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Il Lupo


bardo

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Molto topic parlano del lupo e di alcune delle sue sottospecie, più o meno imparentate tra loro, e allora perchè non parlare esaurientemente, almeno spero, di questo animale così, in questo periodo, popolare?

Il lupo (Canis lupus, Linnaeus 1758) è un mammifero placentato appartenente alla famiglia dei Canidi, ordine sistematico dei Carnivori.

Caratteristiche fisiche

Le dimensioni del lupo variano a seconda della sottospecie, ma generalmente questo animale ha la taglia di un grosso cane: i maschi, generalmente più grandi delle femmine, misurano da 135 a 170 cm di lunghezza, mentre l'altezza al garrese varia da 45 a 90 cm; 30-35 cm spettano alla coda. Il peso in genere è di 25-35 kg, anche se spesso raggiunge i 40-45 Kg.

Il mantello invernale ha pelo lungo e fitto e la colorazione tende al grigiastro, contrariamente a quello estivo in cui il pelame è corto, rado, poco denso e di colore marrone-rossiccio.

Una macchia bianca si estende ai lati del muso e sulle guance, mentre la punta della coda é nera. Nella popolazione italiana e in quelle mediterranee in genere, gli arti anteriori frontalmente sono sempre percorsi da una sottile striscia longitudinale scura. Le orecchie sono triangolari, arrotondate, erette e più corte che nel cane. Gli occhi sono in genere di colore giallo dorato o ambrato.

Organizzazione sociale

Animale marcatamente sociale, il Lupo vive in gruppi organizzati da una ferrea gerarchia le cui dimensioni variano a seconda delle disponibilità ambientali.

In Italia, dove mancano le grandi prede, i branchi in genere sono piccoli (dimensioni medie 6-7 individui, ma possono andare da 2 a 20 individui) e frequentemente costituiti da nuclei familiari che comprendono una coppia con i cuccioli dell'anno e a volte i giovani dell’anno precedente.

L’organizzazione del branco attraverso una precisa gerarchia sociale è indispensabile per garantirne il perfetto funzionamento e il successo, per esempio nell’abbattimento di prede molto grandi.

Si pensava che l'origine del branco fosse strettamente connessa con la necessità di avere più probabilità di successo nella caccia delle prede, tuttavia, anche se ciò può essere vero in alcuni casi, stanno emergendo altre teorie, secondo le quali, l'origine del branco andrebbe ricercata di più nel contesto della necessità di avere più successo durante la riproduzione.

Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa (di cui solo uno dei due componenti può essere il "capo") possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono leaders nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.

La morte di un individuo alfa non influisce sullo status dell'altro, che troverà al più presto un nuovo partner per l'accoppiamento.

Solo il maschio e la femmina alfa si riproducono, ma tutti i membri del gruppo partecipano attivamente all'allevamento e alla difesa della prole.

Oltre alla coppia alfa, si possono trovare, specialmente nei branchi molto grandi, un lupo o dei lupi beta, un "secondo in comando" rispetto agli alfa. Normalmente, i beta assumono un ruolo più importante nel gruppo aiutando l'allevamento dei nuovi nati, spesso sostituendo i genitori quando la coppia alfa è via.

I rapporti sociali sono mantenuti attraverso un complesso sistema di comunicazione sonoro (ululati, guaiti, uggiolii e latrati), olfattivo (secrezioni ghiandolari, marcatura con feci ed urine) e visivo (postura del corpo, posizione della coda e delle orecchie ecc.). I lupi preferiscono opporre un'ostilità psicologica anziché fisica, ciò significa che uno status molto alto nella scala sociale è basato molto più sulla personalità o sull'atteggiamento, che sulla taglia dell'individuo o sulla sua forza fisica. In branchi molto grandi, o in un gruppi di giovani lupi, il grado sociale può mutare costantemente, oppure essere circolare (esempio, lupo X ha il predominio su lupo Y, che a sua volta ha predominio su quello Z, che ha il controllo su X).

