
nina79
Members-
Numero contenuti
48 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tutti i contenuti di nina79
-
La soluzione è rapida, indolore ed efficace: patentino per chiunque prenda un cane di più di 20 kg. Bisognerà , però, stabilire quale sarà l'ente preposto a stabilire i requisiti giusti che il candidato a tale patentino dovrà avere (l'incompetenza impera in cinofilia). Inoltre test caratteriale obbligatorio per tutti i cani di una certa taglia per obbligarli o meno alla museruola. Non è vero che non ci sono cani pericolosi (il vero dramma, però, è quando capitano in mano all'utente medio che risulta inadeguato alla gestione di tali soggetti.): ci sono razze, vedi Fila brasileiro o pastore del caucaso, che hanno iscritto nel proprio codice genetico, e lo stesso standard di razza lo conferma, una dotazione di aggressività tale, anche interspecifica, che li rende veramente pericolosi, specie se mal gestiti. Io da addestratore professionista giro per la città con la mia Pitbull tranquillamente: se avessi al guinzaglio cani di razze particolari, come quelle suddette, non esiterei ad utilizzare la museruola (ah!! il buon senso!!!).
-
Io a Prato li trovo facilmente..
-
prova con il fo***d: è un integratore
-
quoto in pieno ciberlaura. Inoltre, ogni volta che il cane si sveglia da un sonnellino, sarebbe il caso di portarlo fuori. Se il cane quando è fuori NON sporca può darsi che ciò sia dovuto a quello che gli etologi chiamano atavismo: in natura i cuccioli di lupo non sporcano troppo oltre la tana per non dare tracce agli altri predatori. Se fosse così dovresti cercarti un posto "vergine" delle marcature di cani adulti.
-
Una razza da guardia sicura e affidabile con i bimbi? SICURAMENTE il cane corso che, se ben allevato, unisce la territorialità alla docilità con il padrone. P.S. meglio se femmina
-
bellezza strepitosa, amore immenso per il branco umano, delicatezza nei confronti dei bambini. Tuttavia mi sono capitati aluni soggetti, perlopiù femmine fulve e tigrate, con poca tempra
-
di norma si trovano nei pet shop
-
Io l'ho usato in passato e, pur non disdegnandone l'uso e riscontrandone l'efficacia, non lo amo particolarmente: secondo me la voce, con tutte le possibili variazioni di timbro e tono, è il miglior mezzo per incentivare e o correggere un dato comportamento. Il discrimine favorevole per l'utilizzo del clicker è la velocità del rinforzo. Lo uso soltanto con i miei clienti che hanno difficoltà oggettive ad utilizzare il mezzo vocale. Però funziona e se ha avuto un certo successo ci sarà pure un motivo!!!
-
per avere un cane piccolo, pulito, allegro ma non esgitato io escluderei i terriers. Se volessi un cagnetto da "salotto" prenderei sicuramente un carlino...
-
Quoto ciberlaura e consiglio somministrazione di fiori di Bach :impatiens 4 gocce 4 volte al di
-
Io ERO un istruttore che lavoravo in SCH e IPO: sai perchè ho smesso? Proprio perchè come te non considero i cani come mero strumento. Dico solo che purtroppo esistono cani problematici che non hanno solo la brutta abitudine di tirare al guinzaglio e scappare quando sono sciolti. Ho smesso con IPO perchè, per arrivare a certi livelli, è INDISPENSABILE l'uso di collare con le punte e collari elettrici: il brevettino si può prendere anche senza, ma non le vinci le gare!!!! Ed io eticamente non approvo. Te,ciberlaura, da ciò che ho scritto sopra puoi pensare che sia il solito esaltato rasato, palestrato e tatuato: ti posso garantire che i colleghi in zona mi considerano troppo morbido. TUTTI, ma proprio tutti, i cani che passano dalle mie mani li vedi in giro con guinzagli di 2 metri e senza tirare. E, inoltre, non li vedi in giro con la coda fra le zampe. Te mi giudichi per come sto lavorando quel dobermann, senza aver visto il cane in questione: ti posso garantire che ciò che ho fatto, e non ho MAI maltrattato il soggetto, era necessario per il cane in questione. Quando mi portano un cucciolone lavoro con altri crismi: motivo i cagnetti con il gioco e li sottopngo ad attivazione mentale; se c'è bisogno li assuefo agli stimoli vari e li faccio socializzare con altri cani e con altre persone. La maggior parte dei miei clienti portano i propri cani solo per risolvere i problemi di condotta e per i richiami. Ti dirò che il più delle volte non faccio usare neanche il collare a strangolo. Io mi sono sforzato di seguire gli stages di vari maestri della cinofilia internazionale: TUTTI, ma proprio tutti, santificavano sulla giustezza del proprio metodo; e se questo non funzionava era colpa del cane. Nel mio piccolo cerco di adattare i metodi al soggetto portatomi. La stragrande maggioranza dei miei clienti sono persone normali che vogliono un cagnetto gestibile. Ed io li accontento. Il fatto che io ribadisca SEMPRE sulla gerarchizzazione del cane è frutto dell'etologia: io non sempre costruisco rapporti di forza, non se non ce n'è bisogno. Non c'è un metodo migliore di un altro ma ci sono dei metodi che si adattano il profilo caratteriale del cane ed al comportamento del suddetto. Su certi cani il conduttore sarà costretto a ribadire per sempre la propria autorità, a prescindere del metodo usato. Un cane naturalmente INDOCILE metterà sempre in discussione il proprio ruolo gerarchico.
