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Hanno Ucciso L'orso


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Germania: l'orso «Bruno» è stato ucciso Il plantigrado, ancora un cucciolo, sarebbe stato abbattuto nel sud del Paese da un gruppo di cacciatori. Protestano gli ambientalisti STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

MONACO DI BAVIERA (Germania) - Si è conclusa in modo tragico l'avventura di «Bruno» (all’anagrafe «Jj1»), l'orso bruno che aveva abbandonato il Parco dell’Adamella, nel Trentino, e che da due settimane girovagava in Germania. L'animale, ancora un cucciolo, è stato ucciso stamani alle 4,50 da un gruppo di cacciatori in Baviera. Lo ha annunciato il funzionario del governo regionale bavarese Manfred Woelfl.

LA CATTURA MANCATA - Dopo diversi tentativi di catturalo vivo, le autorità avevano deciso di dare via libera all'abbattimento del plantigrado, che nei suoi vagabondaggi in Baviera e nel vicino Tirolo aveva ucciso numerose pecore, avvicinandosi anche senza alcun timore alle abitazioni. «Bruno» è morto rapidamente e senza soffrire, ha raccontato il sottosegretario regionale per l'Ambiente regionale in Baviera, Otmar Bernhard (Csu).

SARA' IMPAGLIATO - Conclusi gli esami genetici, il plantigrado sarà impagliato e poi esposto nel museo di Monaco di Baviera «L'Uomo e la Natura» nel castello di Nymphenburg, dove già è esposto l'ultimo orso bruno selvatico ucciso 170 anni prima di lui in Baviera. «Bruno» faceva parte di un gruppo di venti cuccioli avuti da Jurka e Joze, coppia di orsi sloveni (di qui la denominazione anagrafica ufficiale di Jj1) e importati per ripopolare le montagne del Trentino. Secondo il biologo Andreas Moser, della tv svizzero tedesca, anche «Lumpaz», fratello minore di «Bruno» che l'estate scorsa si aggirava nel cantone svizzero dei Grigioni, sarebbe stato ucciso da un bracconiere.

«SOLUZIONE STUPIDA» - Il presidente dell'Associazione tedesca per la difesa della natura, Hubert Weinzierl, ha criticato con forza l'abbattimento dell'orso avvenuta questa notte in Baviera. «Questa è la più stupida di tutte le soluzioni. Sono molto rattristato» ha detto Weinzierl, che ha poi rivolto un appello a «tutti gli orsi del mondo a evitare la Baviera». Weinzierl si sarebbe augurato volentieri una maggiore «rilassatezza» da parte delle autorità tedesche rispetto al primo orso tornato a vivere in libertà in Germania dopo oltre 170 anni. In altri Paesi orsi e umani convivono pacificamente gli uni accanto agli altri. «Solo in Germania l'orso viene immediatamente fatto fuori» ha detto Weinzierl. Le pecore uccise avrebbero potuto essere rimborsate e l'orso con provvedimenti adeguati avrebbe potuto imparare a restare lontano dai centri abitati, ha detto Weinzierl. Una posizione, questa, condivisa anche dall'Enpa («Atto non giustificabile») che critica anche lo scarso impegno delle autorità italiane per la tutela di Jj1.

26 giugno 2006

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:bigemo_harabe_net-102::bigemo_harabe_net-102::bigemo_harabe_net-102:

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non ci sono parole per esprimersi!!!

non per altro sono tedeschi!!!

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Non credo che la maggior parte dei tedeschi sia stato favorevole a questa soluzione, ma si sa...dove ci sono i cacciatori c'e' morte. Li odio proprio!!!!

Ci sono rimasta troppo male, perchè si poteva benissimo utilizzare un anestetico invece di proiettili.

Che vergogna!

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C'era una lettera oggi su repubblica di un gruppo di abitanti a SanSebastiano dei Marsi, in pieno parco abruzzi.

Un giovane orso, Bernardo, ha preso da un pò a a farsi vedere in paese, e ogni tanto combina qualche danno.

Bene, un gruppo di residenti e villeggianti si è riunito in associazione "Amici di Bernardo", raccogliendo fondi ,che serviranno a pagare eventuali danni provocati da Bernardo o anche solo a provvedere a preparare ai margini dell'abitato qualche provvista alimentare x il giovane orso--

Servono commenti?

:bigemo_harabe_net-122:

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Beh, anche in questo caso una compagnia di assicurazioni britannica aveva offerto una polizza di 1.46 milioni di euro per coprire i danni fatti da Bruno...non hanno accettato...si vede che lo volevano morto e basta... :bigemo_harabe_net-127:

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C'era una lettera oggi su repubblica di un gruppo di abitanti a SanSebastiano dei Marsi, in pieno parco abruzzi.

