Lana,
ho letto la tua storia e ci vedo molti elementi in comune con l'esperienza che ho fatto con Juppiter.
L'ho trovato denutrito, rachitico, pieno di parassiti (dall orecchie al'intestino), con gli occhi infiamamtissimi.
L'ho portato a casa, curato, nutrito con amore.
L'abbiamo chiamato Juppiter per 2 motivi: l'abbiamo trovato di giovedì e per il caratteraccio.
Ci sono voluti anni perchè si fidasse di noi, comunqu alla fine ha legato con mia madre e con me e sopporta mio padre e mio fratello.
Comunqure il miglioramento più grande nel nostro rapporto è arrivato quando ho letto un libro (cat for dummies). Pur avendo avuto sempre animali in casa questo libro mi ha spiegato molte cose che ignoravo; trucchi molto utili per educarli ed anche come interpretare alcuni dei segnali che i gatti usano per comunicare con noi e con gli altri gatti. uesto in primo luogo mi ha permesso di fargli capire che non avevo intenti aggressivi e di capire meglio quando era un buon momento per avvicinarsi.
Purtroppo Juppiter non ha mai accettato altri gatti nel suo territorio, non si limitava ad ignorarli, bensì andava a cercarli per menarli (con cattiveria).
Juppiter vive ancora con i miei genitori e ad aprile compirà 17 anni
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