Le tecniche di caccia del branco vanno dall'attacco a sorpresa alle cacce a lungo termine. Attraverso una meticolosa cooperazione, un branco di lupi è capace di inseguire una grande preda per alcune ore prima di arrendersi, sebbene il tasso di successo di questo tipo di caccia sia molto basso.

I grossi erbivori selvatici (cervo, capriolo, giovani di cinghiale) costituiscono le prede di elezione del Lupo ma dove questi sono poco frequenti, l'attenzione è rivolta agli erbivori domestici (pecore, capre, cavalli, mucche ecc.) ma anche a piccoli animali (lepri, topi, rettili, insetti), carogne, frutta e bacche e, soprattutto in certe aree, ai rifiuti rinvenuti nelle discariche.

I lupi solitari, invece, dipendono dalle piccole prede: i lupi le catturano lanciandosi addosso a quest'ultime e bloccandole al terreno con le zampe anteriori, una tecnica condivisa da quasi tutti i canidi come la volpe (Vulpes vulpes) e il coyote (Canis latrans).

Un lupo medio necessita per sopravvivere, dai 1.3 ai 4.5 Kg di carne al giorno, anche se di rado questo animale mangia quotidianamente: quando ne hanno la possibilità, arrivano ad ingurgitare anche 9 Kg di carne.

L’accoppiamento avviene a fine inverno (per i lupi che vivono in Italia la stagione degli amori arriva a febbraio-marzo) e al termine di due mesi di gestazione vengono alla luce 3-6 piccoli che cominciano ad aprire gli occhi dopo 15 giorni; passato un mese incominceranno a uscire dalla tana per iniziare la loro vita sociale.

La femmina si occupa di trovare la tana nella quale trascorrerà l’intero periodo dell’allattamento. Il maschio partecipa attivamente alle cure dei piccoli: insieme alla sua compagna nutre i lupetti rigurgitando il cibo, precedentemente masticato e ingoiato, direttamente nelle loro bocche. Con il passare del tempo i genitori porteranno pezzetti di cibo sempre più grandi finché i piccoli non saranno completamenti autonomi.

Distribuzione

Il Lupo in tempi storici era comune e diffuso in tutto il Nord America e l'Eurasia, con l’esclusione di Indocina e Indonesia. Attualmente, sia per la persecuzione diretta da parte dell'uomo che per l’alterazione degli ambienti idonei, la distribuzione è notevolmente più limitata e frammentata e, in Europa, le popolazioni relitte sono confinate nella ex Unione Sovietica europea, nelle penisole balcanica, iberica e italiana.

In Italia, fino a pochi anni fa, la presenza del Lupo era limitata, con poco più di 100 esemplari, alle regioni centrali e meridionali, ma negli ultimissimi anni si è verificato un incremento demografico (attualmente gli individui stimati sono 380-500) e una notevole espansione dell’areale che ora comprende anche l’Appennino settentrionale ed i primi rilievi montuosi francesi.

Questa espansione è da attribuire, verosimilmente, a tanti fattori favorevoli:

1. La protezione legale della specie,

2. L'abbandono di molte aree montane e sub montane,

3. Il ritorno in molte aree dei grossi Ungulati selvatici.

Inoltre, l’espansione della popolazione balcanica di lupi, che ormai ha raggiunto il confine italiano, lascia prevedere una rapida colonizzazione anche delle Alpi orientali.

In Calabria, dove è sempre rimasto uno dei nuclei più consistenti della popolazione italiana, l'areale, che nel recente passato comprendeva il Pollino, la Sila e parte della Catena Costiera, si è espanso verso sud fino all'Aspromonte da dove era scomparso da alcuni decenni.

Le popolazioni isolate sopravvissute nell'Europa meridionale (Italia, Spagna e Balcani) soprattutto grazie alla presenza di ambienti relativamente aspri, selvaggi e poco sfruttabili da parte dell'Uomo e a pratiche pastorali meno intensive e più tradizionali, fondate più sulla difesa delle greggi che non sulla distruzione del predatore, rappresentano i centri di diffusione per la ricolonizzazione di almeno una parte dell'areale europeo centrale e meridionale da cui il Lupo é scomparso da lungo tempo.

