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Attacchi:sono Fra Noi!


maria.bruna@aol.it

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Salve a tutti,

con questa discussione ela ed io vorremmo parlare un pò meglio di questa fantastica disciplina,anche perchè l'ultima discussione è un pò vecchiotta e anche in questo modo le evoluzioni sono dietro l'angolo,specie in ambito agonistico!!!

Proprio per la sua esperienza,ela potrà riportarci info su campionati,mondiali,driver e cavalli...

Mi piacerebbe però far avvicinare anche il grande pubblico,per esempio osservando come molti atteggiamenti dei guidatori siano rimasti in uso ancora oggi!

Sarebbe inoltre interessante spiegare e far comprendere come si prepara un cavallo per questa disciplina e anche tutti gli aspetti che la accomunano alla sella!!

Inoltre vi è proprio una disciplina in comune...il dressage e lo si potrebbe confrontare dai due punti di vista!!

E' interessante approfondire anche un altro aspetto più tecnico...come ad un cavallo da attacco faccia bene essere montato...ma anche quanto può essere utile per un cavallo da sella essere attaccato!!!

Dopo questa premessa,direi che gli spunti non manchino...quindi ognuno può parlarci di esperienze,dubbi,curiosità...insomma qualsiasi cosa.

L'unico aspetto che voglio sottolineare e sono sicurissima che posso parlare anche a nome di ela è che assolutamente la indicazioni o i chiarimenti per qualsiasi forma di addestramento e apprendimento non sono da imitarsi o da sperimentare e non intendiamo assolutamente sostituirci agli istruttori ed addestratori,come tante volte è già stato ribadito in questo forum!

Detto ciò...si aprano le danze!!!

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Quando Mylord ha parlato di pariglia, figuratevi... le ho subito chiesto se attaccava.

E' il mio pane quotidiano e tutti sul forum lo sanno. Non chiedo altro che di parlarne. Le mie generalità le ho dichiarate da subito. Ne abbiamo già parlato a sprazzi anche se purtoppo non è una disciplina seguita ne conosciuta pur avendo effettivamente una grande affinità con il completo. Quello che è certo è che il cavallo attaccato deve essere anche montato. Quindi la base è sempre quella. Ditemi da dove volete partire che partiamo.

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Ma che bella idea!

magari si può cominciare.. dal principio! La scelta del cavallo... Ci sono razze/morfologie preferite a seconda della disciplina degli attacchi (dressage o altro)? Ammettendo che abbiate a disposizione più soggetti di varie razze e varie morfologie. Che caratteristiche cercate per scegliere il cavallo ideale?

E... come si inizia un cavallo agli attacchi? Si può attaccare un cavallo già adulto (10-15 anni) sempre montato a sella? Ci sono degli accorgimenti da seguire?

E questa è una mia curiosità personale: nelle gare, anche di estate, ho visto che il guidatore (si chiama così?) aveva sulle gambe una coperta. Come mai? A che serve? Da dove viene?

Ecco... adesso un po' di legna sul fuoco l'ho messa :P

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Sarebbe inoltre interessante spiegare e far comprendere come si prepara un cavallo per questa disciplina e anche tutti gli aspetti che la accomunano alla sella!!

Inoltre vi è proprio una disciplina in comune...il dressage e lo si potrebbe confrontare dai due punti di vista!!

E' interessante approfondire anche un altro aspetto più tecnico...come ad un cavallo da attacco faccia bene essere montato...ma anche quanto può essere utile per un cavallo da sella essere attaccato!!!

Be l'unica certezza che ho nei confronti degli attacchi è "se l'equitazione è cara, gli attacchi la battono sicurmante".

Ho letto da qualche parte che tu facevi attacchi, ma montavi anche i cavalli?

Secondo te è giusto che un cavallo da sella venga attaccato? Perchè?

Sir Hiss

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Allora entriamo nel vivo...

Per quanto riguarda le razze c'è una grandissima varietà e tranne che per quelle deputate al tiro pesante o agli attacchi dda lavoro,in cui sono quasi d'obblico i soggetti a sangue freddo e brachimorfii,per le altre discipline va bene praticamente tutto e infatti nella maggior parte di razze equine c'è quella più leggera ed insanguata per la sella e quella più massiccia e pacata per gli attacchi.

