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  1. Ciao Samer. Se mai riuscissi a prenderlo e vuoi un consiglio su un posto dove poterlo tenere a prato a poco mandami un mp che te ne indico uno.
  2. Cerca di associare il lavaggio a qualcosa di estremamente piacevole: le carote, una striglaiata, il mangime. Evita di sellarla dove la lavi. E in ogni caso distingui proprio le due cose. una cosa è entrare nel lavaggio, l'altra è farsi la doccia. Quindi inizia con la cavalla fuori dal lavaggio. Poi magari la fai entrare e le dai una carota. Non pretendere che entri subito. Accontentati di piccoli successi. Magari la prima volta ti basterà il collo, poi gli anteriori e così via. Ti dico di iniziare a bagnarla fuori per controllare la sua reazione... perchè bisogna capire se ha paura dell'acqua o del posto chiuso. Aspettiamo notizie.
  3. Prima di cercare di darti qualche consiglio vorrei sapere: Com'è il lavaggio? Com'è la pavimentazione? Se lasci la cavalla fuori dal lavaggio e la bagni cosa succede? Quali sono le sue reazioni?
  4. Per aliceceilia: credo tu mi abbia beccato. Ma mandami un mp così mi dici in che occasione ho fatto la tua conoscenza. Parole sante Ela, parole sante! E poi non esistono regole universali che vanno bene per ogni cavallo. Ogni cavallo è una storia a se'. Io credo che l'importante sia rispettare l'animale per quello che è e non esistono cavalli migliori di altri ma solo cavalli diversi. Se si riesce a capire il tipo di cavallo allora è facile anche renderlo sereno mentalmente...
  5. Non è l'allenamento costante che fa un buon cavallo. Il lavoro può essere fatto anche una volta la settimana purchè sia fatto bene. Ovviamente l'importante è non lavorare quella volta 4 ore al galoppo!!! E quando la testa è serena anche a far condizione fisica ci si mette un attimo. Questo è quello che ho visto io negli anni e di cavalli ne ho visti un po'... Ciò che rende sereno un cavallo è lo spazio, vivere in un ambiente poco caotico, avere a che fare con un compagno tranquillo, mangiare bene e svolgere un lavoro adatto alle sue capacità e alla sua condizione fisica. Ho visto cavalli frustrati perchè il salto non era proprio la loro strada. Va beh che fino a 1 metro saltano anche le vacche, ma ogni cavallo ha le sue attitudini. E non si può far saltare un cavallo a cui non piace farlo. Gli si può insegnare a non temere le barriere, a fare qualche saltino basso, ma non lo si può far saltare 1,50 m in gara senza pensare di non rovinarlo mentalmente. E quando un cavallo è teso mentalmente si contrae e non svolge un buon lavoro nemmeno fisico. Martina la passeggiata è manna per i cavalli. Li rende equilibrati, è una verifica del lavoro in piano svolto e della relazione uomo-cavallo e fa buona condizione fisica. Anch'io con la cavalla di cui parlavo prima ho passato più di un anno da terra seguendo corsi di addestramento etologico e master di etologia. Lei è stata la cavalla più difficile che ho avuto in 30 anni e confesso che mi ha dato non poche noie. Poi una mia cara amica, che aveva lasciato il salto ostacoli per dedicarsi veramente ai cavalli, mi ha proposto il primo corso. E io sto cercando di applicare i principi che mi hanno insegnato nel salto ostacoli. Difficile, ma non impossibile!