Sottospecie

Esistono molte sottospecie, differenti a seconda di caratteristiche fenotipiche, genetiche e comportamentali, tra cui:

Cane - Canis lupus familiaris

E' il cane domestico.

Lupo europeo - Canis lupus lupus

E' la sottospecie più diffusa in Europa e in Asia, presente dalla Scandinavia all'Himalaya.

Lupo delle steppe - Canis lupus campestris

Vive nelle vaste steppe dell'Asia centrale. E' grigio-rossastro.

Lupo della tundra d'Eurasia - Canis lupus albus

E' presente nel nord della Russia e della Siberia, di colore chiaro.

Lupo della tundra - Canis lupus tundrarum

Vive nelle regioni dell'Alaska.

Lupo dei boschi o Lupo del Canada - Canis lupus lycaon

Presente in Canada e Stati Uniti, fu la prima sottospecie a essere identificata in America Settentrionale.

La lunghezza varia dai 150 ai 180 cm, includendo anche la coda. Gli esemplari più grossi possono avere una coda anche lunga più di 50 cm, raggiungendo anche i due metri.

L'altezza al garrese varia dai 65 agli 85 cm.

Il lupo dei Boschi riesce a raggiungere un peso superiore ai 45 Kg, l'esemplare maschio medio pesa attorno ai 35 Kg, mentre l'esemplare femmina medio pesa circa 30 Kg.

Tipicamente, il Lupo dei boschi possiede una pelliccia color argento o grigio-marrone, e il pelo, nella sua parte inferiore ha un colore marrone-chiaro o color crema. Durante i mesi invernali il pelo tende a diventare più scuro.

Da ricordare anche Canis lycaon, ovvero il Lupo del Canada orientale, presente a est del Canada, da non confondersi col precedente. Originalmente si pensava che fossero lo stesso lupo, ma nuovi dati e test genetici hanno rivelato che i Lupi che occupano la regione del Parco Algonquin nel Canada sono specie molto diverse dai lupi dei Boschi, e che sono molto più imparentati con il lupo rosso (Canis rufus).

Lupo del Nebraska - Canis lupus nubilus

Presente nelle Montagne Rocciose, in Canada e in Alaska, cacciato legalmente in parte del territorio canadese.

Lupo del Messico - Canis lupus baileyi

Presente in Messico e in parte del Texas e dell'Arizona; è stato reintrodotto in Arizona a partire dal 1998, allo stato attuale la popolazione selvaggia è di 35-50 individui.

La sua lunghezza non supera quasi mai i 135 cm. La sua altezza non supera quasi mai gli 80 cm e il suo peso varia dai 27 ai 45 Kg.

La sua pelliccia è di colore grigio, alcune volte, accompagnato da qualche tinta rossiccia.

Lupo bianco - Canis lupus arctos

Presente in Groenlandia e nell'Artico del Canada, dal tipico manto bianco o crema.

Sono lunghi circa dai 90 ai 150 cm includendo anche la coda, la loro altezza al garrese varia dai 65 agli 80 cm e il loro peso supera spesso i 45 Kg arrivando anche a superare gli 80 Kg negli esemplari completamente sviluppati.

Lupo appenninico - Canis lupus italicus

Presente nella Penisola italiana e in regime di protezione legale dal 1992, anno in cui è stato dichiarato "specie particolarmente protetta".

Il lupo appenninico è più piccolo rispetto al lupo comune: il peso di un esemplare maschio si aggira attorno ai 30-35 Kg, mentre nell'esemplare femmina il peso è di circa 20-25 Kg. La lunghezza media è di circa 120 cm, mentre l'altezza media è di circa 50-70 cm. Il pelo è di colore grigio-marrone.

A partire dagli inizi del '900, incominciarono le persecuzioni nei confronti del lupo degli Appennini. Rapidamente, la popolazione diminuì di numero: il lupo scomparì definitivamente dalle Alpi ,dalla Sicilia, e negli anni successivi anche negli Appennini si riscontrò un forte calo della popolazione.

Nel dopoguerra la situazione divenne sempre più grave, finché negli anni '70 la popolazione raggiunse un numero di 100-110 esemplari.