Entrando nello specifico,è chiaro che un frisone o un pre faranno la loro figura nel dressage,ma data la mole e la pesantezza avranno non pochi problemi nella maratona...un pò lo stesso discorso del completo.

Quindi se intendiamo cimentarci in entrambe le discipline(coni,dressage e completo)i soggetti più indicati sono hannover olandesi(specialmente gelder)lipizzani,ma anche polacchi o ungheresi,purchè di mole non troppo imponente.

Per quanto riguarda le passeggiate,va bene tutto proprio come a sella,a patto che sia un soggetto ben costruito,equlibrato e dal piede sicuro.

Per quanto riguarda l'addestramento di un adulto è un caso un pò particolare...come insegnare ad un ex galoppatore a saltare o a fare dressage...cambia innanzi tutto il modo di appoggiarsi all'imboccatura,spariscono i classici aiuti che l'animale è abituato a ricevere e non da ultimo viene a mancare il contatto fisico diretto che in molti soggetti infonde coraggio nei momenti critici...per farti capire...

se sei a sella e il cavallo si spaventa,lo puoi accarezzare infondendogli coraggio,rilassandolo e distraendolo,ma non puoi mica scendere da cassetta e tranquillizzare l'attacco,specie se sei sola e i cavalli in due!!

Quindi ci vuole sicuramente molto sangue freddo e autocontrollo...per questo la pariglia è più sicura del singolo...se uno dei due si spaventa può farsi forza con il compagno.

Certo,non è impossibile addestrare un soggetto adulto,certamente è più difficile,richiede più tempo e i risultati possono farsi attendere...bisogna valutare il contesto ed il singolo caso.

Per quanto riguarda l'odiossisimo coprigambe,in origine serviva per non sporcare i preziosissimi abiti dei nobili,adesso è rimasto,come forma di classe e signorilità...inoltre rientra a far parte di tutta l'estetica dell'attacco,in quanto è abbinato con il colore della carrozza,dei vestiti,delle cuffie dei cavalli,dei guanti...

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Per quanto riguarda i costi,purtroppo è vero,spesso è più di un cavallo e una carrozza per quanto usata difficilmente si aggira attorno a poche centinaia di euro,a meno che non sia un bidone...per non parlare delle trasferte in cui spesso devi spostare anche più di una carrozza,con un crescente numero di van coinvolti!!

Per un soggetto da attacco è indispensabile essere montato,perchè tirando la tendenza è quella di poggiarsi troppo sul treno anteriore...inoltre data la notevole distanza che c'è tra le mani del driver e la bocca,è bene montare per avere un miglior contatto,più preciso e anche per le flessioni,molto difficili da ottenere solo da cassetta.

Ma in molti ed io mi includo,sostengono che anche ai soggetti da sella sia utile venire attaccato...in passato i cavalli erano polivalenti,ciò li portava ad affrontare con maggiora serenità ogni situazione.

Come detto nel post precedente,aiuta a rafforzare il sangue freddo del cavallo che non può contare sulla presenza ravvicinata dell'uomo...

...inoltre,pensiamo ad un puledro,attaccato ad un veicolo leggero,lo si può allenare a portarsi sotto di sè e a far lavorare dorso e posteriori,senza l'aggravante dell'uomo sulla schiena e si può inoltre evitare di abusare,per il medesimo motivo,del lavoro alla corda,cha affatica molto articolazioni e rischia di deviare i garetti se fatto in un diametro troppo piccolo.

Tirando,inoltre,lavora molto il petto e la cassa toracica,che hanno modo di rafforzarsi ed allargarsi...quante volte ci imbattiamo in soggetti molto buoni,ma stretti di pettorale,con tutte le conseguenze che ne derivano!

Serve anche per l'equlibrio psichico,che porta il soggetto ad una maggiore responsabilità e capacita di affontare imprevisti...spesso infatti,nel momento in cui montiamo il puledro per la prima volta,non è tanto il nostro peso ad intimorirlo,ma il fatto di non vederci e di avvertirci come una "minaccia"che incombe da dietro,ma se il cavallo impara a non avere paura di una carrozza il gioco è molto più semplice!

