neyryssa Inviato Giugno 11, 2007 Segnala Share Inviato Giugno 11, 2007 11 giugno 2007 - La Regione Sardegna scende sul piede di guerra contro il randagismo e per far fronte alle spese della battaglia sta preparando un'imposta da far riscuotere ai Comuni sul possesso dei cani: 20 euro all'anno. Il nuovo balzello, per ora, e' contenuto in una bozza di legge studiata dall'assessorato regionale alla Sanita' e dai suoi veterinari. Ma e' gia' polemica. Una pioggia di commenti negativi e' arrivata dall'opposizione, ma anche da partiti di governo, mentre il mondo delle associazioni animaliste si e' spaccato. Il fenomeno del randagismo nell'Isola e' una vera e propria piaga. Gli amici a quattro zampe senza un padrone che vagano indisturbati per i centri urbani sardi sono circa 40mila. I canili, spesso definiti come dei 'lager', ne ospitano solo 5mila e stanno per esplodere. Inoltre hanno un costo esorbitante: circa 5 milioni di euro l'anno, tirati fuori dalle tasche della Regione per il 17% e per il resto da quelle dei comuni. I fondi per arginare il problema, quindi, sono insufficienti, e cosi' la Giunta ha pensato al nuovo strumento. Uno strumento che non piace a tutti, anzi. 'La tassa sui cani che il governatore Renato Soru si appresta a introdurre - tuonano Mario Diana e Antonello Liori, consiglieri regionali di A* - lascia senza parole. Ormai, l'unica priorita' che guida l'azione di governo della Regione e' l'invenzione di nuove imposte con cui tartassare i sardi'. 'Davvero il governatore - proseguono i due consiglieri regionali - ritiene giusto colpire i proprietari responsabili per rifarsi dei costi sostenuti dalle casse pubbliche per colpa di chi abbandona gli animali? Davvero il governatore non si rende conto che cosi' facendo non otterra' altro che un incremento esponenziale degli abbandoni e dunque del randagismo? Ci sara' anche un'imposta per i cani titolari di seconde cucce a uso turistico nella fascia costiera? Insomma, non passa giorno in cui il governatore ci dimostra che al ridicolo non c'e' davvero limite'. Sulla stessa linea il consigliere dell'U**, Roberto Capelli che afferma con ironia di non avere 'nessuna remora nel sostenere che sia piu' che opportuno istituire anche in Sardegna una tassa, pur minima, sui cani' purche' l'imposizione fiscale vada estesa anche: 'alle seconde cucce, con un amento del 30% per quelle a meno di 300 metri dal mare con un aumento del 20% per i cani stranieri e o continentali di piccola taglia, del 30% per i cani stranieri e o continentali di media taglia, del 50% per i cani stranieri e o continentali di grande taglia. Capelli suggerisce poi l'introduzione di 'una tassa di soggiorno per tutte le altre specie animali, esclusi i volatili che non utilizzano il suolo sardo'. Ma le critiche arrivano anche dalla maggioranza, in particolare con Nazareno Pacifico, presidente della commissione Sanita' che si dice 'contrario a tassare il possesso dei cani, che sono totalmente a carico dei proprietari'. Il consigliere regionale dei R**********, Franco Sergio Pisano, denuncia invece che 'con l'ipotesi dell'istituzione della tassa sui cani per combattere il randagismo siamo arrivati al capolinea della confusione mentale sulle strategie politiche del governo regionale. Siamo giunti all'inversione degli obiettivi. Dopo questa idea c'e' spazio veramente per tutto, anche per una tassa sugli asini, magari limitata alla specie bipede che al contrario della quadrupede, qui in Sardegna, non sembra essere a rischio di estinzione'. 'Anche il piu' inesperto e giovane degli amministratori comunali del piu' piccolo e sperduto comune della Sardegna - ammonisce Pisano - sa perfettamente che se si istituisse una 'tassa sul possesso del cane', resuscitando imposte del passato, pensando di introitare delle somme per combattere il randagismo, fatalmente, dal giorno dopo il numero dei cani randagi anziche' diminuire aumenterebbe a dismisura, proprio perche' equivarrebbe ad una istigazione all'abbandono delle povere bestie, amiche dell'uomo'. L'esponente dei Riformatori suggerisce invece di 'incoraggiare l'adozione dei cani reclusi e assistiti nei canili comunali, nei