-
Chiedo scusa per non aver risposto prima ma ero negli States da un collega. Ho insegnato i fondamenti della condotta al guinzaglio al cane e il resta sul seduto e sul terra per poter rendere gestibile il cane fin da subito;converrai che un comando si fissa con la ripetizione dello stesso e il cane lo impara a prescindere dal conduttore.Va da se che bisogna lavorare sul rapporto padrone cane: la condotta è UNO dei mezzi che permette un certo controllo del cane. Sono d'accordo con te che la colpa della cattiva gestione è da attribuire alla famiglia: penso che non siamo d'accordo sulla metodologia da seguire per risolvere il problema: con un cane così va affrontato il problema delle gerarchie. Ma se quest'ultimo mostra aggressività, tale istinto va represso: quando il lupo Beta attacca la leadership del lupo Alfa, quest'ultimo non si limita ad aggressività posturale se il contendente si dimostra deciso a subentrargli. Inoltre: TUTTI gli educatori di IPO se vogliono estinguere e/o eliminare un comportamento non desiderato fanno in modo che il cane agisca in tal senso per poter correggere il suddetto. Ad esempio qual'ora un cane diventa incontrollabile alla vista della manica lavorano il cane, già lavorato sul morso, in obbedienza alla presenza del figurante: di norma il cane alla presenza della manica va su di giri e viene corretto continuamente finchè non diventa gestibile e, quando smette di andare in escandesceza viene premiato con il morso alla manica. Te dici che se il cane non ha una guida sicura si gestisce da solo:vero ma non è un'affermazione completa; il problema è che, l'animale, si sente in dovere gestire la vita del branco (canino e umano); e in tal caso può arrivare a difendere la propria leadership. Se il cane è GIA' a questo stadio, a prescindere dalle colpe pregresse, qual'è la soluzione? L'estinzione degli stimoli che fanno partire l'aggressività? Non credo proprio. Ribadisco che c'è la necessità in un binomio uomo-cane del rispetto gerarchico: i miei cani mi obbediscono all'istante, e senza discussioni e atti sostitutivi (leggi Brunner), e io mi impegno a farli esprimere in sicurezza. Ti faccio un esempio: questo mio collega USA era su un campo d'addestramento a lavorare il cane, IPO3; sulle battute ai revier; in mezzo al campo c'era una giornalista che stava filmando la scena, al che il cane abbandona l'esercizio e si avventa sulla reporter: Il conduttore ha gridato il comando terra da una ventina di metri e il cane si è piantato in posizione all'istante. Tu mi dirai che è facile per un professionista e io ti rispondo che il cane in questione ha un corredo caratteriale da top dog: in mano ad una persona comune sarebbe estremamente pericoloso. Te pensi davvero che un simile controllo sia possibile, con un cane del genere, solo con bocconi, coccole e atteggiamento "corretto": cosi prima o poi ti userebbe come "merenda". Siamo d'accordo che ognuno dovrebbe prendere un cane in base alle proprie esigenze e capacità: tant'è che fino a 5/6 anni fa si iscrivevano circa 8000 cuccioli di rott nei registri ENCI: non ci sono tanti conduttori idonei a questa razza!!! NON è vero che tutti possono gestire un certo cane solo con la buona volontà: tempo fa il cane, un meticcione, si è rigirato contro il suo padrone e questi è collassato per la paura; per fortuna è intervenuta la moglie, che è una vera guerriera, è ha riportato il cane allacalma!!! Chi comanda chi in questa famiglia? Per quanto riguarda cani provenienti da linee di sangue da lavoro (IPO, ring, SCH): qui non posso che contraddirti: il cane va sì amato e rispettato, ma non va trattato come un pet: temperamento a mille, tempra dura,indocilità marcata, istinto predatorio più che accentuato NON gli permettono una vita da famiglia serena, ne per il cane ne per l'umano. Se mi dici che da un punto di vista etico è un obbrobrio, l'utilizzo di questi cani come strumenti, posso anche essre d'accordo con te: ma la situazione è questa. Per il dobermann che sto lavorando la situazione sta migliorando decisamente. Però sto agendo a modo mio: forte gerarchizzazione e correzione alle manifetazioni di aggressività. Con l'ausilio di un amico naturopata sto somministrando Fiori di Bach. Appena posso faccio le foto ai miei bulls. P:S. Perchè ti meravigli tanto? se vai alle gare IPO tu vedi un cane in condotta e un altro a terra e fuori dalla vista del conduttore: considera che specie in IPO3 non si parla di cagnolini e, spesso, si parla anche di rott.
