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Dizionario Eqestre


ela

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che schifo sembra una cosa da tortura medioevale...

infatti si usa solo in casi estremi...

per la serie o tu o io....

Preciso che non deve essere usato da persone che sanno cosa stanno facendo.

Sir Hiss

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La premessa è stata prorio questa, va usato solo da mani esperte, in casi di necessità e con criterio.

Torniamo al dizionario.

avanti con i suggerimenti .

Non per tutti è ovvio che il mantello è il modo corretto di chiamare il colore del pelo, e le campane non sono null'altro che i parglomi : protezioni in gomma o neoprene che si mettono sullo zoccolo (allostesso modo delle le stinchiere) per riparare appunto il glomo, da eventuali raggiungimenti.

ragguingersi= il toccarsi dello zoccolo posteriore con quello anteriore. Puà derivare da diversi fattori.

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ragguingersi= il toccarsi dello zoccolo posteriore con quello anteriore. Puà derivare da diversi fattori.

Buonasera,

Ela era una domanda la tua? Se si propongo come risposta

1) cammina male (cavallo è mal fatto)

2) è da ferrare

3) puo succedere anche occasionalmente mentre magari fa due corse libero... direi nulla di preoccupente.

Si dice anche che il cavallo fabbrica

Altro non mi viene

se devo/posso proporre una domanda Vi chiedo, quando il cavallo flemma cosa fa? Cosa significa?

Sir Hiss

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Direi che hai dato la risposta più completa (almeno per me) e non hai tralasciato nulla. Non c'erano dubbi.

Bella Sir, non lo so cosa vuol dire flemma!

Vediamo se qualcuno lo scopre....

Ci sono 3 situazioni in cui un cavallo flemma:

- sapori intensi/ diversi

- odori "interessanti" (vd. stallone quando annusa una cavalla , o quando magari fai il box e c'era del letame di qualcun altro)

- il cavallo ha la nausea - attenzione potrebbe essere una colica

dimanticavo il 4 il cavallo si è fatto male al naso o al labbro

(vedi anche cavallo che ride)

Sir Hiss

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Direi che hai dato la risposta più completa (almeno per me) e non hai tralasciato nulla. Non c'erano dubbi.

Bella Sir, non lo so cosa vuol dire flemma!

Vediamo se qualcuno lo scopre....

Ci sono 3 situazioni in cui un cavallo flemma:

- sapori intensi/ diversi

- odori "interessanti" (vd. stallone quando annusa una cavalla , o quando magari fai il box e c'era del letame di qualcun altro)

- il cavallo ha la nausea - attenzione potrebbe essere una colica

dimanticavo il 4 il cavallo si è fatto male al naso o al labbro

(vedi anche cavallo che ride)

Sir Hiss

Ops una dimenticanza, flemmare significa che il cavallo arriccia il labbro superiore verso l'alto e scopre gli incisivi. Spesso lo si sente inspirare rumorosamente per la strettoia che si crea in questa posizione.

Sir Hiss

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Sempre grande Sir, non sapevo che si chiamasse flemmare!

Dai tira fuori qualche altra curiosità, che diamo una botta di vita in questo caldo agostano!

Non so come si chiama e non ho la sicurezza totale di quello che scrivo.

una piccola chicca, cosa significa quando il cavallo fa su e giu con la testa (sembra che dica di si)?

(escuso se si toglie gli insetti e nel caso fosse un tic)

