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Questione Di... Rispetto


LadyD

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Il termine "rispetto" ha nell'equitazione una grande importanza.

Ma cosa significa per voi "rispetto"? Si intende quello verso il cavallo? O all'interno del binomio? O Entrambi?

Si sente parlare anche di "sottomissione" del cavallo. Secondo voi cozza con il significato che date voi al "rispetto" all'interno del binomio?

A voi la parola.... :bigemo_harabe_net-134:

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cosa intendi all'interno del binomio?

per me il rispetto è verso il cavallo che monto ti faccio un esempio: quando siamo in pochi a fare lezione e capisco che il mio cavallo la sta per fare (la c...a) allora mi fermo così è piu' comodo (ce lo ha detto un'istruttore che ho avuto per un giorno) il rispetto è quando lo striglio che non sta ferma le parlo cerco un feeling cerco di dare fiducia al cavallo e le faccio capire che non sto facendo niente di male!!!

poi magari mi sbaglio non so...

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Rispetto....è un'argomento interessante...come sempre i tuoi Lady D..!!

Per me il rispetto verso un essere vivente in generale è un modo di porsi nei suoi confronti cercando di non andare contro la sua natura e le sue "idee".

Nell'equitazione si parla molto spesso di rispetto, questo è vero...però spesso sono frasi fatte..ben pochi rispettano il proprio compagno e riescono ad ottenere il rispetto da lui.

A mio parere il rispetto deve essere in entrambi i sensi, ma siamo noi che dobbiamo indurlo...cioè non è il cavallo che deve iniziare per primo a rispettarci...

Il rispetto da parte del cavallo nei nostri confronti è strettamente collegato alla fiducia...innanzi tutto dobbiamo ottenere la sua fiducia, deve capire che non deve temerci, e rispettarci in quanto suoi amici...ma questo possiamo ottenerlo solamente facendo noi "il primo passo" di rispettarlo e fidarci di lui.

Sicuramente la sottomissione dell'animale non è rispetto...se l'animale è sottomesso (e intendo con la forza, non con metodi etologici che si basano appunto sulla fiducia e sul rispetto) non si rispetta...e lui avrà solo timore dell'uomo, assolutamente non fiducia..

Per rispettare il cavallo secondo me, innanzi tutto dobbiamo documentarci approfonditamente sulla sua etologia e agire di conseguenza, quindi compiere azioni atte a migliorarne la vita e renderla più naturale possibile eliminando per quanto possibile box, costrizioni, isolamenti etc...cioè eliminando tutto ciò che è artificiale per lui causato dalla vita con l'uomo.

Vivendo con l'uomo questo non è completamente possibile a 360°, ma qualcosa possiamo sempre fare dimostrandogli il nostro rispetto...

La fiducia verso di noi ed il rispetto sono molto difficili da conquistare...e si possono perdere in una frazione di secondo...ci vuole attenzione, cautela ed esperienza per comportarsi nel modo giusto con loro.

Il rispetto deve essere mantenuto non solo da terra e nella gestione quotidiana, ma anche in sella...noi sfruttiamo il cavallo..lui ci porta a giro sulla sua groppa...cerchiamo almeno di avere un buon assetto e una buona posizione e di lasciarlo più libero possibile nei suoi movimenti, anche questo è rispetto...

Per adesso non mi viene in mente altro...poi magari aggiungo dopo!!!!

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quoto sara,non si parla di sottomissione ma di fiducia...

si cerca di rispettare il più possibile il cavallo nella sua natura,bisogna essere consapevoli che i suoi comportamenti derivano sempre dall'istinto, è una preda e bisogna appunto rispettarlo tale

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Anche se la mia idea è molto vicino alla vostra... posso fare l'avvocato del diavolo?? Daaaaiiiiiiiiiiiiiii...!!!!! :bigemo_harabe_net-104:

Allora, leggo:

quoto sara,non si parla di sottomissione ma di fiducia...

