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Poesie Sugli Animali


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Che dite di avviare una successione di poesie sugli animali (sempre che i moderatori me lo consentano)???

Le poesie possono essere inventate o copiate da poeti.

Comincio io:

Il bove

T'amo, o pio bove; e mite un sentimento

di vigore e di pace al cor m'infondi,

o che solenne come un monumento

tu guardi i campi liberi e fecondi,

o che al giogo inchinandoti contento

l'agil opra dell'uom grave secondi:

ei t'esorta e ti punge, e tu co'l lento

giro de' pazienti occhi rispondi.

Da la larga narice umida e nera

fuma il tuo spirto, e come un inno lieto

il mugghio nel sereno aer si perde;

e del grave occhio glauco entro l'austera

dolcezza si rispecchia ampio e quieto

il divino del pian silenzio verde.

(Giosue Carducci)

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Eccone un'altra bellissima.

Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;

ritira le unghie nelle zampe,

lasciami sprofondare nei tuoi occhi in cui l'agata si mescola al metallo.

Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e il tuo dorso elastico

e la mia mano s'inebria del piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato,

vedo in ispirito la mia donna.

Il suo sguardo, profondo e freddo come il tuo,

amabile bestia, taglia e fende simile a un dardo,

e dai piedi alla testa un'aria sottile,

un temibile profumo ondeggiano intorno al suo corpo bruno.

(Charles Baudelaire)

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Ve ne aggiungo:

Boris Slukis

Nuovi poeti sovietici

Anche gli animali sognano

Lo zoo, parco e giardino,

ma in verità prigione di animali,

nella penombra lunare

mi mostrò le sue stanze.

L'isola del ruggito leonino

nell'oceano del mugghio dei tram

tremava come un pesce sulla sabbia

accanto ai piedi del pescatore.

Ed una sorda compassione

in me si levava pian piano.

La maestà degli elefanti,

e l'afflitta piccolezza degli uccelli,

ed il cervo, e la foca,

e ogni altra bestia

toccavano e intenerivano

il mio cuore.

In ogni gabbia gli occhi erano

come tizzoni in una

cassa...

Ma passarono le ore

e, sempre meno ardendo,

...

si smorzarono

e spensero gli occhi ferini...

Ecco, con le ali

un'aquila ricopri il suo aquilotto,

semplicemente con le ali

e ogni uccello

nascose la propria nidiata.

La leonessa rivide il deserto

in un sogno accorato e confuso.

Lo scoiattolo sognò di gelare

su un pino, nella taiga...[/i]

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E un'altra...

di B. Foresi

Voli

Di fiore in fiore volano

leggere le farfalle

e le corolle sfiorano:

son bianche, azzurre, gialle.

Una lieve si posa

su un petalo di rosa,

un'altra, a volo stanco,

va verso un giglio bianco,

una, fior senza stelo,

palpita in mezzo al cielo.

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Mi viene in mente una brevissima poesia di Neruda sul cigno nero:

Sopra la neve nuotante

una lunga domanda nera.

:P

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[755]

Nessun Bobolink - rinunci al Suo Canto

Quando il solo Albero

Che aveva in mente di occupare

Dal Mezzadro sarà -

Troncato alla Radice -

Il suo Spazioso Futuro -

L'Orizzonte migliore - perduto -

Coraggioso Bobolink -

Per lui la Musica sia

Il solo Conforto -

Emily Dickinson

P.S. il bobolink è un simpatico uccellino, questo:

post-2617-1211582687_thumb.jpg

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Er Cane e la Luna

Trilussa

C'era 'na vorta un Cane, in mezzo a un vicolo,

che abbajava a la Luna. Passò un Gatto.

Lasciala perde! - disse. - Che t'ha fatto?

Perché te guarda? Quanto sei ridicolo!

La luna guarda tutti, ma nun bada

a quelli che s'ammazzeno pe' strada.

E pe' questo ce sformo! - disse er Cane.

- In mezzo a tante infamie e a tanti guai,

ecchela lì! Nun s'è cambiata mai

e rimane impassibbile, rimane...

Me piacerebbe ch'aggricciasse er naso,

che stralunasse l'occhi...Nun c'è caso!

Perché 'ste cose qui l'ha viste spesso:

rispose er Gatto - er monno è sempre quello.

Quanno Caino sbudellò er fratello

la Luna rise tale e quale adesso:

ha riso sempre e riderà perfino

se un giorno Abele scannerà Caino...

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Ode al gatto di Pablo Neruda

Gli animali furono

imperfetti, lunghi

di coda, plumbei

di testa.

Piano piano si misero

in ordine,

divennero paesaggio,

acquistarono nèi, grazia. volo.

