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Inviato

Poco fa a Geo&Geo hanno mandato in onda un servizio sui pony Esperia, veramente ben fatto.

Hanno anche posto particolarmente l'accento tra differenze di doma naturale e doma etologica, mostrando un esperimento che è stato compiuto:

Hanno preso 12 pony femmine: 6 sono state domate attraverso la doma etologica (join up, ogni oggetto veniva loro fatto vedere e annusare, la sella è stata messa gradualmente, il tutto in un tondino dove il cavallo nera libero di scappare) e le restanti 6 secondo la doma tradizionale (il cavallo veniva obbligato ad avvicinarsi nel box, sellato nel box, trascinato fuori, fatto girare alla corda e montato "con la forza").

Poi hanno fatto una serie di test: ai cavalli veniva applicato un cardiofrequenzometro per misurare il grado di stress, poi, ad uno ad uno, venivano introdotti in un maneggio a loro sconosciuto, per verificare l'adattabilità ad un posto nuovo. Qui un pony addestrato in mandiera tradizionale, si è rotolato e, alzandosi, ha rotto il recinto.

Poi veniva gonfiato un palloncino rosso con l'uso di un compressore. Qui i cavalli arrivati dalla doma etologica si sono dimostrati molto più curiosi e coraggiosi, avvicinandosi all'oggetto.

Infine, una persona sconosciuta è stata fatta entrare nel recinto, dov'era ferma a testa bassa. Anche qui, i pony della doma etologica si sono subito mostrati più fiduciosi.

Ora mi piacerebbe chiedervi: cosa ne pensate di questa prova? Approvate il modo in cui è stato condotto? E cosa ne dite sui risultati?

Inviato

ok la doma etologica e meno traumatica della doma tradizionale,e questo credo che gia lo sappiano tutti.Il trauma maggiore per il cavallo e l'avere un predatore sulla schiene ,secondo me non c'e nulla di etologico nel voler domare un cavallo e una costrizzione e una maniere per andare contronatura.Gia gli indiani d'america praticavano la doma etologica e forse anche altri popoli la cui storia equestre si e persa nei tempi

Inviato

Io sono per l'etologia sempre e comunque :D

Dodici cavalli non sono molti per un test, in genere i confronti vengono fatti sui grandi numeri, ma è sempre un punto di partenza. E i risultati non mi sorprendono affatto.

Inviato

sigh, guardo sempre Geo, ma mi è sfuggito questo servizio :-(

Ne hanno però parlato anche su una rivista (C.M.) e secondo me conta molto anche il fatto che i cavalli domati in maniera etologica vivessero al prato, mentre gli altri in box...quelli al prato mi sembra normale che siano meno fifoni.

Inviato
sigh, guardo sempre Geo, ma mi è sfuggito questo servizio :-(

Ne hanno però parlato anche su una rivista (C.M.) e secondo me conta molto anche il fatto che i cavalli domati in maniera etologica vivessero al prato, mentre gli altri in box...quelli al prato mi sembra normale che siano meno fifoni.

Tutti i cavalli venivano dallo stesso branco selvatico, catturato lo stesso giorno. E credo che anche i cavalli con cui è stata utilizzata la doma etologica dormissero nel box...

E non avete niente da dire sul modo in cui si è svolto il test? Vi aiuto con il grassetto:

state domate attraverso la doma etologica (join up, ogni oggetto veniva loro fatto vedere e annusare, la sella è stata messa gradualmente, il tutto in un tondino dove il cavallo nera libero di scappare) e le restanti 6 secondo la doma tradizionale (il cavallo veniva obbligato ad avvicinarsi nel box, sellato nel box, trascinato fuori, fatto girare alla corda e montato "con la forza").

Trovato qualcosa? ;o)

Inviato

mi sembrava di aver letto che i cavalli addetsrati con la doma etologica vivessero al paddock, non in box.

il cavallo che ho visto addestrare con la doma tradizionale non è mai stato sellato in box, ne montato a forza...

Inviato

Avevo letto anche io l'articolo...

A parte il fatto che quelli domati in metodo classico non sono stati assolutamente domati con la forza...perchè il metodo classico non usa la forza...i passaggi son graduali..anche a loro fanno annusare ed osservare le cose, però al cavallo vengono subito messi i finimenti ed insegnati i comandi.

In quella etologica invece prima si cerca di instaurare un rapporto da terra, giocando con il puledro.

Inviato

e' giusto conquistare la fiducia del cavallo e aspettare i suoi tempi...

Inviato

Esatto!

Mi aveva colpito il fatto che nella puntata hanno ripetuto più volte che la domna etologica è dolce, mentre quella tradizionale più costrittiva.