Mettiamo che io, cavallo, ho piena fiducia nel mio cavaliere. Siamo in maneggio coperto, e il mio cavaliere, anzi... posso chiamarlo il mio "amico bipede"? In fondo io mi fido di lui... è il mio partner! Ma comunque, tornando al discorso... sono fermo in mezzo al campo, niente intorno se non un ostacolo. Ecco, il mio amico mi chiede di galoppare. Ok, vado.... Mi chiede di andare verso all'ostacolo... vabbe', io mi fido di lui, seguo la sua richiesta. Oh, ma che fa, mi chiede di saltare? Eh no! Io mi fido di lui pero'... che utilità ho nel saltare quell'osacolo? Non mi va, non ne ho voglia! È così comodo aggirarlo.... Mah!

Qui la fiducia c'è, ma.....??!!

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qui la fiducia c'è ma appunto il compito del cavaliere è non lasciare il cavallo nel vuoto,assecondarlo e portarlo sul salto in modo tale da non farglielo apparire mostruoso

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Allora per il fatto di saltare non pensate che i cavalli in natura trovano un ostacolo e lo saltano...non è nella mentalità del cavallo il salto...loro come ha detto Lady D aggirano l'ostacolo..e se proprio devono saltarlo perchè magari inseguiti da un predatore i soggetti più coraggiosi ed esperti saltano per primi e poi i più giovani.

Dunque il salto può essere insegnato in due modi...come tutte le cose...o con la forza picchiano il cavallo...con le bastonate sulle gambe etc..oppure conquistando la sua fiducia e in questo caso lo farà con il cuore perchè ci vuole bene e farebbe tutto per noi che siamo suoi "amici".

Certo saltare non è rispettare la sua natura perchè non lo farebbe da solo...però nemmeno montarlo...tenerlo a contatto con l'uomo etc....

In natura ci sono comportamenti altruisti...esistono anche "le zie" nel branco...ad esempio una puledra di 3 anni può prendersi cura di un puledrino più piccolo di un'altra fattrice...certo anche questo è finalizzato allo scopo che quando diventerà mamma sarà pronta...però lei non lo fa con quell'intenzione...lo fa per istinto..l'istinto è "un programmino che ha installato la Natura per far andare avanti la specie"...

Insomma quando il cavallo si fida e ci rispetta non si chiede perchè e percome....lo fa e basta...con il cuore..se il cavallo è sottomesso lo fa e basta anche in questo caso...però con la paura...

Lady D..spero di aver interpretato bene la tua affermazione...volevi dire questo?

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Io faccio l'uccello del malaugurio ancora di più di te Lady.

Perchè io parto dal presupposto che l'etologia e chi tiene il cavallo più libero possibile con gli altri suoi simili ecc... è una scarsa minoranza rispetto a tutti gli altri che con il cavallo fanno sport o qualcosa che si avvicina allo sport.

Di conseguenza penso che anche se il cavallo ha fiducia in me e lo accompagno al salto come dici tu Melissa, lui salta, probabilmente lo fa per qualche saltino qualche volta, ma non credo che i cavalli da Grand Prix lo facciano per amore del proprietario.

Ancche perchè il proprietario cambia più sovente cavallo che stivali!

E questo vale per i trottatori, galoppatori, cavalli che fanno le discipline western ecc...

Anche i cavalli che fanno trakking per più giorni penso che dopo 5/6 ore di sella dimentichino l'amore per il proprietario e comincino a chiedersi cosa hannno fatto di male?!!

Il rispetto nel cavallo come tale finisce nel momento in cui lo domiamo e gli mettiamo una sella sulla schiena.

Questo l'ho detto e continuerò a ripeterlo in eterno.

Il cavallo non è nato per questo!

Visto però come si sono evolute le cose, allora credo che il rispetto nei confronti del cavallo sia quello di nutrirlo nel modo più corretto possibile, dargli un paddok in cui sfogarsi, un box asciutto e morbido in cui riposasri. Acqua a volontà e se possibile altri simili con cui giocare. Deve essere lavato e pulito, deve essere accudito quando non sta bene. Deve essere rispettato come animale e come nostro compagno.

Non deve essere picchiato ne maltrattato. Vi faccio un esempio. La mia cavalla ha fatto gare con me di cutting per tantissimo tempo. Il 12 febbraio ha fatto quattordici anni. Durante l'ultima visita il veterinario mi ha detto che ha il fisico di un cavallo di 5 anni. Eppure ha fatto il futurity e 8 anni di gare consecutive...

