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Come Lavorare Alla Corda


LadyD

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Una curiosità:

Come lavorate il cavallo alla corda?

Con quale finalità?

Utilizzate fascione, imboccatura, oppure capezzone o capezza normale?

Mettete delle redini particolari? Sì? No? Perché?

Preferite lavorare alla longia in circolo, oppure utilizzate anche il lato dritto? Se lavorate in circolo, utilizzate il tondino? Con o senza longia? Pro e contro del tondino, risp. del maneggio?

Che esercizi fate solitamente?

Con quale frequenza?

Confrontiamoci!! ;o)

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Dipende da che lavoro si vuole svolgere.

Personalmente ritengo che il lavoro alla doppia longe, che è quello più adatto per lavorare anche in rettilineo, sia un ottimo metodo, però prevede l'uso del maneggio e non del tondino. Si possono fare cambi di flessione e lavoro s due piste, ma forse è per le mani più esperte e per un lavoro già ben impostato.

Io uso la doppia longe col fascione e un filetto. Ovviamente passo la longe negli anelli del fascione, a seconda di come voglio lavorare. Ma uso anche la longhina a volte.

Voi come fate? Tu Lady , come giri il cavallo?

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Ma uso anche la longhina a volte.

La longhina quella della capezza? Non credo, che tu intenda quella, perchè la maggior parte delle volte non è abbastanza lunga... a parte quella parelli che fa miracoli (giusto Lady?! :lol: )

Noi non lavoriamo mai alla corda... magari facciamo fare alcuni giri di galoppo al pony per scaricarlo un po', il più delle volte quando è stato fermo per più giorni, ma non lo lavoriamo e tutto il lavoro lo facciamo da terra e poi in sella.

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Opps... intendevo la longe. Ovvio.

Se non con la longhina devi correre ditro al cavallo e non è un'attività che mi interessa molto!!!

A proposito della doppia longe, ho un video dove un famosissimo guidatore olandese, Velstra, fa lavorare dei cavalli, con cambi di mano, lavoro sul dritto, spalla in dentro ecc... che è fantastico, ma è su videocassetta.

Invece qualcuno mi parlava di un tedesco che attualmente tiene lezioni di lavoro alla corda da terra, ma non ricordo assolutamente il nome, magari qualcuno ne sa qualcosa in più?!

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Eccomi!!

Quoto in toto le parole di Ela, diopende dal lavoro che si vuole fare: se si vuole sviluppare la muscolatura si lavora in un modo, per desensibilizzare si lavora in un altro, per affinare la comunicazione in un altro ancora....

Personalmente, ora come ora, mi dedico più che altro a "giochetti"... Fortunatamente Gringo ha una buona muscolatura, che lavoro comunque sempre dalla sella, quindi da terra mi posso dedicare ad attività diverse:

Quando vado a prenderlo al prato, infilo la capezza (quella miracolosa :P:lol: ) e giocherello.. la faccio girare alle varie andature, alt, passi indietro, disimpegno del posteriore, volta anteriore, anche spalla in dentro. Il tutto sia in circolo, che sul dritto. Poi, una volta che c'è una buona comunicazione, si può fare a meno della corda e della capezza e lì... via alla fantasia! Si possono aggiungere cavalletti, strettoie, assi su cui passare, ecc ecc.

Poi c'è la parte "didattica"... dove si ricorre al lavoro da terra per insegnare qualcosa di nuovo al cavallo. Per esempio con Gringo ultimamente ho fatto alcune sessioni da terra per insegnare il passo spagnolo.. e solo ora sto cominciando ad introdurre il lavoro in sella.

Idem per la distensione dell'incollatura, le flessioni laterali, la spalla in dentro e le controflessioni, che si possono iniziare da terra (con l'utilizzo della testiera e delle redini, e con l'aiuto della frusta lunga), sia da fermi che al passo. Una volta che il cavallo (e anche il cavaliere) avranno imparato il meccanismo, sarà più semplice eseguire dalla sella. ;o)

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Buongiorno,

personalmente giro semplicemente i miei cavalli alla corda per muoverli e basta.

Nel caso in cui ho dei cavalli con delle esigenze di lavoro specifiche mi adatto.

Non giro mai i cavalli alla doppia longe in quanto non ho mai avuto particolari maestri per farlo ed è molto facile fare dei gran casini.