Non so questa cosa mi ha fatto pensare... a parte il fatto, l'abbiamo ripetuto ormai più volte, che la doma etologica non è dolce, ma vabbe'....! Ma vedo che c'è questa convinzione che la doma tradizionale sia costrittiva, che sia usata la forza.

Allora mi viene da pensare che il termine "tradizionale" sia un po' abusato.... Molti lo usano come sinonimo di "costrittivo" e "violento", ma non è così! Prima di tutto perché, ahime, la violenza nel mondo dei cavalli c'è sempre stata e persiste purtroppo ancora oggi...

In secondo luogo, nella parte "tradizionale" ci rientrano anche i classici, che sono per definizione ricercatori della leggerezza e del rispetto del cavallo!

Poco tempo fa ho avuto la fortuna di vedere lavorare da terra con un cavallo praticamente verde una persona che studia e pratica il metodo dei classici. Ebbene, questa persona, pur non avendo mai seguito un corso di Parelli, Monty Roberts, eccetera, ha praticato con il cavallo un eccellente join up. Ha poi lavorato alla corda con lui con il sistema di "comodità e scomodità", accompagnato da quello dei livelli di intensità. L'ha fatto infine passare su un tessuto colorato messo per terra, lavorando sulla fiducia e la libera scelta del cavallo.

Tutto questo, ripeto, studiando i classici (tradizionali?), e senza aver mai avuto a che fare con i vari "sussurratori".

Ora mi domando: il risultato del test sarebbe rimasto invariato addestrando i cavalli in questo modo... "tradizionale"? ;o)

Inviato

Certo, il businness c'è, ed è molto. Ma non bisogna essere accecati da questo aspetto negativo, perché comunque i principi che si cerca di trasmettere sono giusti.

Inviato

Io ho fatto dei corsi di doma con dei T.....r americani e ti assicuro che usavano metodi etologici anche loro pur avendo le pezze al culo.Il piu bravo aveva 75 anni e domava cavalli dall'eta di 15 anni,e mi ha fatto i complimenti per la doma che avevo fatto ad un mio puledro,io avevo semplicemente applicato due regole rispetto e amore per i cavalli.Devo definirmi un sussurratore o semplicemente una persona che ama gli animali

Inviato

Secondo me non basta rispetto e amore...bisogna saper ascoltare il cavallo profondamente...

La doma etologica non è subito filetto e sella...ci sono mesi di lavoro a terra basato sulla fiducia, in cui il rapporto si consolida.

Nella doma classica...il cavallo dev'essere domato, certo con metodi non violenti, però nel minor tempo possibile....

Inviato
Nella doma classica...il cavallo dev'essere domato, certo con metodi non violenti, però nel minor tempo possibile....

Non sono d'accordo su questa frase... cosa te lo fa pensare?

Inviato

Chi fa sport con il cavallo mica può spendere mesi solo per mettergli su la sella...

Inviato

per preparare un cavallo ad un futurity,ad esempio,non c'è tempo...

Inviato

ah, allora non intendiamo la stessa cosa quando si parla di doma classica...

Inviato

no,era solo un dato di fatto....

Un esempio per il quale i cavalli vanno domati velocemente...

Inviato

è vero... e poi si rovinano i cavalli... ma questo è un altro discorso.

Ma il vero addestramento classico mette al primo posto la leggerezza e il rispetto dei cavalli, anche e soprattutto nei suoi ritmi. Chi sbatte la sella sulla schiena del cavallo il primo giorno e già lo fà saltare al secondo non è classico.. è un macellaio.

Anche chi si vanta dopo due mesi di saper fare una levade o un piaffé... e poi magari non riesce a partire dal passo al galoppo.

è come fare una scala.. non si possono saltare i primi gradini, o tutto il resto crolla miseramente.

Inviato

Ma in questo ti quoto assolutamente....

Inviato

la doma etologica è comunicazione naturale. la doma tradizionale forza il rapporto tra cavallo e domatore. quella etologica usa i sistemi comunicativi del cavallo e le regole non scritte . Si stabilicono le gerarchie e si esaltano le capacità di apprendimento già presenti in natura. per dirla tutta diventiamo capobranco tramite una comunicazione comprensibile per il cavallo fatta di gesti riti e tempi per associare un azione ad uno stato emotivo positivo o negative. il linguaggio equino è molto simile a quello dei sordo muti, ovvero molto fisico e mimico. i tempi dei cavalli sono molto dilatati e per questo ci serve pazienza. sembra che in certi casi la doma non serva, in realtà si doma comunque perchè i ruoli e la complicità tra padrone e alievo sono tali da stabilire comunque un risultato che è quello della collaborazione e dell'apprendimento . questi due elementi sono parte integrante del branco equino solo deviati a nostro favore. se un cavallo a solo noi come compagni , noi siamo il branco. se per compagni ha altri cavalli noi siamo un elemento del branco.

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