Ha partorito due volte e per entrambe l'ho accudita come se a partorire fosse stata una persona. L'ho vegliata giorno e notte, le ho fatto fare tutte le visite possibili e utlili e anche nella sua costrizione (ho scelto io quando e con chi e come) è una cavalla serena a cui non manca niente. Questo è il mio rispetto per lei!

Quando lavora il cavallo deve essere trattato come un atleta vero e proprio, ovvero sia dopo il lavoro deve essere lavato, asciugato, se ne ha bisogno gli devono essere dati integratori, deve essere ferrato a tempo e ora e se gli servono deve essere anche massaggiato.

Come fosse un maratoneta, uno sicatore, un calciatore ecc... Tutto ovviamente senza dopping e senza pretendere da lui cose che non può dare.

Di conseguenza però da lui pretendo rispetto nei miei confronti, per cui non mi deve mordere quando lo sello, non mi deve pestare i piedi o rampare, non deve cercare di caricarmi quando lo metto a paddok, deve stare tranquillo quando viene ferrato e alla lunghina deve stare nel suo spazio e non invadere il mio.

E badiamo che per ottenere queste cose non ho mai picchiato un cavallo!

Io ho il mio spazio lui ha il suo!

Questo per me è rispetto.

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Quoto Pedrainne

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Per lo più quoto Pedrainne ma allora sorge spontaneo chiedere: secondo voi far affrontare ad un cavallo una qualsiasi gara è mancargli di rispetto?

E comunque se la ragioniamo così è chiaro che non possiamo venire in contatto con un animale del genere e riuscire a rispettare in pieno il suo "essere selvaggio", a meno che non lo osserviamo solo! Nessun cavallo si separerebbe dal suo branco per portarti a fare una passeggiata!

Questo argomento è molto complesso e molto interessante...

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Secondo me dipende dalla gara e dalla pressione a cui è sottoposto il cavallo...Uno potrebbe mancare di rispetto al cavallo in mille altri mondi,mi sembra che non abbia molto senso etichettare le gare come mancanza di rispetto.Secondo me bisogna tener conto in ogni situazione dello stato psico-fisico del cavallo sia che si sia in passeggiata,in maneggio,in gara...Secondo me non si puo generalizzare...Certo che fare gare tutti week end e quindi trasportare ogni settimana il cavallo a destra e a manca,allenarlo in mondo pressante ecc... è un enorme mancanza di rispetto...Ma uno puo fare una gara ogni tanto e secondo me per il cavallo va benissimo...Cosi come uno puo sottoporre a stress ecccessivi il cavallo senza mai andare in gara....Dipende!

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sono dell'idea che l'idea del cavallo libero nel prato a mangiare l'erba con i suoi simili sia un utopia nel nostro tempo....

dunque, adattandoci alla realtà posso dire che secondo me il rispetto è, come dice pedrainne, farlo stare bene, dargli da mangiare e accudirlo in ogni suo bisogno, ma sono anche dell'idea che anche noi dobbiamo avere un resoconto, alla fine penso siano poche le persone che spendon 400 500 euro al mese per vedere il proprio cavallo nel box e nel paddok felice, o perlomeno io non sono di questa idea... perchè a me non piacciono le competizioni, altrimenti penso che uscirei in gara, e comunque non penso che sia sfruttamento di animali...

secondo me comunque rispetto deve venire anche dal cavallo, se lui pensa, "cosa ho fatto i male per essere qui a saltare 1.45 m" dall'altra parte il cavalier dice "non ti ho fatto mancare niente, dai anche a me ciò che desidero"....io la penso così....

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Ma la storia del mustan di Monty Roberts la sapete? Non mi ricordo precisamente il nome del cavallo...

Comunque monti l'ha catturato in un branco selvaggio di mustang..l'ha tenuto nel suo ranch per un'annetto e lo ha domato, poi lo ha riportato nel branco ed lo ha lasciato lì...lui è tornato al ranch!!

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Vale la mia era una domanda e non un'affermazione, ho chiesto un vostro parere! Certo che ci sono altri moltissimi modi per mancargli di rispetto, io ho detto le gare perchè in teoria l'equitazione è uno sport fatto di gare.