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Per quanto riguarda le razze negli attacchi sportivi attualmente sono molto impiegati i KWPN, i cavalli tedeschi o ungheresi e polacchi ma in realtà non esiste una razza specifica. Il cavallo da attacchi sportivi deve essere un vero atleta come per il completo, quindi assolutamente non un cavallo pesante ne tantomeno un patatone. Deve avere sangue da vendere, tanta testa ed un fisico atletico e scattante oltre che un'eleganza di movimento e andature naturali ben spiccate. Deve essere un soggetto che apprende con facilità, con una struttura morfologica facile da allenare perchè deve sopportare grossi sforzi e per un tempo molto prolungato. Attualmente si impiegano cavalli piuttosto leggeri ed eleganti.

L'addestramento può essere praticato su ogni soggetto di qualsiasi età. Ovviamente vanno seguiti dei passaggi fondamentali per stabilire se prima di attaccare il cavallo alla carrozza, questo accetti in primis il finimento con tutti i suoi annessi e connessi e poi i comandi a distanza.Giustamente, viene a mancare il contatto fisico quindi dobbiamo utilizzare altri aiuti che in questo caso sono la voce e la frusta. Non pensiate che la frusta si schiocca, la frusta si appoggia come faremmo con la gamba. Per appoggia intendo proprio appoggia, la si accosta al fianco semplicemente. Anzi spessissimo si appoggia la punta della frusta, non la coda. Ovvio che questo è un cambio di abitudine ma lo si ottiene facilmente con un normale lavoro da terra con la doppia longe. Nulla di impossibile. Anzi un esercizio che farebbe bene a tutti. Voce e mani e un piccolo aiuto se e quando serve. Aiuta a prendere un contatto col cavallo che trascende da quello fisico. E' molto di più. Un cavallo attaccato come Dio comanda agisce al comando della voce e al suono della voce si tranquillizza. Questo vuol dire avere addestrato bene un cavallo.

La pariglia è sicura solo se uno dei due è sicurissimo e l'altro no, altrimenti rischi di avere due deficenti in fuga al posto di uno.

Il coprigambe si chiama semplicemente grembiule, non capisco perchè sia odiosissimo ma giustamente serviva a non sporcare i pantaloni del guidatore, non per forza dei nobili, anche il cocchiere lo indossava e anche il dottore che andava a fare le visite ai pazienti con il proprio mezzo. Ricordiamoci che era un mezzo di trasporto utilizzato quotidianamente , non solo dai nobili, certo da una classe sociale più agiata, tanto quanto oggi c'è chi ha il macchinone, la media cilindrata, o l'utilitaria. Quindi, poteva schizzar del fango o i finimenti potevano stingere e per poi poter scendere e presentarsi puliti( si fa per dire) si utilizzava il grembiule. Oggi è obbligatorio per restare fedeli alla tradizione che tanto ci sforziamo di portare avanti, nelle prove di addestramento e ostacoli mobili e in quelle di tradizione o di presentazione, così come i guanti e il copricapo. Non è utilizzato in maratona perchè sarebbe d'intralcio e per il diporto.

Rispondo anche al secondo post di Mylord.

Il lavoro a sella è necessario perchè montando si ha un contatto diverso. Il lavoro montato, fatto come si conviene è necessario a dare le flessioni e impostare l'incollatura. A dare l'impostazione corretta con l'aiuto delle gambe e del peso che non si può ottenere altrettanto bene solamente attaccando. Non mi dilungo.

Non sono d'accordo sul peso sul treno anteriore ma ne riparliamo

Attaccare un cavallo invece sviluppa molto bene il posteriore a patto che lo si sappia utilizzare perchè ci sono cavalli che tirano solo di petto e non impiegano il posteriore e questa è una cosa orrenda! il cavallo attaccato spinge, non tira. Attaccalo e fagli fare una salita al passo. Se tira di petto scivola subito e addirittura cade e si inginocchia. Se lo vedi che spinge, ti porta i posteriori tanto sotto che ti fa quasi impressione. Abbassa la schiena e allarga le gambe. Allora stà spingendo.

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Dunque ela...riferendomi al coprigambe l'ho definito odiosissimo non per il grembiule in sè,ma perchè lady mi chiedeva come mai si indossasse anche l'estate...e con 40 gradi non è certo il massimo :bigemo_harabe_net-102:

Nulla di personale contro il grembiule,quindi,ehehe!!!!

Riguardo il sovraccarico del treno anteriore,mi riferivo proprio a quello che hai detto...già è disastroso per un cavallo da sella non usare il posteriore,figuriamoci nell'attacco,specie nell'esempio correttamente riportato da te...