Ma parlando di coloro che sono all'inizio trovo importante dire che sono i seguenti punti

1) mai girare il cavallo in un circolo stretto - girandolo alla longe viene molto facile

2) evitare girare il cavallo solo da una mano

cercare di folmare un triangolo con il cavallo dove noi siamo il vertice e siamo sempre all'altezza del posteriore del cavallo (per farlo avanzare)

Fare attenzione a non impigliarsi nella longe

Fatevi seguire da una persona più esperta se siete algi inizi e ricorate che la miglior andatura per far lavorare il cavallo è il trotto e non il galoppo a pancia a terra...

Sir Hiss

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Hai ragione Sir, è giusto dare qualche consiglio utile. Se posso aggiungerei.

- Se si ha il timore che il cavallo sia troppo carico e galoppi all'impazzata, si può usare la testiera usando un ponticello per collegare i due anelli del filetto e poi attaccare la longe al ponticello. Oppure passare la longe dentro l'anello dell'imboccatura , fare passare la longe sopra il sopracapo e ganciarlo all'altro anello. Questo però deve essere cambiato ad ogni cambio di mano. La cosa più semplice e utile è il ponticello, ne esistono di già fatti ma basta usare un cordino bencongeniato perchè la longe rimanga ferma al centro. Mai arraccare la longe ad un solo anello.

- Per girare alla corda è bene avere la frusta in mano tenuta sempre dietro il cavallo. Può servire anche se il cavallo prende una fuga per fermarlo, ponendola davanti, lonrano dal cavallo. Non è bello forse ma può evitare scivoloni e rovinose cadute date dalla velocità eccessiva.

- Si cambia di mano ogni 3/5 minuti e si stà in tondino per 20 minuti al massimo.

- Ribadisco perchè è importante, farsi aiutare sempre da qualcuno esperto per non creare situazioni spiacevoli e pericolose.

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Quoto Sir: purtroppo nemmeno io ho mai avuto persona in grado di insegnarmi a lavorare correttamente alla doppia longe, perciò preferisco astenermi. Spero di avere presto la possibilità di andare a trovare il mio istruttore in Puglia, e avere abbastanza tempo per imparare questa tecnica. Anche se personalmente preferisco lavorare dalla sella, avendo il contatto diretto con il cavallo.

Nonostante questo, si possono fare lavori interessanti anche solo con la longe singola, o utilizzando le redini: lavoro su due piste, volta anteriore o posteriore, passi indietro, ecc si possono fare tranquillamente.

Sono pero' in dubbio sul ponticello citato da Ela, e l'attacco diretto della longe all'imboccatura. Si parla tanto di leggerezza: già è molto complicato ottenere la leggerezza stando in sella, con due redini di meno di un metro... com'è possibile essere leggeri con diversi metri di longe svolazzante? Soprattutto con un cavallo carico...

No, piuttosto utilizziamo un capezzone o, meglio ancora, facciamo sfogare il cavallo in libertà.

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Sicuramente il capezzone è un ottimo finimento e va bene sempre.

Io ad esempio non amo molto lasciarli liberi a meno che non siano perfettamente controllabili.

Rendiamoci conto che qualcuno usa il tondino come galoppatoio. Purtroppo sono segnata da un'esperienza, non mia ma molto vicina, purtroppo fatale. Quindi preferisco avere il cavallo sottomano se non sono certa di poterlo controllare, anche a costo di non essere leggera.

Per quanto riguarda l'uso del ponticello è ovvio che non va lasciato sballonzolare, così come in tutti gli altri casi in cui si utilizza l'imboccatura e forse non è una soluzione fantastica.

Però lasciami dire che la leggerezza non dipende dalla lunghezza delle redini, ma dal loro utilizzo e dalle nostre sante manine o manacce.

Da questa discussione però, salta fuori una cosa importante, che c'è una bella differenza tra girare il cavallo alla corda e farlo lavorare a terra che non è semplice, anzi anche per quello ci vogliono degli ottimi insegnamenti.

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Avete centrato il mio pensiero.

Per quanto mi riguarda cerco di avere il controllo del cavallo.

Dipende poi dalla sensibilità di ciascun cavallo se metto la testeira o lo lascio solo con la capezza.