Ora quello che intendevo io era sapere se secondo voi un binomio che affronta delle gare è composto da due compagni o da un cavaliere e un "mezzo" (scusate se sono troppo diretta). Io penso che siano pochi i cavalli che vanno in gara per spirito competitivo, per vincere (intendo per propria soddisfazione) e altrettanto rari penso siano i cavalli che vanno in gara e vincono per la gioia del proprio cavaliere, poi posso anche sbagliarmi...

Non fraintendete il mio discorso, io non condanno chi fa le gare (piacerebbe anche a me farne più avanti).

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Ma la storia del mustan di Monty Roberts la sapete? Non mi ricordo precisamente il nome del cavallo...

Comunque monti l'ha catturato in un branco selvaggio di mustang..l'ha tenuto nel suo ranch per un'annetto e lo ha domato, poi lo ha riportato nel branco ed lo ha lasciato lì...lui è tornato al ranch!!

non conosco bene la storia, ma il branco lo avrà accettato ancora con se? Presumo che se fosse stato una femmina la cosa sarebbe stata più semplice (spero di non scrivere cavolate....)

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Non per essere cattiva ma forse lì aveva capito che aveva cibo e coccole gratis, no? Certo in un anno non lo avrà portato a fare delle gare... e comunque rimane il fatto che lo ha domato e già questo, secondo me, fatto in qualsiasi modo, rimane un'imposizione dell'uomo sull'animale e quindi una mancanza di rispetto verso lo stesso.

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Ma la storia del mustan di Monty Roberts la sapete? Non mi ricordo precisamente il nome del cavallo...

Comunque monti l'ha catturato in un branco selvaggio di mustang..l'ha tenuto nel suo ranch per un'annetto e lo ha domato, poi lo ha riportato nel branco ed lo ha lasciato lì...lui è tornato al ranch!!

Il cavallo si chiama Shy Boy... è ancora vivo ed ora è un'attrazione del ranch di Monty.

Monty non l'ha catturato, ma ha fatto il join up quando il cavallo era ancora nel branco. L'ha convinto a seguirlo e l'ha addestrato. Tutto sotto l'occhio delle telecamere. Poi, dopo un anno, ha avuto la "buona idea" di liberarlo.... eppure proprio una persona come lui dovrebbe sapere che comunque i cavalli sono abitudinari... Non puoi strappare un animale da un branco selvaggio, addestrarlo, tenerlo lontano per un anno, abituarlo ad avere carezze, cibo, acqua e poi dopo un anno pretendere che da un giorno alla'ltro si riabitui alla vita selvaggia...!!

Non so, ma a me questo proprio NON sembra rispetto... Se avesse davvero avuto rispetto, avrebbe lasciato quel cavallo libero di vivere la sua vita selvaggia, senza farlo diventare un "pupazzetto televisivo"!!

Per tornare al rispetto e alla sottomissione... Sono dell'idea che è basilare creare un buon feeling, far sì che il cavallo sia il mio partner, il mio amico. Ma allo stesso tempo credo che una relazione paritetica, al 50% non porti a molti vantaggi.. il cavallo ha bisogno di una guida, che necessariamente deve stare almeno un gradino sopra nella gerarchia. E già qui viene a cadere la teoria del 50-50.

Ci vuole almeno un 51% per noi e un 49% per il cavallo (come tra l'altro sostengono Parelli e Lyons). Ma quell'uno per cento, non corrisponde secondo voi ad una leggera sottomissione del cavallo?

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io credo che effettivamente una forma di sottomissione,per quanto blanda,debba esserci..altrimenti iniziano i guai..

ho la fortuna(o forse meglio sfortuna? :lol: )di avere un cavallo che non sa e non ne vuole proprio sapere di essere comandato..tutto quello che riesco a fare con lui è il risultato di una richiesta da parte mia e di una risposta favorevole da parte sua..ma non sempre è così..tantissime volte non ne vuole sapere di fare una cosa e allora non c'è nulla da fare..o con le buone o con le cattive non si risolve niente..se per lui è no..è no..

anche l'istruttore che ci segue ha capito con chi ha a che fare e quindi tentiamo di sforzarlo un po',creando il lavoro a doc per lui,facendolo divertire il più possibile e premiandolo tantissimo..i risultati si vedono..ma che fatica!!