Sir Hiss

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ci sono molti termini dei quali si abusa e storie d'uso differenti e molti altri cercano di imporsi alla massa pensando di avere il termine giusto in tasca. A titolo d'esempio la collana prende il nome di comat. nome che viene usato da sempre in austria friuli veneto slovenia trentino . questa parola deriva dal celtico"gallo carnico" ed è l'originale visto che è stata inventata dalle poplazioni locali. ora si usa collana peche fa più cittadino . il filetto ha preso il suo nome solo di recente prima si chiamava morso. i vecchi lo chiamano morso, muars, mors, un po ovunque, sebbene che il moso vero e proprio nessuno lo usasse. Da 2000 anni il filetto spezzato era il morso locale. il cavallo a sangue freddo o caldo dovrebbe identificare l'esuberanza del soggetto e non essere legato realmete ad una razza. ci sono soggetti freddi in razze identificate calde e viceversa. I comandi impartiti al cavallo cambiano di zona in zona e da tipo di disciplina o semplicemente l'istruttore se ne inventa dei suoi. in questo caso la comunicazione e la voglia di essere precisi nel definire qualcosa di equestre viene meno. si va dal galoppo con l'op.op al bacio o altri vocalizzi idem per il trotto e per il passo. io personalmente negli attacchi e poi anche a sella, (i cavalli sono gli stessi)uso i suoni che mi permettono anche di scandire il ritmo al cavallo. questi versi dovrebbero far parte del vocabolario equeste visto che ci permettono di comunicare con il nostro amico. mettere dei paletti linguistici dove ci sono evoluzioni storiche diverse io credo non sia corretto l'evoluzione linguistica dei termini dell' equitazione non ha seguito lo stesso processo evolutivo degli altri settori della vita quotidiana perchè si è emarginata a causa della meccanizzazione ed ora importiamo termini perdendo i nostri originali perche non c'è li ricordiamo più. a me piace anche se sono friulano il trrrapt trapt del trentino per scandire il trotto e aprezzo i modi locali di definire i finimenti. credo ce siano più veri. tanto il cavallo vuole solo che gli vogliamo bene poi se sbagliamo chi se ne frega, se essere i primi della classe può dare soddisfazione ben venga ma non va fatto a meta perche se sai poco e lo imponi come giusto trovi chi ti crede e chi ti segue, ma ma anche chi ti prende per ignorante e se diventa un modo per bacchettare gli altri perde di valore e finisce per emarginarti.

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mamma mia Fausto!! Il Trrrrrrap non lo sentivo da secoli!! Per info, anche nelle zone tedescofone della Svizzera si utilizza (in tedesco: Trab=trotto)

Per quel che riguarda l'imboccatura.. un volta si utilizzavano i morsi e speroni decisamente tremendi proprio perché i cavalli erano utilizzati per la guerra e di conseguenza dovevo obbedire immediatamente alle richieste del cavaliere. Stessa cosa per il lavoro nei campi o per i trasporti... In pratica: "il fine giustifica i mezzi".

Solo più tardi si è cominciato ad utilizzare i filetto, quando l'equitazione è diventata Arte. ;o)

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Per quanto riguarda i comandi vocali, esiste comunque un vocabolario. Può essere territoriale, regionale o nazionale.

Negli attacchi questo è molto sviluppato. Poi nulla vieta di utilizzare un vocabolario prorio. L'importante è che il cavallo associ il suono al comando. Negli attacchi, dove la voce è fondamentale, in genere si usano certi termini universali cosicchè il cavallo di provenienza ungherese trotta al comando UGHET (lo scrivo come si pronuncia) o galoppa al VACTAT (idem). Stessa cosa vale per la retromarcia: Back (inglese) Zuruk (tedesco) Vissa (ungherese) Arriere (francese).

Idem per la collana: in italiano è il finimento all'inglese, il pettorale è quello all'ungherese.

Stessa cosa vale per caveza o capezza e per un sacco di altre cose.

L'interessante è capire e conoscere le diverse nomenclature e magari da dove derivano e perchè.

Quindi benvengano le spiegazioni.

Tutto questo comunque è volto a parlare meglio, a dare alle cose il giusto nome, in modo che se parliamo del truschino, della giungola, del falso quartiere, delle balzane, delle campanelle, della cambra, delle forgie o delle fiande, sappiamo di cosa stiamo parlando. Nulla vieta di usare altri termini ,e magari sapessimo anche quelli desueti o locali. Tutto fa cultura. Non serve per arrivare primi ma per spaerne di più.

Forza gente che il vocabolario è aperto. Partecipate numerosi!!!!

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