Idem per la frusta. Nella norma i cavalli che monto conoscono i vari termini (fermo passo trotto galoppo etc) che uso sia da terra che in sella.

Sir Hiss

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Tu come usi la longia quando metti la testiera?

Si uso la longe. Passo il moschettone attraverso l'anello interno a quello esterno. durante "l'esercizio ginnico" (perchè i mei fanno un po' i ca...oni alla longe) bado che il tutto non s'incastri e tiri senza nessun senso. Ovvio che per il cambio mano devo cambiare il senso.

Per quanto rigurarda il ponte tra i due anelli dell imboccatura non mi trovo bene.

Ma ho scoperto con il mio ultimo acquisto in scuderia che esiste un altro modo. Si passa il moschettone tra i due anelli e si aggangia nuovamnete alla lunghina. Va bene che il cavallo è bravo... Fosse uno dei miei acrobati si strigerebbe immediatamente.

Sir Hiss

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Sicuramente il capezzone è un ottimo finimento e va bene sempre.

Io ad esempio non amo molto lasciarli liberi a meno che non siano perfettamente controllabili.

Rendiamoci conto che qualcuno usa il tondino come galoppatoio. Purtroppo sono segnata da un'esperienza, non mia ma molto vicina, purtroppo fatale.

Esatto, sono d'accordissimo: il tondino non è un galoppatoio.. piuttosto lasciamo sfogare il fuoco di scuderia ai cavalli e solo dopo lavoriamo con loro: perché è solo con un cavallo calmo e decontratto che si ottiene un buon lavoro.

Quindi preferisco avere il cavallo sottomano se non sono certa di poterlo controllare, anche a costo di non essere leggera.

Per quanto riguarda l'uso del ponticello è ovvio che non va lasciato sballonzolare, così come in tutti gli altri casi in cui si utilizza l'imboccatura e forse non è una soluzione fantastica.

Però lasciami dire che la leggerezza non dipende dalla lunghezza delle redini, ma dal loro utilizzo e dalle nostre sante manine o manacce.

Chiaro, non dipende dalle redini l'azione sulla bocca.. mi sa che mi sono spiegata male :P

Per esempio se si lavora da terra con la mani direttamente sul filetto (lo si fa quando si inizia a lavorare con le flessioni o con la distensione) si ha un controllo molto preciso sulla pressione che si esercita sulla bocca.

Quando si è in sella, ci vuole un attimino più di sensibilità per capire la pressione esercitata, proprio perché c'è un intermezzo tra le mani e l'imboccatura (le redini, appunto) Inoltre bisogna seguire con la mano il basculamento del cavallo.

Va da sé, quindi, che misurare con precisione l'azione attraverso una longia di diversi metri che tra l'altro sballonzola (sempre a causa del basculamento) non è certo evidente.

Ed è quindi un peccato lavorare per ore dalla sella alla ricerca della leggerezza (significa che ad un minimo segnale si ottiene una risposta corretta ed immediata) e di un buon rapporto con l'imboccatura, se bastano pochi strattoni dati alla longhina per rovinare tutto.

Inoltre... se un cavallo ti vuol far fare "sci nautico", te lo fa fare sia con la capezza, che con la longhina attaccata al filetto... con risultati non proprio idilliaci... per entrambi.

Da questa discussione però, salta fuori una cosa importante, che c'è una bella differenza tra girare il cavallo alla corda e farlo lavorare a terra che non è semplice, anzi anche per quello ci vogliono degli ottimi insegnamenti.

:bigemo_harabe_net-117: :bigemo_harabe_net-117:

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Inoltre... se un cavallo ti vuol far fare "sci nautico", te lo fa fare sia con la capezza, che con la longhina attaccata al filetto... con risultati non proprio idilliaci... per entrambi.

Nulla di più vero!!! Questo mi va venire in mente un altro consiglio. Se abbiamo dei cavalli un pò focosi è meglio mettere i guanti.

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Uhhh, parola sante!!

E naturalmente, fare attenzione che la corda lunga non si impigli magari nelle nostre gambe (succede magari all'inizio, quando non si ha ancora una buona manualità)... e soprattutto non rigirarsi la corda attorno alle mani.

Ah, già che si parla di corda... quale preferire? Grandi, piccole, fine, larghe, pesanti, leggere..?

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