Un giovane orso, Bernardo, ha preso da un pò a a farsi vedere in paese, e ogni tanto combina qualche danno.

Bene, un gruppo di residenti e villeggianti si è riunito in associazione "Amici di Bernardo", raccogliendo fondi ,che serviranno a pagare eventuali danni provocati da Bernardo o anche solo a provvedere a preparare ai margini dell'abitato qualche provvista alimentare x il giovane orso--

Servono commenti?

:bigemo_harabe_net-122:

oooooooooo finalmente qualcuno che non odia e ha paura di questi poveri orsi

!!!! :bigemo_harabe_net-122:

Per l'altro orso beh! me l'aspettavo, per me era solo questione di tempo che la cattiveria umana si metesse in azione :bigemo_harabe_net-127::bigemo_harabe_net-102:

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IL MESSAGGERO (NAZIONALE)

Martedì 27 Giugno 2006

Non si fucila così un cucciolo

di VINCENZO CERAMI

BRUNO era un cucciolo, un peluche di due metri, dal pelo scuro e lucido. L’orso, nella fantasia dei grandi e dei bambini, è un animale tutt’altro che aggressivo.

Mangia miele e bacche, e si muove con una pigrizia soffice, sia nelle scoscese ripide che nell’acqua.

Prende i pesci al volo, se ne va in giro per conto suo, con l’aria un po’ tonta, scacciando le api che lo inseguono. Nei cartoni animati compare sempre come un giuggiolone, un credulone. Ieri mattina all’alba un gruppo di cacciatori ha avvistato Bruno, un giovane orso che si aggirava pericolosamente tra i monti dell’Austria e della Germania meridionale, gli hanno puntato addosso le canne dei fucili e lo hanno trucidato.

La sua birichinata è finita nel sangue, in una boscaglia della Baviera. Aveva lasciato il territorio natio, il Parco dell’Adamello, nel Trentino, un mesetto fa. Non voleva scappare di casa, si è solo perso. Evitando accuratamente i luoghi abitati, infrattandosi nei boschi e nei sottoboschi, aveva attraversato l’Austria ed era entrato in Germania.

Sicuramente aveva paura, e quando la fame gli mordeva lo stomaco, il fiuto lo aiutava a trovarsi qualche pecora, facendolo avvicinare agli ovili e alle case dei montanari. Chi sa in quali tane si rifugiava.

Cammina cammina, sarebbe arrivato al polo nord, forse cercando invano qualche altro orso, per scambiare due chiacchiere, per giocare un po’, per trovare compagnia.

Bruno non poteva sapere di essere un esemplare più che raro, non poteva sapere che in giro sono rimasti pochissimi orsi, specialmente in un’Europa fatta ormai di cemento e con oasi protette che hanno preso il posto degli zoo.

I cacciatori che hanno giustiziato Bruno avevano licenza di uccidere. Dalle autorità locali era partita l’autorizzazione di abbatterlo a vista. Per un mese intere squadre si erano date da fare per rintracciarlo e catturarlo vivo, ma invano. Dalla Finlandia erano perfino giunti nella zona speciali cacciatori, con cani addestrati alla cattura degli orsi e accompagnati da un veterinario armato di un fucile che spara siringhe di sonnifero. Niente, non si riusciva a individuare il cucciolo fuggitivo. Eppure alcuni gitanti lo avevano visto, una volta mentre si bagnava in un fiume, un’altra mentre saliva verso le cime alte delle montagne. “La sicurezza innanzi tutto!”, questo il perno che ha fatto da centro a tutte le iniziative dei cacciatori. Vivo o morto, bisognava liberarsi di Bruno. Nessuna altra ipotesi è stata presa in considerazione, come ad esempio quella di individuarlo e tenerlo sotto controllo, educandolo alla convivenza con l’uomo, come avviene in altre parti del mondo. E poiché non si è riusciti a prenderlo, ecco l’ordine di sparare a vista, cioè la condanna a morte.

Possibile che nel momento di puntare il mirino su quella splendida e preziosa creatura, i cacciatori non si siano fatti prendere dallo scrupolo? Bruno era lì, davanti a loro. Forse una telefonata avrebbe evitato la tragedia. Si poteva chiamare un elicottero, un veterinario. Insomma era doveroso tentare una diversa soluzione.

È lecito abbattere un animale quando, impazzito dallo spavento, sta per aggredire qualcuno. Ma stringe il cuore che gli si spari addosso come al tiro a segno del luna park, e ti chiedi quanti secoli dovranno ancora passare prima che l’uomo diventi un essere bello e puro come un orso.

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