Siccome spesso non si riesce ad ottenere la giusta riunione da sella,con l'aiuto di tutto il corpo è chiaro che nelle mani sbagliate l'errore a carrozza diventa eclatante,al punto da tirare solo con il petto...forse sono stata un pò approssimativa,scusateee!!!

Infatti a tal proposito dicevo che sono favorevole nell'attaccare anche i soggetti che poi faranno solo sella,perchè se ben fatto,il lavoro da attaccato,sviluppa molto treno anteriore,petto e torace e contemporaneamente postariore...tante volte si vedono cavalli squilibrati...con un treno anteriore sviluppato e muscolosissimo e uno posteriore atrofizzato,ma si può incappare anche nell'esatto opposto e qui entra in gioco la conformazione fisica del cavallo...un carrozziere che tira di petto è un difetto,certo non la norma...come un dressagista che trottasse solo con gli anteriori...solo che con la carrozza si rischiano anche incidenti gravi e pericolosi!!!

Per quanto riguarda l'addestramento,forse qui divergiamo un pò...per carità ho detto che non sia impossibile...però il cavallo deve essere abituato ad un finimento che viene a contatto praticamente con tutto il corpo e non è facile...ci sono cavalli adulti che non si fanno mettere il secondo sottopancia della sella western!!!

Poi c'è anche la questione dei paraocchi...per questo secondo me addestrare un puledro anche agli attacchi serve a desensibilizzarlo ulteriormente in tutto il corpo...anche se lo facciamo manualmente...non possiamo certo stare tutto il tempo della lezione o della passeggiata a toccare da sella con le gambe tutti i punti del corpo...per questo in certi la sensibilità rimane un pò più accentuata...mentre con un finimento il contatto è continuo!

Riguardo la pariglia ho sempre letto che uno dei due deve essere sempre più calmo e riflessivo...proprio per non incorrere nel problema descritto da te...non a caso per un puledro l'ideale è essere attaccato ad un collega esperto e tranquillo,ma di solito nella pariglia c'è sempre quello un pò più in avanti e più caldo e l'altro più tranquillo e riflessivo e proprio questo mix che consente di raggiungere risultati e serenità!

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L'addestramento di un cavallo adulto avviene nella stessa maniera che por un puledro, entrambi devono essere desensibilizzati. Si comincia lentamente anche solo a sfiorare i posteriori con la frusta, a passargliela su tutto il corpo stando fermo in tondino, e poi anche intanto che si muove. Per questo i primi approcci con il finimento, il sottocoda , la braga e le tirelle devono essere effettuati in sicurezza e con estrema calma al fine di stabilire se il cavallo accetta il finimento o no. Può anche darsi che se è particolarmente timoroso, non lo accetterà mai. E' sempre per questo che i primi esprimenti di tiro , perchè può darsi che non si abitui neppure a tirare o al rumore che produce la carrozza, si effettuano in tondino con un peso che spesso è un copertone adeguatamente attaccato alle tirelle e si abitua al peso e alle tirelle che gli sbattono sulle gambe. Principalmente è una questione di desensibilizzazione e può volerci tanto tempo, come poco a seconda del soggetto. A me è capitato di vedere diversi cavalli attaccati da grandi e io stessa ho abituato un mio cavallo di 12 anni senza fatica, i mio guidatore ha abituato la cavalla da passeggiata agli attacchi che aveva 10 anni e ci abbiamo fatto anche degli internazionali. Ma te ne posso citare un milione. L'importante è fare le cose con calma. Non pensare che u trottatore che già va attaccato al sulky accetti un finimento da carrozza solo perchè è un finimento. Avrà bisogno anche lui di essere abituato, ad un finimento ben diverso da quello che porta abitualmente.

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Cero,infatti l'ho detto che non è impossibile,però come hai detto tu potrebbe non abituarsi mai alla nuova situazione e al peso da tirare...è estremamente soggettivo...anche io ho visto soggetti adulti splendidamente "riconvertiti" e puledri che proprio non ne volevano sapere...ripeto anche io è estremamente diverso caso a caso,certo un puledro riesci(NON SEMPRE) a plasmarlo ed educarlo più facilmente...sappiamo bene quanto sia difficile togliere vizi a cavalli già adulti,ma non è detto che sia da rinunciarsi.