quali le condizioni sanitarie sono quasi sempre proibitive, premiare e non penalizzare chi adotta un cane per amico, sottraendolo ad una vita da lager, in celle di quattro metri quadri, condannati a sopravvivere solo biologicamente'. Insomma, la nuova imposta e' ancora solo allo studio ma la bufera politica pare gia' inarrestabile. E l'assessore regionale alla Sanita', Nerina Dirindin, corre ai ripari: 'la bozza - afferma - e' solo l'inizio della discussione, non c'e' nessuna decisione politica sull'introduzione di una nuova tassa, ipotesi che per altro si sta discutendo a livello nazionale'. Sarebbero esenti dal pagamento i proprietari di cani adibiti alla guida dei ciechi, alla pet-therapy e alla protezione civile, quelli delle forze armate e delle forze di polizia utilizzai per servizio, quelli adibiti alla custodia delle greggi e degli allevamenti, quelli sterilizzati chirurgicamente e quelli avuti in adozione dai canili sanitari e rifugio. Nella bozza studiata dall'assessorato sono contenute anche alcune norme di tutela delle condizioni di vita dei cani, ma pure dei gatti, e sono promossi interventi finalizzati a prevenire e combattere il randagismo attraverso: 'istituzione e la gestione dell'anagrafe canina; l'adozione di misure atte al controllo delle nascite degli animali da affezione; la cattura e il ricovero dei cani vaganti; la realizzazione e la gestione di strutture di ricovero per i cani vaganti catturati; interventi di educazione sanitaria al rispetto degli animali, rivolti a tutti i cittadini. Un intero articolo della bozza, poi, e' dedicato all'eutanasia. 'I cani ricoverati nei canili sanitario e rifugio e i gatti delle colonie feline - si legge - possono essere soppressi, in modo eutanasico, se gravemente malati o affetti da patologie progressivamente debilitanti o incurabili, o se di comprovata pericolosita''. Punti che in linea di massima non trovano d'accordo il coordinatore regionale dell'Enpa, Emanuele Deiana. 'Sono rimasto molto perplesso - dice Deiana - quando ho letto questo documento fatto solo da veterinari che sono stati davvero 'poco animalisti'. Abbiamo partecipato a una riunione che si e' svolta nell'assessorato alla Sanita' e ci siamo resi conto che all'interno non e' che si parla molto di animalismo'. 'A tal proposito - continua il coordinatore dell'Enpa - ho proposto di inserire esplicitamente nelle finalita' che si parlasse di animalismo tenendo ben presente che gli animali sono degli esseri senzienti'. Deiana contesta anche la composizione dello staff tecnico. 'Un veterinario specialmente - denuncia - e' antianimalista. E' uno di quelli che quando non ci sono microfoni e telecamere si dice favorevole all'abbattimento degli animali randagi. Mi sembra strano che possa far parte di un'equipe che lavora a una bozza del genere'. Per quanto riguarda l'ipotesi di una imposta sul possesso del cane Deiana si dichiara 'assolutamente contrario'. 'In Sardegna - sottolinea il coordinatore dell'Enpa - abbiamo circa 1.200 iscritti, non le dico le telefonate che ho ricevuto in questi giorni'. Con il nuovo balzello si potrebbe avere una sorta di effetto boomerang. 'L'animalista vero - spiega Deiana - la tassa la paga, ma molta gente, che in campagna ha anche 10 cani, non sarebbe dello stesso parere e abbandonerebbe i cani'. Per il 29 giugno l'Enpa ha convocato una riunione a Oristano dove 'tutte le associazioni presenti sul territorio' elaboreranno un documento contenente delle 'correzioni alla bozza' che verranno sottoposte all'attenzione dell'assessore Dirindin. Suggerimenti che probabilmente non verranno sottoscritti dalla 'Lega nazionale per la difesa del cane'. Il delegato regionale, Sebastiano Candidda, sottolinea che 'un'imposta non cosi' onerosa, come quella di 20 euro all'anno, potrebbe contribuire in modo importante a recuperare i fondi necessari per combattere il randagismo'. 'Inoltre - conclude - apprezziamo molto che la Regione stia coinvolgendo le associazioni animaliste in questa importante fase di studio'. (Rag/Zn/Adnkronos) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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