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Moratoria Di 9 Anni Sul Commercio Dell'avorio


neyryssa

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15 giugno 2007 - I paesi africani hanno accettato un accordo per una moratoria di 9 anni sul commercio dell'avorio. I paesi dell'Africa australe, riuniti all'Aja per la conferenza della Convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio (Cites), hanno sottoscritto l'intesa dopo un'iniziale opposizione, ottenendo in cambio l'autorizzazione a vendere le loro riserve di avorio, ufficialmente dichiarate alla data del 31 gennaio 2007.

"Questa soluzione africana a un problema africano segna un grande passo avanti per la salvaguardia delle specie selvagge - ha commentato in un comunicato il Segretario generale di Cites, Willem Wijnstekers - è una buona notizia per gli elefanti, una buona notizia per la gente che vive al loro fianco e una buona notizia per la cooperazione regionale in Africa". L'accordo è frutto di lunghi negoziati tra il Kenya e il Mali da una parte, che hanno trattato a nome di una ventina di paesi africani, e Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe dall'altra: i primi chiedevano una moratoria di 20 anni, per proteggere i loro pachidermi decimati dai bracconieri, mentre i secondi, dove gli elefanti non sono minacciati, sollecitavano maggiore elasticità per le norme sulle quote annuali per l'esportazione di avorio e il via libera alla vendita delle loro riserve.

"E' un buon compromesso, abbiamo almeno 9 anni di tregua - ha commentato Michael Wamithi, responsabile del Fondo internazionale per la protezione degli animali (Ifam) - ma siamo delusi dell'ingente quantità di avorio che sarà messa sul mercato. Se saranno venduti tutti gli stock dei paesi africani australi, ritengo che questo riguarderà 140 tonnellate d'avorio". Alle 140 tonnellate bisogna aggiungere le 60 tonnellate che l'Africa australe è stata autorizzata a vendere al Giappone. "Questo incoraggerà il traffico, creerà la domanda e favorirà il bracconaggio perch‚ la domanda è superiore", ha aggiunto. Il Comitato permanente del Cites ha autorizzato il 2 giugno la vendita di 60 tonnellate di avorio in possesso di Botswana (20 tonnellate), Namibia (10 tonnellate) e Sudafrica (30 tonnellate), nel rispetto di una decisione che risale al 2002.

La convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora a rischio è stata adottata il 3 marzo 1973 da 80 paesi convenuti a Washington. (fonte Afp)

"Si tratta di un accordo positivo per la politica di conservazione degli elefanti, dove lo sforzo di cooperazione messo in atto dai Paesi africani per garantire questa politica di conservazione è incoraggiante, con Kenia e Mali hanno svolto un importante ruolo leadership - dichiara Nadia Masutti, responsabile nazionale LAV settore Esotici - Ora gli Stati africani hanno 9 anni di tempo per trovare soluzioni ancor più efficaci per la sopravvivenza di questi animali, gravemente compromessa proprio dal mercato dell’avorio".

LAV e IFAW, che hanno sostenuto la proposta originale del Mali e del Kenia di introdurre una moratoria internazionale di 20 anni sulla commercializzazione dell’avorio, giudicano comunque positiva questa sospensione ufficiale e di lunga durata del commercio di avorio, e prudente rispetto alla misura che mette in commercio 60 tonnellate di avorio attualmente depositate in magazzini, approvata dal Comitato Permanente la scorsa settimana, perché rischia di alimentare di nuovo il commercio illegale dell’avorio e quindi il massacro di elefanti.

"La grave preoccupazione diventa ora proprio l'impatto che andra' a provocare l’immissione sul mercato mondiale di questi enormi quantitativi di avorio provenienti dalle scorte, e cioe' il rischio che una commercializzazione su vasta scala apra le porte a una successiva maggiore domanda di avorio, con il rischio di una recrudescenza dei fenomeni di bracconaggio - prosegue Nadia Masutti - Ricordiamo che in Italia l'importazione di avorio, sia grezzo che lavorato, e' vietata".

animalieanimali

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L'avorio è molto utilizzato, ma la considerazione deglia elefabti un pò meno , e questo è un vero peccato per la salvaguardia del territorio e della fauna africana..

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