Era per rispondere a lady e per chiarire che può essere più difficoltoso,ecco.

Volete un aneddoto:in Gran bretagna il guidatore della macchina è seduto a destra proprio perche i guidatori erano seduti a destra a cassetta e la frusta veniva tenuta leggermente piegata verso sinistra!!!

Quando si attaccava un tiro a 4 il cavallo di volata(cioè quello più lontano dalla carrozza)di sinistra era sempre bianco,per farsi vedere bene da altri guidatori durante i viaggi notturni...senza illuminazione stradale!!!

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Quando si attaccava un tiro a 4 il cavallo di volata(cioè quello più lontano dalla carrozza)di sinistra era sempre bianco,per farsi vedere bene da altri guidatori durante i viaggi notturni...senza illuminazione stradale!!!

Non ho capito perchè quello di sinistra e non quello di destra che sarebbe stato in centro strada.

Sir Hiss

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Però non il senso di marcia,ma la posizione del driver.Considera la frusta,se il senso di marcia fosse stato sulla sinistra,avrebbe potuto dare fastidio ai passanti sui marciapiedi e i negozi,inoltre la frusta era rivolta verso il centro stradale,perchè in caso di guidatore senza accompagnatore,serviva a dare indicazioni sulle svolte,come le nostre frecce,ecco...almeno nei tiri a 4 che ho visto a milano era così,forse si sono modificati adattandosi con le esigenze attuale,però mi hanno spiegato questo.

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Non ne capisco niente la mia era solo un'affermazione che derivava dalla logica. Non sostengo assolutamente cio' che dico.

Magari la Ela può dirci di più.

Sir Hiss

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Aaaaalllllt. non ho capito un cavolo.

Ripartiamo dal cavallo di volata. Gli inglesi vanno a mano opposta rispetto alla nostra quindi il cavallo GRIGIO se dev'essere al centro della strada è il destro. Su questo non ci piove. Infatti hanno la guida a destra cioè verso il centro della strada rispetto al loro senso di marcia.

La questione della posizione della frusta è una cosa che la capiamo solo io e te.

Pe essere brevi: chi guida tiene la frusta con la mano destra rivolta verso sinistra. La pioggia (parte terminale della frusta) ricade quindi sul lato sinistro dell'attacco. Si fa risalire questo modo di tenere la frusta alla praticità degli incroci, quando appunto viaggiando a mano destra la pioggia non andava ad intrecciarsi con le piogge degli altri guidatori, ricadendo verso il bordo della strada e non verso il centro. Al contrario viaggiando in Italia ricade verso il centro della strada, si incorcia con quelle degli altri guidatori ma non frusta i passanti.

La questione della segnaletica è altra storia. Chiunque dovrebbe conoscerla anche a sella.

Alzo il braccio= mi fermo

Espongo il braccio a destra= giro a destra

Giro il braccio (sempre il destro) con la frusta in mano portandola orizzontalmente davanti a me ma spostata a sinistra= giro a sinistra.

Ma qui stiamo andando oltre oltre oltre quello che vorremmo spiegare degli attacchi. Entriamo nella tradizione che è interessante ma va presa a piccole dosi.

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tutto qui?

allora posso porre una domanda? premetto di aver letto tutto, ma la risposta l'ho trova a spizzichi e mozzichi tra i vari post di questa discussione..

Come si addestra un puledrone di due anni max tre agli attacchi?

Quali tipi di doma ed esercizi deve affrontare? ho solo capito lavoro a sella e attacchi, ma credo di essermi persa qualcosa nel mezzo.. lavoro da terra? si ovvio.. ma vorrei che mi spiegsta più o meno tutto nello stesso post, per capire meglio ecco.. e grazie avete scelto un argomento interessante.

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Aaaaalllllt. non ho capito un cavolo.

Ripartiamo dal cavallo di volata. Gli inglesi vanno a mano opposta rispetto alla nostra quindi il cavallo GRIGIO se dev'essere al centro della strada è il destro. Su questo non ci piove. Infatti hanno la guida a destra cioè verso il centro della strada rispetto al loro senso di marcia.

Allora avevo capito bene.

La frusta, non riesco ad immaginarmi quanto è lunga la pioggia. Certo che deve essere stata una magnifica immagine vederne due che si ingarbugliano... E mo vediamo chi tira di più.

