiezione dei talloni al suolo: praticamente ti devi immaginare un linea retta che dai talloni scende verso il suolo, teoricamente questa linea deve cadere alla fine del ferro perchè così il peso si distribuisce equamente su tutta la superficie.. se vedi che il ferro è troppo avanzato rispetto alla proiezione, telefonatina al maniscalco...
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non è vero, l'arabo non è certamente una razza da salto ostacoli ma antar ci salta con il suo cavallo (o così mi sembra di aver capito), in un maneggio vicino a casa mia usano una appaloosa per le gare di SO con i bambini (non è tanto alto e lo hanno iscritto come pony alla fise), conosco persone che con trotter ritirati dalle gare ci fanno i concorsi di completo.. ogni cavallo può avere l'attitudine al salto, anche un TPR, le razze tedesche sono state selezionate apposta per alcune discipline e per quello primeggiano sui campi da gara ed è più probabile trover un buon saltatore tra i tedeschi che tra le altre razze ma non sono le sole ad avere l'atitudine al salto...
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forse emanuele voleva sapere più o meno a seconda della razza o della capacità del cavallo quanto si spende in media...
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nei TPR per cavallo nevrile si intende un cavallo attento a quello che gli succede intorno, che reagisce velocemente agli stimoli, che non si fa pregare per partire al trotto o galoppo, che quando viene lasciato in paddok fa i classici "tiri da scemo"...è positivo sì che il cavallo sia nevrile perchè è uno dei problemi principali della razza aver soggetti con la vitalità di una zucchina...però si parla di cavalli da tiro...poi bisogna anche vedere se si parla di puledri (vivaci per natura) o di soggetti adulti... secondo me a volte viene scambiato o considerato nevrile il cavallo solo perchè non si lascia gestire e montare facilmente, ma questo io lo chiamo addestramento riuscito male e cavallo nervoso-maleducato...
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in alcuni disciplinari per prodotti tipici sono previsti il pascolamento e l'alpeggio...ma gli allevatori che mandano al pascolo le vacche d'estate sono sempre meno...
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forse ti confondi con il baio oscuro, che sotto certe luci può sembrare tutto uniforme...
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beh...tre quarti delle persone (e sono ottimista eh!) pensa che tutti i TPR siano maschi solo perchè son tanto grossi...
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dipende tanto dalla razza, ad esempio i TPR son cavalli precoci e già a 18 mesi parte l'addestramento, a 3-4 anni li puoi già considerare cavalli maturi, mentre invece gli Shire hanno uno sviluppo più lento e di solito partono con il lavoro a 4 anni.. per le razze da sella un quarter è sicuramente più precoce di un andaluso: il quarter a 4 anni lo puoi lavorare tranquillamente, con l'andaluso è meglio se aspetti di più... io ho votato per il cavallo maturo perchè per cominciare è sempre il più adatto, i puledri vanno lasciati assolutamente a cavalieri esperti!
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Molto probabilmente il cavallo di cui parli è uno Shire. Gli arabi hanno un eleganza che nessun altro cavallo possiede... I cavalli che preferisco io però sono diversissimi dagli arabi!!! Il mio cavallo preferito è il Percheron e lo Shire Guardate che differenza: arabo Percheron scusa ciottonina ma come fai a dire che è uno Shire sapendo solo altezza e mantello?! ok che gli Shire sono i più alti e "spesso" son morelli con balzane e lista ma mi sembra assurdo basarsi solo su questo per capire di che razza è il cavallo che piace tanto a valery, soprattutto considerando che in Italia ce ne son pochissimi! forse hai troppo in testa i cavalli da tiro ma non prenderla come un'offesa! io sono nelle tue stesse condizioni!
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si sono al primo anno ma da due estati e nel weekend lavoro con una veterinaria che segue cavalli, imparo di più il venerdi via con lei che durante la settimana seduta sui banchi all'uni!