  6. Beh, Ela, se parliamo di organizzazione anche tu non scherzi. Credo che comunque se si parla di agonismo sia ovvio essere ben organizzati. Con 4 cavalli o ti organizzi o butti via un sacco di tempo. Considerando che io mi occupo dei miei cavalli anche per quel che riguarda la pulizia di box e paddock se non ho orari precisi finisce che mi ritrovo alle 10 di sera ancora con un sacco di cose da fare. Per ErisBad - Lo so, anche a me hanno sempre fatto quell'impressione. E' per questo motivo che ho scelto di portarmi i cavalli a casa e non tenerli in maneggio. Il problema più grande è che la maggiorparte dei maneggi in cui ci sono cavalli da salto non hanno paddock ed è impensabile che un cavallo passi 22 ore al giorno chiuso in 3 metri X 3. Poi poca lettiera col risultato che avevo sempre i cavalli spelati sui garretti. E poi una cosa che non riuscivo a sostenere è che il maneggio ha giustamente degli orari, ma con un cavallo non puoi scendere allo scoccare dell'ora. Magari ti trovi nel bel mezzo di una discussione con l'equino e hai l'istruttore alla porta del campo con gli allievi che devono entrare e devi fermare quello che stavi facendo... Il problema è che i giovani d'oggi (parlo di salto) si accontentano di avere sotto il sedere una macchina da usare, Quindi passano la settimana appesi alle redini, a saltare drittini e crocette in continuazione senza avere risultati (perchè fondamentalmente non serve a nulla). Ma questo è un altro discorso... E tu invece Martina cosa fai?
  7. Dimenticavo: il nome di questa spiga è "forasacco".
  8. Ciao Fabia. Non dirlo a me: in ferie (2 settimane fa) il mio Napoleone (mix spinone) che al posto del naso ha un'aspirapolvere si è beccato una spiga nel naso. L'ho portato subito da un veterinario che l'ha anestetizzato e gli ha estratto la spighetta maledetta. L'unica cosa che mi ha detto lui è che in questi casi bisogna intervenire subito perchè queste spighe non restano ferme ma "camminano" verso l'alto rischiando di finire in gola provocando crisi di tosse. E comunque non c'è nulla da fare. Il vet mi ha solo consigliato di controllare maggiormente il cane...
  9. Mi presento rispondendo a questa domanda molto interessante. Ho 4 cavalli con cui faccio gare di salto ostacoli. Il più anziano ha 13 anni e la più piccolina 5. Ognuno di loro ha un allenamento e un'alimentazione personalizzata in base al lavoro svolto, all'età e al carattere. Premesso che, anche se sono cavalli che vanno in gara 2 weekend al mese stanno tutto il giorno in paddock di 5000-6000 mq (ognuno ha il suo), vorrei raccontare la vita dell'ultima cavalla che ho comprato, cavalla di 10 anni, psi X irlandese, bella come il sole ma... un po' zoccola e un po' psicolabile. Con lei ho variato il lavoro un sacco di volte e ora ho finalmente trovato la soluzione Per quel che riguarda l'alimentazione alle 9 inizia con 2 kg di fieno (mix 2° taglio di medica). Verso le 12.00 le viene dato 1 kg di mangime fioccato misto. Alle 14.00 altri 2 kg di fieno. Alle 18.00 (dopo il lavoro) 1/2 kg di carote e 2 mele. Alle 20.30 altri 2 kg di fieno. Alle 21.30 1 kg di mangime e verso le 23 gli ultimi 2 kg di fieno (sì: è bella tonda!!!). Sale sempre a disposizione. Per il lavoro invece è un discorso un po' più complesso. Con ogni cavallo, tutte le mattine faccio un'oretta di passeggiata e intendo proprio passeggiata: al passo! Il pomeriggio invece con lei mi organizzo così: Il lunedì solitamente monto in capezza alle tre andature concentrandomi sul mio assetto e lasciando libera la cavalla di usare il suo corpo come meglio crede (sgroppate comprese!!!). Dal martedì al venerdì sempre mezz'oretta di lavoro in capezza poi metto il filetto e lavoro sulla rifinitura e su vari esercizi a seconda delle difficoltà che incontriamo. A casa salto sempre basso e pochissimo (ma questo vale per tutti). Non lavoro mai sul salto specificatamente ma lo inserisco nella sezione di lavoro in piano. Diciamo che con lei ho dovuto lavorare molto sulla condizione mentale. Quindi la gara per me è semplicemente un momento in cui verifico il mio lavoro. Poi per carità: ho la fortuna di montare una cavalla con sangue, mezzi e gesto quindi lei è davvero perfetta sul salto e non devo mai correggerle niente. In questo modo è diventata serena e positiva, cosa che, quando l'ho comprata non era per niente. E anche per gli altri 3 invece la situazione è: Maniscalco ogni 40 giorni, veterinario per le vaccinazioni ogni 6 mesi, chiropratico 1 volta al mese e controllo dentini 1 volta all'anno.
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