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Gatti Avvelenati In Un Quartiere Di Cagliari!


Fabstray

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Dal giornale di Sardegna del 12 novembre:

Una vita poco Felix a San Michele sterminati 10 randagi in 3 giorni

Ieri dopo l’ultimo episodio, è stata inviata una lettera di denuncia all’ENPA

I primi giorni poteva essere un caso tragico ma pur sempre un caso. Prima 3, poi altri 3, infine 4 gattini uccisi. Una vera e propria strage consumata in pochissimi giorni nel quartiere di San Michele. Gli ultimi 4 proprio ieri. Nel pomeriggio è stata trovata l’ultima vittima. 3 giorni d’inferno: 10 poveri cuccioli uccisi in appena 72 ore. A denunciare l’episodio alcuni residenti che da tanti anni si occupano dei piccoli randagi. Comprano per loro cibo in scatola, hanno costruito delle piccole cucce per proteggerli dal freddo. Alcuni esemplari sono persino sterilizzati. Interventi pagati di tasca propria, per evitare che il proliferare potesse favorire ritorsioni sui piccoli ed innocenti animali. Ma la morte dei gattini è il triste epilogo che si trascina ormai da tempo. “I cuccioli sono stati a lungo maltrattati, presi a calci e pietre”, denuncia una residente. “Spesso il cibo messo a loro disposizione è stato buttato via per dispetto”. Vessati, ma resistenti i gattini hanno resistito alla ferocia umana, ma nulla hanno potuto contro il veleno. In pochi giorni sono stati decimati da un composto tossico. “ Una morte atroce: i gattini muoiono soffocati”, racconta la loro padroncina. In zona abita anche una veterinaria che ha già effettuato l’autopsia su alcuni cuccioli per individuare la sostanza killer. Le colonie feline avevano trovato cura e assistenza in 2 zone: un gruppo si era sistemato nei pressi della piazza Verdun, mentre un altro aveva trovato riparo in via Ardenne, all’angolo con via Premuda. Si trattava di circa 30 esemplari. Ma ridotta drasticamente ad una ventina, dopo la stage dei giorni scorsi. Le prime avvisaglie di insofferenza, si erano manifestate l’estate scorsa. “ Alcuni abitanti sostenevano che i cuccioli oltre a sporcare puzzavano, ma non è vero, perché noi compriamo le scatolette e non gli diamo gli avanzi”. La strage dei giorni scorsi ha un triste precedente: un anno fa a San Michele, vicino alla piazza, sono spariti una decina di gatti. 3 esemplari adulti e i loro cuccioli. “Non fanno del male a nessuno e non cercano niente: sono solo esseri indifesi”. Intanto, ieri, dopo l’ennesima scia di morti sospette è stata inoltrata all’ENPA.

Lo denuncia su un foglio

La reazione degli amanti degli animali non si è fatta attendere. Nell’inferriata della “casa” dei gattini è stato appeso un cartello. Nelle parole c’è tutta la rabbia e lo sdegno per il gesto commesso ai danni dei cuccioli indifesi: “ Sappiamo chi ha avvelenato i piccoli gatti: fai attenzione a non fare la stessa fine”.Per ora il caso è finito sulla scrivania dell’ENPA.

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Non ho parole!!!Purtroppo certe persone (SI POSSONO CHIAMARE COSI???) vivono solo per dispetto degli altri! Una cosa simile è accaduta nel condominio di mia madre: era stata lasciata una micetta che aveva partorito alcuni micietti,con il passar del tempo la colonia era cresciuta...i miei ,amando gli animali, gli portavano da mangiare. Dopo un pò si sono accorti che alcuni gatti sparivano..Hanno capito,mi hanno chiesto di fare qualcosa,sono andata al comune,dai carabinieri...NIENTE!!! Alla fine siamo riusciti a portarne via diversi,ben 6 li ho presi io..In ogni modo,forse sarò crudele ma non me ne importa niente,uno degli autori della strage è inchiodato a letto da quasi 2 anni!!!! Per me è ancora troppo poco!!

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Lo stesso anche per me...di solito quando si parla di queste cose mi dicono che mi trasformo in una belva e che sono un "pochino" esagerata...la prossima volta mi potrò vantare di non essere sola! Baciiii!!! :bigemo_harabe_net-146:

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Il giorno stesso che ho letto l'articolo ho chiesto via sms alla direttrice dell'associazione animalista di cui faccio parte se era possibile organizzare una manifestazione di protesta in quel quartiere, però mi ha risposto che purtroppo la partecipazione non sarebbe numerosa e la manifestazione si risolverebbe in un fallimento totale, ed ha ragione! Ho anche proposto di chiedere la disponibilità a partecipare attraverso comunicati stampa sui giornali locali, ma a quanto pare i nostri messaggi, il più delle volte, non vengono MINIMAMENTE presi in considerazione (è tutta mafia!), e così non ci è possibile far conoscere un pò a tutti le nostre intenzioni: anche a me qualche giornalista, in passato, ha risposto che le notizie sugli animali sono troppo pallose (palloso sarà lui e la maggior parte delle notizie di cui parla!), e che bisogna limitarsi all'essenziale!

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