A partire dagli anni '70 si attuarono quindi le prime politiche di conservazione riuscendo ad arrivare così ad una popolazione di circa 200 individui un decennio dopo,e di circa 400 lupi negli anni'90.

La popolazione odierna conta circa 500-600 esemplari, secondo le ultime stime. Purtroppo continuano tuttora alcune campagne di persecuzione attraverso fenomeni come il bracconaggio.

Il lupo, oggi, è presente sull'intera catena degli Appennini, sulle Alpi Occidentali, in Lazio e in Toscana.

NOTA:

Il Lupo appenninico è uno dei "protagonisti" della storia del Lupo Italiano, una razza canina nata da una selezione partita da un cucciolo di una femmina di Lupo appenninico e di un maschio di Pastore tedesco.

Lupo della Russia - Canis lupus communis

Presente in Russia centrale, in declino ma cacciato legalmente.

Dingo - Canis lupus dingo

Presente in Australia.

Lupo di Honshu - Canis lupus hodophilax

Sottospecie estinta dal 1905. Era presente sulle isole di Honshu, Shikoku, e Kyushu.

Lupo indiano - Canis lupus pallipes

Presente in Medio Oriente, Afghanistan, Pakistan e India. Da questa sottopsecie probabilmente deriva il dingo.

Lupo di Hokkaido - Canis lupus hattai

Estinto dal 1889, abitava nell'isola giapponese di Hokkaido e marginalmente in Siberia meridionale (Russia).

Lupo del Mar Caspio - Canis lupus cubanensis

Presente, con popolazione in declino, tra il Mar Caspio e il Mar Nero.

Lupo Arabo - Canis lupus arabus

Presente, con popolazione in declino, in Arabia Saudita, Yemen e Oman.

Lupo Egiziano - Canis lupus lupaster

E' una piccola sottospecie dell'Africa settentrionale, oramai relegata ai monti del Sinai in Egitto ed è considerato in pericolo critico. Si nutre di ciò che quelle aride terre offrono e può entrare in competizione colla sottospecie di leopardo ivi presente ossia (Panthera pardus jarvisi).

Lupo della Valle Mackenzie - Canis lupus occidentalis

Presente in Alaska e in Canada, è stata la sottospecie oggetto del programma di reintroduzione iniziato nel 1995 nel Parco Nazionale di Yellowstone.

Vanno ancora ricordati:

Lupo Rosso - Canis rufus

Presente nel sud degli Stati Uniti.

Si ritiene che in origine fosse diffuso in gran parte della porzione orientale del Nordamerica, dalla Pennsylvania al Texas. Nell'ultimo secolo, tuttavia, la caccia, la distruzione dell'habitat e l'ibridazione con il coyote hanno portato la specie sull'orlo dell'estinzione. Attualmente rimangono solo 270 esemplari, 170 dei quali in cattività e 100 reintrodotti nella Carolina del Nord.

In passato erano diffuse tre sottospecie del lupo rosso, due delle quali sono estinte. Il Canis rufus floridianuss si è estinto nel 1930, mentre il Canis rufus rufus è stato dichiarato estinto nel 1970. Il Canis rufus gregoryi, la sottospecie sopravvissuta, allo stato selvatico si è estinta nel 1980.

La classificazione tassonomica del lupo rosso è stata a lungo dibattuta: tradizionalmente, è sempre stato considerato una specie a sé stante. Altri ritengono che il lupo rosso sia semplicemente frutto dell'incrocio fra il lupo grigio e il coyote.

Lupo d'Etiopia o Lupo di Abissinia o Caberù o Volpe di Simen o Sciacallo di Simen - Canis simiensis

E' una tra le più rare e minacciate specie di canidi . Vive sulle montagne dell'Etiopia, a circa 3.000 metri di altezza sul livello del mare. Ne sopravvivono solo 12 branchi, per un totale di 550 esemplari adulti.

Qui di seguito sono riportate delle sottospecie che, come si puo' notare dal nome sia italiano che latino, differiscono quasi sempre per la localizzazione geografica:

Lupo dell'isola di Newfoundland - Canis lupus beothucus

Presente sull'isola di Newfoundland, sulla costa est del Canada. E' estinto.

