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Ochette


AlexanderFreud

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Non sono mai stato molto ferrato sulle specie avicole: i mammiferi mi hanno appassionato fin da bambino e su di essi ho visto centinaia di documentari e sfogliato (non letto) enciclopedie; gli insetti li devo studiare all'università, e, anche se m'interesserebbero solo alcuni coleotteri imenotteri e isotteri, devo conoscere anche gli altri...

Gli uccelli, pur essendo socio, tra le altre, di un'associazione in ambito mediterraneo che s'interessa anche in particolare di loro, non mi hanno mai 'preso' a tal punto da imparne le specie, perché mi piace osservarli nelle fotografie che posso trovare sul National Geographic Magazine Italia o nei documentari naturalistici: sono talmente belli ed eleganti che non m'interessa sapere a quale specia appartenga questo o quell'altro individuo, è affascinante così com'é, senza alcun bisogno di essere classizzato in una definizione che gli ha dato l'uomo su basi di somiglianze fisiche.

Succede con gli uccelli perché in effetti essi affascinano per i loro colori sgargianti e soprattutto per il fatto che volano e migrano: non su un aggeggio metallico inquinatore per farsi due settimane di vacanza, o di lavoro, come noi; volano sul serio, sfruttando le correnti d'aria con una consapevolezza che a noi appare strana, percorrendo migliaia se non decine di migliaia di kilometri l'anno.

Tutta questa introduzione per dire:

Nel 2000 comprammo due pulcini femmine, che tenemmo con noi in giardino. Cresciute queste ebbero le mestruazioni, ovvero le uova, che nascondevano bene, quasi si vergognassero a mostrarle. Inutile dire che io ero sempre pronto ad usare le bianche uova per farmi lo zabaione.

Qualche tempo dopo, dovendo partire per un viaggio più lungo del solito, ed ovviamente incapaci di pensare di mangiarle per Natale "£$!", decidemmo di lasciarle in uno stagno di un parco pubblico, gestito da preti, in cui c'erano già oche ed anatre, sperando che i suddetti gestori del parco non decidessero per il peggio.

Le ochette stavano tranquillamente assieme, una delle due (che all'inizio era più grande, poi era rimasta più piccola) cominciava a starnazzare se le allontanavo l'altra per qualche secondo.

Un comportamento un po' strano è stato un tentativo di accoppiamento omosessuale, che pensavo potesse succedere solo tra due maschi...

Comunque nello stagno sono rimaste in coppia, come si trovavano in coppia le altre (interessante notare come l'unica anatra aveva fatto coppia con l'unica oca con il becco rotto, come una solidarietà tra diversi dal resto del gruppo).

Non mi dilungo; vorrei chiedere ai più esperti: quella comunemente chiamata "oca" è un insieme di più specie, oppure è la specie dell'avicolo bianco alto più di 50 cm, con becco arancio scuro molto robusto?

E le ex mie ochette, più piccole, lunghe una tretina di cm, alte circa 25, piumaggio color panna che specie sono?

<_<

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penso che le tue ochette siano oche domestiche: sono più piccole rispetto alle oche selvatiche che possono raggiungere anche il metro di lunghezza.

L'oca domestica è il diretto discendente dell'oca selvatica, rispetto alla quale ha subito ben poche trasformazioni.

Le razze selezionate dall'uomo, del resto, sono poco numerose se si considera che l'addomesticamento di questo animale risale almeno a cinquemila anni addietro.

Oltre all'oca dal piumaggio bianco, per la quale l'uomo dimostra una certa predilezione, è stata addomesticata anche una specie affine, l'oca cignoide; di origine asiatica, si distingue dalla comune oca domestica per la grossa protuberanza che porta al di sopra del becco, sulla fronte.

puoi consultare questo sito: oca

;)

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