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le infiltrazioni sono di molti tipi e vengono fatte in molti casi diversi, non sempre un cavallo che viene infiltrato una volta deve continuare ad essere infiltrato tutta la vita, dipende da cosa ha... primo: le infiltrazioni che vengono fatte sulla schiena, ai lati della colonna vertebrale, non sono delle vere infiltrazioni. sono delle iniezioni intramuscolari dei muscoli dorsali con antidolorifici. secondo: le infiltrazioni articolari (quelle classiche dei garretti tanto per esser chiari) possono essere fatte con antiifiammatorio, con acido ialuronico o un mix delle due soluzioni. l'acido ialuronico, detto molto volgarmente, serve da "lubrificante" nell'articolazione e prolunga l'effetto dell'infiltrazione. terzo: la durata dell'effetto di un'infiltrazione articolare cambia di moltissimo a seconda del problema che ha il cavallo, se si tratta di una sinovite con una sola infiltrazione si può risolvere il problema definitivamente, altre volte può capitare nei puledri in accrescimento o nei cavalli messi a lavorare troppo in fretta e intensamente che si formino delle ectasie articolari (si produce liquido sinoviale in eccesso) e anche lì con un'infiltrazione si risolve il problema (a volte basta anche solo eliminare l'eccesso di liquido). caso peggiore: a livello articolare sono presenti rimodellamenti ossei (artrosi), osteofiti e zone di erosione della cartilaggine..in questi casi, a seconda della gravità, è necessario infiltrare il cavallo più volte. la durata delle infiltrazioni tende a diminuire sempre di più, per questo spesso viene suggerito di usare anche l'acido ialuronico (ma il prezzo lievita alquanto poi).. era tanto per spezzare una lancia a favore delle infiltrazioni, non bisogna farne una tragedia ogni volta che si sente la parola "infiltrazione", bisogna prima sapere cos'ha di preciso il cavallo per valutare la situazione... personalmente penso che se si tratta di un mal di schiena dovuto al calo di muscolatura con una serie di "infiltrazioni" si possa risolvere il problema, lavorando poi per ricostruire la muscolatura persa o usando magari un sotto sella più alto per evitare che la sella batta troppo forte sulla colonna vertebrale...
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è vero, di solito una gravidanza può calmare le cavalle...e sennò ci son integratori e farmaci per regolarizzarne il ciclo e limitare le manifestazione estrali più eccessive... eviterei di farla sterilizzare, primo perchè è un'operazione molto più invasiva di una castrazione, e secondo perchè in caso di problemi che precludano l'attività sportiva (corna corna corna!!! toccate ferro!) la si può sempre tenere come fattrice...
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non intendevo certo dire che son stupidi perchè non si accorgono che son stati castrati, ma il cavallo è comunque un animale con una congnizione di se stesso diversa dall'uomo. il loro istinto a riprodursi non è una cosa volontaria ma una cosa regolata da ormoni, tolti quelli il cavallo non ci pensa più alla riproduzione, a "sparger il suo seme" ecc ecc...non gli viene in mente che è stata l'operazione che noi abbiamo deciso per lui a causare un abbassamento del livello di testosterone e degli altri ormoni sessuali e che di conseguenza lui non ha più voglia di montare... ripeto, non intendo dire che sono stupidi, semplicemente che la loro intelligenza e la loro cognizione di se stessi è diversa dalla nostra...
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io son d'accordo con Antar, mi è capitato di assistere a più di una castrazione e non ho mai visto un cavallo che, dopo il risveglio, si sia guardato là sotto e abbia esclamato frustrato "oddio m'hanno tagliato via i testicoli!" dopo l'operazione sentono un po' di fastidio nella zona inguinale ma passa in fretta, non sono come un uomo che ha coscienza di quello che gli è successo, probabilmente nemmeno collegano quelle due ghiandole alla vita sessuale..! tolto l'istinto da cavallo intero restano comunque cavalli, siamo noi a farci problemi sul fatto che poi si potrebbero sentire frustrati dal fatto che gli manca qualcosa là sotto: abbassati gli ormoni sessuali, si elimina l'istinto e di conseguenza la frustrazione per il non poter montare.. se non deve fare lo stallone meglio "alleggerirlo" di qualcosa che non gli servirà mai, che non potrà usare e che gli potrebbe causare inutili sofferenze (vita isolata in box o in paddok da solo, ecc ecc)
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in america castrano i puledri anche ad 1 mese di vita, hano fatto degli studi e hanno dimostrato che tutte le vecchie storie sul fatto che castrando troppo presto il cavallo poi non si sviluppa più tanto son false. il cavallo castrato giovane e quello castrato più avanti, se trattati e gestiti come si deve, arrivano sempre allo stesso livello di sviluppo, con tempi e ritmi diversi, ma arrivano allo stesso punto.. inoltre da piccoli soffrono anche meno e recuperano più velocemente...