Fortunatamente il bestiolino ama saltare alla follia..tant'è che il portarlo a saltare è come portare un bimbo al luna park..

direi che lui salta:

allo 0%per sottomissione

10%per me

90%per suo divertimento personale..

..vi assicuro che a volte mi sento solo uno strumento in mano sua per dargli la possibilità(e il coraggio)di saltare.. :bigemo_harabe_net-163: ..non è proprio una bella sensazione :lol:

E' talmente preso dal salto che,tra un saltino e l'altro,posso chiedergli qualsiasi figura del dressage che esegue con attenzione e precisione..se gli chiedessi la stessa cosa senza avere salti in giro..si scatenerebbe il putiferio..

insomma..io so che Antar,a modo suo,mi rispetta e mi vuole un bene dell'anima ma la sottomissione non rientra nel suo linguaggio comune..il disastro è garantito!!!

Penso che comunque in un binomio..ci debba sempre e comunque essere uno che decide e uno che lo segue..

soprattutto se con questo cavallo vogliamo lavorarci..pensate ad un cavallo che entra in un percorso di gara e decide di andare a destra anzichè a sinistra..una guida deve comunque esserci.Il 2capo"può essere più o meno "dittatoriale"ma qualcuno che decide deve sempre comunque esserci..

e penso inoltre che la "guida"deve essere sempre e comunque la stessa..non come facciamo io e Antar che discutiamo perennemente sui nostri ruoli..altrimenti si creano confusioni e insicurezze..

Una volta che i ruoli sono stati ben definiti e accettati da entrambe le parti..si può iniziare a lavorare seriamente e si possono istaurare le basi per il rispetto reciproco!

ciao!!

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Certo il cavallo non può essere visto come un nostro pari...lui come avete detto ha bisogno di una guida...però c'è guida e guida...!!

Il cavallo non deve fare le cose perchè è costretto, ma perchè segue noi, i nostri comandi...

Pensate a due cavalli, uno è dominante, l'altro è gerarchicamente inferiore...perchè? Semplicemente perchè quello dominante ha più "spirito", nel senso che è più esperto, sa come interagire al meglio con l'ambiente...l'altro si fida cecamente perchè ne va della sua sopravvivenza...

Se il dominante non vuole che si avvicini...l'altro obbedisce incondizionatamente, anche se vorrebbe stargli accanto...semplicemente perchè la gerarchia è quella! Se dovessero ridiscutere tutto ogni volta sarebbe il caos più totale!! Immaginatevi un branco di 10 individui!! A quel punto il cavallo farebbe meglio a vivere da solo...però morirebbe in 3 secondi!!

L'organizzazione è questa perchè devono sopravvivere, anche se la vita in branco ha anche tanti svantaggi, specialmente per i cavalli inferiori..!

Quindi..certo noi secondo me non potremmo mai arrivare al livello di essere visti come capobranco..anche perchè non stiamo 24 ore su 24 con il nostro cavallo!! Però possiamo fargli capire con le buone, ma anche con un pò di disciplina che può fidarsi di noi e quindi farà tutto quello che vogliamo...anche portarci in groppa, saltare, fare trekking...certo è sfruttamento da parte nostra....però allora dovremmo lasciare stare i cavalli completamente!!

Comunque secondo me, pensandola spiritualmente, i cavalli sono accanto a noi per uno scopo ben preciso, come il cane e il gatto...farci ricordare quant'è bella la natura!!

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aspettate un attimo. allora siamo tutti violentatori? abbiamo tutti cavalli abituati all'uomo e all' lusso, e che mostri che siamo. gli diamo da mangiare, mamma mia che crudeltà. se tuttuo ciò fosse vero e se davvero pensassimo una cosa del genere non compreremmo cavalli supportando così il commercio di quest'animale che in realtà deve vivere libero, spensierato e flice nella prateria. come? scusate ma nessuno qua mangia le mucche? e le uova? le mangiate le uova? il latte non lo bevete?il latte che fa tanto bene alle ossa? che crudeltà aver addomesticato una mucca e una gallina.

