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Ordinanza 13.01.07


Alex62

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ciao ragazzi, volevo sapere se qualcuno sa, riguardo l'ordinanza di Livia Turchi, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n 10 del 13/01/07, che vieta il taglio delle orecchie e della coda ai cani.

come va interpretata secondo voi?cioè, vale solo per i cani nati oltre quella data?visto ke io ci sono dentro a pelo perchè la mia cucciola di dobermann ha fatto le operazioni qualche giorno prima.

con quale criterio il vigile potrebbe fare la multa?e che cifra sarebbe?

un vigile non può sapere esattamente la data in cui è stato fatto il taglio, cioè se prima o dopo l'ordinanza trovandosi davanti un cucciolino con i cornetti sulle orecchie..che oltrettutto devono rimanere sulel orecchie per mesi..

boh nn ci capisco piu niente!

ditemi voi se sapete qualcosa..

:bigemo_harabe_net-117:

ciao ciao :bigemo_harabe_net-134:

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Se non lo facevi operare facevi prima...ma vabbè...

non hai un documento che certifichi la data precisa dell'operazione...? E comunque dubito che i nostri amati vigili staranno davvero molto attenti a questo...

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di sicuro so che il tuo cucciolino stava meglio prima e sperava di non passare mesi di "agonia".....cmq purtroppo come ha detto aaka dubito che i nostri vigili ti fermino per controllare quando è avvenuta l operazione....

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Nota Stampa fatta dalla ANTAONLUS.

Mi pare utile divulgarla

Il Governo ha deciso alcuni provvedimenti importanti: uno riguarda i cani randagi e l’altro interessa specificatamente alcune razze di cani. Possiamo anche accettare la buona volontà di voler intervenire in una materia così confusa e mal codificata, però prendiamo atto che il contenuto dei provvedimenti adottati ci lascia alquanto insoddisfatti. I provvedimenti in questione riguardano il finanziamento a favore delle sterilizzazioni destinato ai comuni e l’ennesimo provvedimento Ministeriale che ridefinisce i cani pericolosi e le regole da seguire.

A parte le buone intenzioni, siamo estremamente delusi da questi provvedimenti che sono assolutamente iniqui e privi dell’efficacia indispensabile per giustificarne l’esistenza; ciò dimostra, ancora una volta, quanto è lontana la politica dai problemi reali e come si renda necessario, diremo indispensabile, invitare i nostri rappresentanti a convocare le Associazioni Animaliste per sentire il loro parere, prima di intraprendere iniziative di questo tipo che creano solo altra confusione.

Il primo provvedimento, riguarda il finanziamento di duemilionitrecentomila euro, previsto in finanziaria in aggiunta, quale contributo da assegnare ai comuni da utilizzarsi nella misura del 60% per le sterilizzazioni. Questa disposizione è assolutamente insufficiente e non comprendiamo chi si manifesta soddisfazione, facendo un po’ di conti i risultati che saltano fuori sono assolutamente deludenti visto che spetterebbe poco più di 170,00€ a comune ( il 60% di 2.300.000,00 € : 8.081 comuni = 170,75€ ) con questa somma si possono sterilizzare solo un cane a comune, ammesso che l’Ordine dei Veterinari decida di diminuire le pretese dei suoi aderenti visto che chiedono non meno di 200,00€ a sterilizzazione. Come si può sperare di ottenere un qualche beneficio con questa somma a fronte di oltre 1.500.000 di cani randagi di cui almeno la metà femmine. Questa somma al massimo potrà soddisfare qualche esigenza della categoria, sempre pronta e disponibile a questi tipi di investimenti.

Il secondo provvedimento riguarda l’Ordinanza sui cani così detti “pericolosi”, questa Ordinanza dimostra come la conoscenza del problema è precaria, superficiale, confusa e contraddittoria, questo provvedimento è assolutamente inadeguato e non fa salva nemmeno la ragione che ne ha determinato la nascita, per meglio farvi capire riportiamo integralmente l’art 5, (dell’Ordinanza ) dove si evince l’assoluta confusione, contraddittorietà e iniquità:

Per meglio capire racchiudiamo tra parentesi e sottolineato le nostre osservazioni.

Art.5.

1. Si definisce cane con aggressività non controllata quel soggetto che, non provocato, lede o minaccia di ledere l'integrità fisica di una persona o di altri animali attraverso un comportamento aggressivo non controllato dal proprietario o detentore dell'animale.

2. I servizi veterinari tengono aggiornato un archivio dei cani morsicatori e dei cani con aggressività non controllata rilevati, nonché dei cani di cui all'elenco allegato al fine di predisporre i necessari interventi di controllo per la tutela della incolumità pubblica.