Quindi in Italia è stata mantenuta la posizione originale non badando ai vari "scontri".

Sir Hiss

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Brevemente per sir. Siè mantanuta la stessa regola in tutta europa. Tutti guidano tenendo la frusta con la destra, ricolta verso sinistra. Metterò una foto. La frusta è lunga a seconda di cosa attacchi, in modo da riuscire a toccare tutti i cavalli. Se hai un tiro a 4 diventa un tantino impegnativa.

Eris cercherò di essere esauriente.

Un puledro di 3 anni, è un giovanotto. Partiamo dal fatto che sarà già domato e avrà già cominciato un addestramento adeguato alla sua giovane età. Sarebbe un'ottima cosa cominciare con il lavoro a terra alla doppia longe, ma bisogna essere bravi con questa pratica perchè non è facile come sembra. Quindi si comincia in tondino, come ho già detto ad accarezzarlo dappertutto con la frusta, arti compresi, fino che non si è completamente abituato ad essere toccato, intanto comincia anche la fase dell'addestramento alla voce ed ai comandi vocali. Se lo si è già cominciato a montare si possono usare anche a sella. Puoi cominciare successivamente a mettergli il sellino con la groppiera ed il sottocoda e la testiera col paraocchi, sempre in tondino, abituandolo ai rumori. Parliamo di un lavoro lento che vista l'età è di semplice accettazione e apprendimento dei comandi. Poi si passerà alle prove di tiro sempre da terra. Una volta certi dell'affidabilità del ragazzo, l'età è quella giusta per attaccarlo, si potrà passare alla carrozza chiedendogli semplicemente i comandi che hai insegnato da terra. Cominciando dal partire senza buttarsi sul pettorale ma spingendo con il posteriore ed eseguire le andature, passo, trotto, galoppo, retromarcia, alt e immobilità. Non esiste una tempistica, c'è il cavallo che accetta tutto come se l'avesse sempre fatto e quello che impiega un pò di più.

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Ciao Ela,

ora ho la domanda ma a che età e consigliabile cominciare a lavorare con i cavalli che lavorano attaccati?

Ok per tutto il lavoro non troppo impegnativo con un animale giovane, ma quando si puo' sottoporre a un certo sforzo fisico?

Attaccato per il cavallo è più faticoso rispetto al cavaliere sulla schiena?

Quanto dura in media il lavoro con il cavallo attaccato?

Sir Hiss

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Guarda,per quanto riguarda l'età,si può cominciare a proporgli i finimenti come per gioco e frne prendere confidenza,in quanto non lo daneggiano...anche da giovane verso i 2 anni e mezzo/tre,ma sempre molto soggettivo.

per quanto riguarda il carico,bisogna cominciare con un attacco solido e robusto,per resistere a eventuali reazioni violente,ma allo stesso tempo leggerissimo,con ottime sospensioni e naturalmente freno a mano per le emergenze.

ci sono infatti attacchi che sono adatti ad un singolo,altri che per il peso necessitano di una pariglia e così via...

Quella per puledri solitamente è la Domatrice,che ha la caratteristica di far sedere il driver in posizione più alta rispetto al normale,questa posizione lo mette al riparo da probabili calci che potrebbero colpirlo al volto e mette al sicuro il cavallo che potrebbe rimanere imbrigliato nelle tirella o nel bilancino.

Il carico va aumentato gradualmente,tenendo conto sempre l'equlibrio armonico di tutto il cavallo e vale lo stesso discorso della sella per quanto riguarda la cartilagine del ginocchi che deve chiudersi completamente.

E' più faticoso...ti dirò un cavaliere sia pure di 40 kg con una postura disastrosa farà immensamente più danni di una carrozza da svariate tonnellate...siamo sempre lì,dipende da come gestiamo il lavoro...ed è chiaro che non si può pretendere che un singolo tiri da solo una carozza progettata per un tiro a 4.Quindi direi che non c'è un'attività a PRIORI più faticosa.

Per quanto riguarda il lavoro,le sedute variano...si può prima montare e poi attaccare o viceversa...anche con le carrozze si fanno viaggi e trekking di più giorni,le cosiddette trottate e anche li le ore sono parecchie...diciamo che non è come il lavoro nel tondino che può essere fatto solo per mezz'ora o quaranta minuti,non ci sono controindicazioni,purchè il buon senso regni sovrano!