Il gatto,

soltanto il gatto

apparve completo

e orgoglioso:

nacque completamente rifinito,

cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,

il serpente vorrebbe avere le ali,

il cane è un leone spaesato,

l'ingegnere vuol essere poeta,

la mosca studia per rondine,

il poeta cerca di imitare la mosca,

ma il gatto

vuole essere solo gatto

ed ogni gatto è gatto

dai baffi alla coda,

dal fiuto al topo vivo,

dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità

come la sua,

non hanno

la luna o il fiore

una tale coesione:

è una sola cosa

come il sole o il topazio,

e l'elastica linea del suo corpo,

salda e sottile, è come

la linea della prua di una nave.

I suoi occhi gialli

hanno lasciato una sola

fessura

per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo

imperatore senz'orbe,

conquistatore senza patria,

minima tigre da salotto, nuziale

sultano del cielo

delle tegole erotiche,

il vento dell'amore

all'aria aperta

reclami

quando passi

e posi

quattro piedi delicati

sul suolo,

fiutando,

diffidando

di ogni cosa terrestre,

perché tutto

è immondo

per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente

della casa, arrogante

vestigio della notte,

neghittoso, ginnastico

ed estraneo,

profondissimo gatto,

poliziotto segreto

delle stanze,

insegna

di un

irreperibile velluto,

probabilmente non c'è

enigma

nel tuo contegno,

forse sei mistero,

tutti sanno di te ed appartieni

all'abitante meno misterioso,

forse tutti si credono

padroni,

proprietari, parenti

di gatti, compagni,

colleghi,

discepoli o amici

del proprio gatto.

Io no.

Io non sono d'accordo.

Io non conosco il gatto.

So tutto, la vita e il suo arcipelago,

il mare e la città incalcolabile,

la botanica,

il gineceo coi suoi peccati,

il per e il meno della matematica,

gl'imbuti vulcanici del mondo,

il guscio irreale del coccodrillo,

la bontà ignorata del pompiere,

l'atavismo azzurro del sacerdote,

ma non riesco a decifrare il gatto.

Sul suo distacco la ragione slitta,

numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

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<H1 style="MARGIN: 0px; LINE-HEIGHT: 150%; TEXT-ALIGN: center" align=center>Oltre il vetro</H1>

Contro la trasparente vetrata

sbatte, senza sosta,

una piccola farfallina argentata.

Batte e ribatte

la luce l’attende.

Sale e scende,

risale e riscende,

più in basso e più in alto.

Batte e ribatte,

un volo, un piccolo salto.

Il cielo, i fiori, sono lì,

proprio lì… Ma allora perché ?

Picchia di nuovo,

insistente,

di nuovo

contro il limpido vetro

di nuovo avanti,

di nuovo indietro.

farfallina1.gifStrategia obbligata,

fatale tropismo

d’una piccola farfallina argentata.

Batte ancora

e ribatte

contro la lastra pulita,

contro l'ignoto diaframma

che blocca la vita.

Guarda i colori dei fiori,

sale e riscende,

si riposa sfinita.

Poi ricomincia

la grande fatica

e batte e ribatte;

la luce l’attende,

l’attendono i fiori,

l’attende il mondo di fuori.

Bisogna cercare,

andare

al di là della lastra proibita,

trovare

la libertà della vita,

tentare, proseguire,

fino a morire.

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Chiuso in un sachetto dei rifiutti

Riesco a malapena a miagolare

Non so se piu conviene che io viva

O se , che in agonia io mi lasci andare

Non penso che la gente sia cattiva

Trovero qualcuno che mi sappia amare

Si apre uno spiraglio nell sacchetto

Sono salvo l"avevo detto

L"illusione poco dura

Non piango piu, ho paura

Troppo tempo sta passando

Lentamente sto morendo

Non conosco quel mattino

Forse perche sono solo un gattino

Ed ora completamente muto

Lascio la vita come un rifiuto

:bigemo_harabe_net-102::bigemo_harabe_net-102::bigemo_harabe_net-102:

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Sono bellissime mi dispiace, ma io non ne ricordo di poesie....so solo che il mio veterinario l'anno scorso ha incorniciato una poesia trovata su internet bellissima, ho provato a cercarla ma non l'ho trovata e quando gliel'ho chiesta mi ha risposto che l'aveva dovuta buttare...suo figlio ci aveva disegnato sopra con il pennarello nero...e non ricordava dove l'aveva presa....sorry....

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Io conosco questa,ma non ho idea di chi sia:

IO SONO IL LUPO.

Io sono il lupo

la fame è mia compagna

la solitudine la mia sicurezza.

Io giaccio di notte

freddo è il mio letto

il vento la mia coperta.

Io sono il silenzio

un'ombra nella foresta

impronte lungo il fiume.

La mia corsa è un lungo inseguimento

di scintille di fuoco

dalla pietra focaia della notte.

Io sono ucciso,

ma mai distrutto.

Io sono il LUPO!

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