(qui la prima incongruenza: in che modo il servizio veterinario tiene aggiornato l’elenco se non esiste nemmeno un’anagrafe canina accettabile, che dovrebbe essere obbligatoria per tutti, ma ancora lontana dal essere completata? )

3. L'autorità sanitaria competente, in collaborazione con la Azienda sanitaria locale stabilisce:

( ci domandiamo: chi è questa autorità sanitaria competente? Il Sindaco… Il Prefetto… il Ministro… siamo alle solite disposizioni, si scaricano responsabilità a soggetti indefiniti così si evitano eventuali colpe)

a) i criteri per la classificazione del rischio da cani di proprietà con aggressività non controllata con i relativi parametri per la rilevazione;

(quali sono i parametri della rilevazione, in quale sede e quali metodi dovranno essere adottati per stabilire tali parametri, ed infine quali autorità stabiliscono questi parametri? )

B) i percorsi di controllo e rieducazione per la prevenzione delle morsicature;

c) l'obbligo per i proprietari dei cani cui al comma 1 di stipulare una polizza di assicurazione per la responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane;

( questo provvedimento giustificherà molti abbandoni se non si regolarizzerà una giusta tariffa, condizione indispensabile per evitare speculazioni da parte delle compagnie assicurative, ammesso che sia giustificato lo stesso provvedimento visto che si impone l’obbligo della museruola e del guinzaglio, senza la quale si commette un reato punibile per legge )

d) ulteriori prescrizioni e misure atte a controllare o limitare il rischio di morsicature.

4. E' vietato acquistare, possedere o detenere cani di cui all'art. 1, comma 1, lettera B) e di cui al comma 1 del presente articolo:

a) ai delinquenti abituali o per tendenza;

B) a chi e' sottoposto a misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale;

c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni;

d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui agli articoli 727, 544-ter, 544-quater, 544-quinques del codice penale e, per quelli previsti dall'art. 2 della legge 20 luglio 2004, n.189;

e) ai minori di diciotto anni e agli interdetti o inabilitati per infermità.

5. Il proprietario o il detentore di un cane di cui all'art. 1, comma 1, lettera B) e di cui al comma 1 del presente articolo che non e' in grado di mantenere il possesso del proprio cane nel rispetto delle disposizioni di cui alla presente ordinanza deve interessare le autorità veterinarie competenti del territorio al fine di ricercare con le amministrazioni comunali idonee soluzioni di gestione dell'animale stesso ivi compresa la valutazione ai sensi dell'art. 2, comma 6 legge 14 agosto 1991, n. 281.

( in questo comma c’è tutta l’essenza della cattiveria umana, come si fa a sopprimere un cane considerato pericoloso solo perché è finito in mani sbagliate? L’alternativa più corretta e logica sarebbe stata che, una volta certificato che il cane è di provata pericolosità, si poteva prevvedere il sequestrato e l’assegnazione a centri di recupero per un nuovo affidamento; la qualifica di cane pericolo andrebbe determinata tramite la certificazione di tre soggetti abilitati tra cui: un Veterinario, un comportamentista/addestratore e un rappresentante esperto delegato tra le associazione animaliste a carattere nazionale, precisando che i costi della rieducazione devono essere a carico del detentore responsabile della cattiva educazione del cane)

Riteniamo che l’intero provvedimento debba essere ritirato e riformulato, l’analisi da noi effettuata, se pur breve, mette in evidenza alcune condizioni inaccettabili, ci sentiamo in dovere di far pervenire al Ministro Livia Turco una nota con le opportune osservazioni e le necessarie correzioni, ci auguriamo che venga presa in giusta considerazione.

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...cosa avrebbe ridolto???praticamente nulla... :bigemo_harabe_net-172:

spero che la lettera con osservazioni e correzioni venga presa in considerazione e mi auguro che questo ministro cominci ad informarsi sul mondo cinofilo prima di sparare sentenze!!!qualcuno è disponibile ad adottarla per un mese e insegnarle tutto ciò che sa?...magari ce la passiamo a rotazione.... :bigemo_harabe_net-134: e se qualcuno riesce a farle avere anche un cuore per farle capire il bene che molti di noi vogliono a tutti i pelosi....ma forse chiederei troppo :bigemo_harabe_net-127:

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...cosa avrebbe ridolto???praticamente nulla... :bigemo_harabe_net-172:

spero che la lettera con osservazioni e correzioni venga presa in considerazione e mi auguro che questo ministro cominci ad informarsi sul mondo cinofilo prima di sparare sentenze!!!qualcuno è disponibile ad adottarla per un mese e insegnarle tutto ciò che sa?...magari ce la passiamo a rotazione.... :bigemo_harabe_net-134: e se qualcuno riesce a farle avere anche un cuore per farle capire il bene che molti di noi vogliono a tutti i pelosi....ma forse chiederei troppo :bigemo_harabe_net-127:

:bigemo_harabe_net-127:

chissà se la Turco sa fare il 'seduto'?

a parte tutto, il pressapochismo dei nostri governanti in materia animale è davvero una costante, attraversa tutti gli schieramenti. l'unica cosa buona è il divieto delle amputazioni e dei collari elettrici, ma a questo punto mi chiedo se sia avvenuto per caso...

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