mi sa che sto uscendo dal topic. quello che voglio dire è che stando coerenti col tempo di oggi, e presupponendo chi in fondo il cavallo è stato creato per l'uomo (come tutta la natura del resto) montarlo, addomesticarlo non è uan crudeltà, non è mancanza di rispetto. i nostri antenati hanno usato il cavallo per sopravvivere. hanno detto "mmmm com'è veloce e se lo usassi per cacciare? forse mangeremmo di più? era forse meglio se ai tempi fossero morti tutti di fame per rispettare il cavallo?(nn sta in piedi come esempio, però cercate di seguitmi) come facevano ad arare la terra? hanno pensato che forse utilizzando il cavallo come aratro il lavoro era + veloce e fatto meglio. poi va beh sono arrivate le macchine e quindi questo uso del cavallo è decaduto e abbiamo inizaito a mntarlo per diletto, ma che c'è di male?

per me mancare di rispetto ad un cavallo è sovraccaricarlo, fargli fare un concorso nazionale di tre giornate ogni week-end, nn considerare se dopo il lavoro è sudato o meno, non accudirlo, non dargli da mangiare come dovrebbe, non dargli il meritato riposo......insomma bisogna rispettarlo nell'uso quatidiano. io lo "utilizzo"(è terribile come espressione ma passatemela) lui mi obbedisce, ma in cambio io lo devo trattare bene, come merita. e viceversa. io il cavallo lo tratto bene. ma in cambio lui deve lavorare. è uno scmbio equo. noi garnatiamo la loro sopravvivenza in cambio del loro lavoro.

quindi io quoto pedrianne

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e presupponendo chi in fondo il cavallo è stato creato per l'uomo (come tutta la natura del resto)

certo l'uomo è al centro dell'universo....non sono proprio d'accordo!!

Magari con il tuo pensiero di rispetto si...rispettarlo è anche prendersi cura di lui...però il cavallo e la natura non sono nati per essere al servizio dell'uomo...e la sua natura va rispettata...

Prendersi cura del cavallo prima mentre e dopo che lo monti dovrebbe essere un'obbligo, ma lo è anche rendergli un benessere psicologico oltre che fisico...

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se l'uomo non ci fosse la natura starebbe sicuramente meglio...

comunque non ti voglio rispondere...

E poi non andiamo OT

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Lo so che siamo Ot ma non capisco...veramente qualcuno pensa che la natura appartenga all'uomo?Noi siamo una parte dellanatura,siamo stati creati dalla natura...e poi l'abbiamo monopolizzata in un modo assurdo! Cmq,parlando di cavalli...non penso affatto che il cavallo sia nato per l'uomo...è nato per se stesso,all'interno della natura...e poi l'uomo l'ha scelto come compegno...l'inizio del rapporto uomo-cavallo non è affatto rose e fiori,il cavallo è stato profondamente sfruttato dall'uomo ed è stato visto più come un puro mezzo,da frustare e bastonare finchè non si piegava...Secondo me solo ora si sta iniziando ad instaurare un vero rapporto uomo-cavallo,basato sulla conoscenza.

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no la natura non appartiene all'uomo, ma esiste per l'uomo.

perchè l'uomo è stato l'unico essere ad "evolversi", nel bene e nel male. un orso per quanto grande possa essere non riuscirà mai a controllare ed ad usufruire della natura. mi spiego.....una zebra non coltiverà l'erba che più gli piace. l'uomo solo è riuscito a controllare la crescita delle piante, dei frutti delle verdure, solo l'uomo è capace di coltiare un orto o un frutteto. l'uomo usufruisce della grande ricchezza che gli è stata donata quale è la natura. che poi lo faccia in modo sbagliato o meno è un'altro discorso. ma noi nn siamo allo stesso livello di un cavallo, o di un orso, altrimenti saremmo ancora come i leoni a cacciare le antilopi o i cinghiali.

spero di aver spiegato come la penso e scusate per l'ot.

per esempio, perchè è stato l'uomo a scegliersi tra gli animali i compagni e nn viceversa? certo il cavallo è diventato compagno dell'uomo, ma per merito dell'uomo non certo per il cavallo. in cavallo, la mucca la gallina non può decidere, l'uomo si. poi l'uomo ha sbagliato , sbaglia e sempre sbaglierà, ma è in grado di sbagliare perchè ha la ragione. ovvio che il cavallo non commetterà mai nulla di sbagliato per il mondo intero, perchè non può decidere e non può scegliere.

basta così se no chiudono la discussione

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