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Sumatra, Wwf: Non C'e' Piu' Spazio Per Gli Elefanti


SANSONE

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SUMATRA, WWF: NON C'E' PIU' SPAZIO PER GLI ELEFANTI27 mar 06

A causa della deforestazione, dieci inctenati ad alberi e feriti.

27 marzo 2006 - Sull'isola di Sumatra non c'e' piu' spazio per animali come gli elefanti. La prova arriva dalle immagini- targate Wwf- di 10 elefanti incatenati ad alcuni alberi senza cibo ne' acqua nell'area di Riau, all'interno della Foresta di Libo, uno dei pochi rifugi di questa specie nel cuore dell'isola.Gli elefanti di Sumatra sono una specie particolarmente colpita dalla pesante deforestazione attuata negli ultimi decenni dal governo indonesiano.Il Wwf denuncia una situazione drammatica: dell'elefante asiatico sopravvivono all'incirca tra i 2.400 ed i 3.350 individui. Gli esemplari fotografati dall'associazione ambientalista erano stati scacciati dalla loro foresta ormai sistematicamente distrutta per lasciar spazio a coltivazioni di olio di palma e produzione di polpa di legno. Catturati e feriti sono rimasti per giorni incatenati agli alberi per impedire che invadessero campi coltivati e villaggi. Recentemente erano stati trovati altri 6 elefanti morti ai bordi delle piantagioni di palma da olio a nord di Sumatra, probabilmente avvelenati in seguito all'invasione nelle piantagioni. Negli ultimi 7 anni i'la popolazione di elefante di Sumatra nell'area di Riau e' crollata da 700 individui ai 350 di oggi. Un fenomeno che- accusa il Wwf- e' la diretta conseguenza di un'escalation di conflitto tra le attivita' umane incontrollate e le necessita' ambientali delle specie selvatiche.Un conflitto che potrebbe essere superato, come e' avvenuto in altre aree protette del mondo, dall'applicazione da parte del governo locale di un apposito Protocollo di mitigazione dei conflitti uomo-elefante approvato nel 2004 ma ancora mai attuato, una serie di regole che consentirebbero di rispettare lo spazio vitale naturale degli elefanti.Infatti, fino ad oggi, rispetto agli oltre 100.000 ettari protetti proposti del parco nazionale di Tesso Nilo, nel cuore dell'isola di Sumatra, solo 38.000 sono realmente protetti. Il governo giustifica la cattura degli elefanti con la volonta' di trasferire gli animali in altre aree per poter proseguire con l'attivita' di deforestazione. La foresta di Libo e' uno degli ultimi rifugi dell'elefante indonesiano ed e' "sottoposta ad una pesantissima deforestazione per lasciar spazio a piantagioni spesso senza i permessi necessari".Il Santuario di Balai Raja, situato nell'ambito della foresta di Libo proteggeva nel 1986, anno della sua istituzione, circa 16.000 ettari di foresta. Oggi la foresta si e' ridotta a soli 260 ettari: una multinazionale di produzione di carta, l'Asia Pulp and Paper (App), utilizza nella sua struttura di Riau il legno proveniente dalla foresta di Libo. Il Wwf ha chiesto al governo di Sumatra lo stop immediato delle attivita' illegali di deforestazione, di sfruttamento e di conversione di quest'area protetta in piantagioni di olio da palma. E' stato chiesto anche un immediato ricovero e cura per gli elefanti catturati che gia' mostrano segni di ferite e infezioni prodotte dallo stato di prigionia. Le autorita' locali non hanno infatti personale adeguato per provvedere a questi animali e il Wwf e' pronto ad intervenire direttamente. Giovedi' prossimo e' previsto un incontro con le autorita' locali e le squadre operative nate dalla collaborazione tra l'associazione del panda e un'agenzia di conservazione locale per affrontare l'emergenza elefanti nella provincia di Riau.(Com/Val/ Dire)

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