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Bene grazie Ela, sei stata esauriente..

ma mi sorge un altra domanda: ho capito il lavoro da terra e il lavoro da fare per l'inizio degli attacchi, ma il lavoro da sella? a che serve ? (sempre lo stesso soggetto ipotetico di 3 anni) che vantaggi gli porta un lavoro a sella per un cavallo destinato agli attacchi?

ho una vaga idea, ma vorrei che foste voi a spiegarmelo che siete sicuramente più esperti di me..

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Allora,bisogna considerare che quando il cavallo è attaccato:

-manca l'uso di tutto il corpo,inteso come spalle,busto,reni gambe e non da ultimo lo sguardo,che dà indicazioni al cavallo

-il contatto con la bocca è meno preciso a causa della considerevole distanza e della lunghezza delle redini

-ci sono stanghe,tirelle o altri cavalli che ostacolano il movimento del cavallo

Lavorando a sella,il driver(in questo caso cavaliere!)ha modo di impartire gli aiuti classici,dati con tutto il corpo.Il cavallo risponde a questi aiuti,a cui deve essere associato un comando vocale,lo stesso che si utilizzerà da attaccato.In questo modo lo si "registra",si correggono eventuali difetti,difficilmente correggibile da una carrozza,lo si scioglie e ginnastica(utilissime anche ai carrozzieri le barriere a terraaaa!!!) e si allena postariore.dorso e schiena,il tutto coadiuvato anche dal lavoro alla corda o alla doppia longe.

Si possono insegnare o ripassare con molta più precisione figure come flessioni,appoggiate,cambi di galoppo,cessioni...preticamente impossibili da insegnare solo da cassetta.

Rende il cavallo più disponibile e versatile,è utile inoltre anche per non farlo lavorare sempre con il peso della carrozza,ma con un peso sulla schiena e ciò porta a cambiamenti di equlibrio e di baricentro ottimali per l'elasticità e adattabilità del soggetto.

Perchè questo lavoro abbia effetto,non immaginatevelo due volte a settimana...Ela ve lo potrà confermare:cavalli da agonismo vengono montati regolarmente tutti i giorni,e anche chi non aspirasse alle olimpiadi deve inserire questo tipo di lavoro molto frequentemente.

Molta gente,magari per motivi di età,di acciacchi o di semplice paura di montare,ripiega sugli attacchi,credendo di non dover mai montare i cavalli...niente di più sbagliato...

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Ciao Ela,

ora ho la domanda ma a che età e consigliabile cominciare a lavorare con i cavalli che lavorano attaccati?

Ok per tutto il lavoro non troppo impegnativo con un animale giovane, ma quando si puo' sottoporre a un certo sforzo fisico?

Attaccato per il cavallo è più faticoso rispetto al cavaliere sulla schiena?

Quanto dura in media il lavoro con il cavallo attaccato?

Sir Hiss

Ci sono due tipi di sforzo, quello fisico e quello mentale. Lo sforzo fisico vero lo si può richiedere quando il cavallo è svilupppato completamente. Dai 4 anni in poi si può cominciare a pensare alla formazione fisica. Per l'impegno psicologico al lavoro, la maturità avviene intorno agli 8/10 anni. Quindi fino almeno ai 6 /7 anni l'impegno lavorativo va ponderato molto bene e sempre in crescita. I cavalli da attacchi possono lavorare a pieno regime fino a 15/17 anni in attività agonistica a patto di una ineccepibile condizione fisica. Ma in combinata se ne vedono facilmente anche di 18/20 anni.

Il cavallo attaccato, non porta il peso, quindi la schiena è scaricata e il nostro peso non va ad aggiungersi al suo. dall'altra parte ha un'impegno degli arti e delle giunture differente.

Naturalmente, come dice Mylord, bisogna dosare il peso che facciamo trainare, come peraltro accade montando.

La domatrice che nomina Mylord è un due ruote, una specie di sulky da trotto, ma un pò più alta che ha il vantaggio di essere molto leggero. Ma ha altri vantaggi che poi vi spiego. Adesso passo e chiudo e vado dal vet col mio cagnolone. A dopo.

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grazie, siete stati fantastici e molto disponinibili nelle spiegazioni, grazie ancora di tutto!

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