Lupo di Bernard - Canis lupus bernardi

Presente in Nord-America. E' estinto.

Lupo della Mongolia - Canis lupus chanco

Vive in tutti gli ambienti. Dalla tundra alla taiga fino alle steppe.

Lupo della Columbia Britannica - Canis lupus columbianus

Lupo dell'isola di Vancouver - Canis lupus crassodon

Canis lupus filchnevi

Lupo delle Montagne delle Cascate (Riserva delle Cascate di Banfora, Burkina Faso) - Canis lupus fuscus

E' estinto.

Lupo grigio-bianco - Canis lupus griseoalbus

Lupo Hudson - Canis lupus hudsonicus

Lupo delle Montagne Rocciose settentrionali - Canis lupus irremotus

Lupo di Labrador - Canis lupus labradorius

Lupo dell'Arcipelago Alexander - Canis lupus ligoni

Presente nelle regioni dell'Alaska presso l'arcipelago Alexander.

Lupo dei territori nord-occidentali - Canis lupus mackenzii

Lupo dell'isola di Baffin - Canis lupus manningi

Presente sull'isola Baffin (Baffin Island), appartenente al Canada, la maggior isola dell'Arcipelago artico canadese.

Lupo austro-ungarico o Lupo dei canneti - Canis lupus minor

E' una sottospecie di dimensioni particolarmente modeste che visse fino all'inizio del XX secolo in Ungheria e nella parte orientale dell'Austria. E' estinto.

Lupo sud-occidentale - Canis lupus mogollonensis

E' estinto.

Lupo del Texas - Canis lupus monstrabilis

E' estinto.

Lupo groenlandese - Canis lupus orion

Lupo dell'Alaska - Canis lupus pambasileus

Lupo iberico - Canis lupus signatus

E' il lupo della penisola Iberica.

Lupo delle Montagne Rocciose meridionali - Canis lupus youngi

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Bella scheda davvero!!! E non hai dimenticato neppure il lupo italiano :D!!!!

Cosa aggiungere... Nell'appennino umbro-marchiagiano il ritorno del lupo è ormai indiscusso, ho visto una foto di un branco di lupi scattata nel '96 sopra la Gola della Rossa, e diversi piccoli branchi (in genere composti da 4-6 individui) sono stati segnalati sul Monte Catria e sul Nerone. Io, che vivo da qualche anno nel Parco del Monte Cucco, qui non ne ho ancora visti ma so che ce ne sono. Dice purtroppo un bracconiere: "Il lupo ci prova... ci prova ogni tanto a tornare, ma noi lo aspettiamo al passo..."

Ragion per cui sto ben attenta a non rivelare che ogni tanto noto, anche qui vicino, delle orme o delle fatte... anzi, mi diverto a confondere i cacciatori lasciando orme del mio lupo italiano (indistinguibili da quelle del lupo selvatico) nei posti più strani. Così ridacchio tra me a sentire i cacciatori preoccupati che mormorano "C'è un lupo al Castellaro... c'è un lupo sul castagneto... abbiamo visto le orme sul Motette..." gli rido per un po' alle spalle, poi rivelo che le orme sono di Zeta... così adesso non sanno mai se si tratta si un vero lupo o del cane mio :lol:!!!

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Rinnovo i miei complimenti a Bardo per l'ottima esposizione e ricerca.

Aquilotta è diverso tempo che volevo dirtelo, sono invidioso invidioso invidioso. Avere un Lupo vicino deve essere una sensazione unica da provare, beata te e complimenti per gli scherzetti che fai ai bracconieri!

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Qualche volta mi invidio persino io ...hahahahah... ogni giorno, e intendo veramente ogni giorno, mi dico di essere fortunata :D

Nel mio piccolo faccio quello che posso per confondere i bracconieri e per dare un esempio 'diverso'. Il bracconaggio è un fatto di cultura e, più che con i controlli (che non sono mai abbastanza), andrebbe combattuto con nuovi modelli d'educazione (e possibilmente senza aspettare che crescano i bambini di oggi!!!)

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