-
Questo dobermann da segnali di aggressività da dominanza piuttosto che solo da possessività. Lui misura e si adegua al conduttore: nei miei confronti è totalmente sottomesso (non schiacciato). Forse non hai presente il tipo di cane. Non difende il divano da chi lo vuole fare scendere ma minaccia i padroni qualora lo occupano. E quando la famiglia era a tavola pretendeva bocconi arrivando a rubarlo da tavola. Il cane dominante, di natura,approfitta della natura del padrone: il cane gerarchicamente inquadrato non è un cane infelice; anzi l'essere capobranco nei canidi è stressante e vissuto come un dovere e non come privilegio. Di una cosa sono sicuro:in un binomio uomo-cane uno deve comandare e uno deve obbedire senza discussioni. Nel mio branco di bulls riesco a sciogliere tutti e 5 i cani senza problemi perchè la mia leadership è fuori discussione: ti posso garantire che non ho mai bastonato i miei cani con i quali convivo con molta soddisfazione.Il nostro rapporto è felice in funzione dei ruoli che ricopriamo nei branchi. Con i concetti che te esprimi, e che io rispetto, l'uomo comune, e non un professionista come noi, non riuscirebbe mai a convivere on pastori tesdeschi da IPO o rottweiler da lavoro: gli istruttori tedeschi con tali cani riescono a costruirci un rapporto di convivenza con metodi che io,pure,non condivido
-
Per mettere in sicurezza il cane intendevo dire portarmerlo in casa e ridimensionarlo gerarchicamente; ciò non vuol dire massacrarlo. Gli ho negato il divano, il letto e l'elemosina intorno al tavolo; ho fatto un paio di uscite al guinzaglio e un paio di sedute al campo. una volta che ho inquadrato il cane ho cominciato con il padrone, che si è trovato il cane che già conosceva i comandi "seduto", "Terra" e "resta". Il problema è che il padrone non riesce a farsi ripettare al cane: quest'ultimo lo "marca" con l'urina e ogni volta che devono uscire dall'ingresso lo strattona violentemente; molto meglio va con la gestione del cibo ma il cane continua a mostrare aggressività con gli oggetti di cui si appropria. Questo non è un caso di una persona che non prova a cambiare approccio con il cane; in realtà è quest'ultimo che è troppo forte per il padrone: secondo te chi è l'Alfa fra i due? In natura, nel mondo dei lupi, per difendere la leadership c'è conflitto che,dapprima, può essere rituale, ma che successivamente può essere fisico. Te parli di punizione ed io parlo di correzione che deve essere commisurato alla volitività gerarchica del cane. La coercizione non va intesa come violenza ma come strumento addestrativo che ha la stessa forza del rinforzo positivo. Se il cane è di per se indocile ed ha una spiccata aggressività non può essere affrontato con un conflitto aperto;però il solo rinforzo positivo è insufficiente. Infatti , con questo cane TUTTE le correzioni sono nascoste.
-
Cerca un allevamento presso il cib (Club Italiano Bulldog). Di norma i Bulldogs allevati presso un professionista serio ha molte meno problematiche di salute
-
credo che l'utilizzo di questi metodi sia solo una scorciatoia per prorpeitario e addestratore che non volgiono affrontare percorsi più lunghi.. i soggetti di cui parli non mostrano questi seganli da un giorno all'altro e non passano subito al morso di conseguenza un buon addestratore dovrebbe rendersene conto e avvisare il propietario del tipo di cane che possiede. il problema nasce quando il padrone si rivolge ad un addestratore quando già è tardi e il cane fa quello che vuole; troppa gente prende cani di razze particolari senza sapere come devono essere educate. io, ad esempio, adoro i rottw ma non lo prenderei mai (soprattutto maschio) perchè non credo di essere in grado di impormi..questo perchè ho dovuto lavorare tanto con angel che era testardo e dominante e ho fatto fatica.. Il problema sta proprio li:il cliente si rivolge all'educatore quando il problema si è evidenziato. Ultimamente mi hanno portato un cucciolone di dobermann (circa un anno) che ha cominciato a ringhiare sulla ciotola e scaccia i padroni dal divano arrivando ad alzare il labbro.Mi si obbietterà che sicuramente il cane avrà dato dei segnali che i padroni non hanno saputo leggere:il fatta è comunque che il problema s'è evidenziato e i padroni hanno paura ad approcciare il proprio cane. Il problema è che il cane si fa padrone di ciò che trova e ultimamente ha ingollato un calzino impedendo al padrone di toglieglielo dalla bocca:per fortuna l'ha rivomitato. Non è,caro blackangel, una scorciatoia, in questo caso, perchè il cane non è solo ingestibile ma veramente pericoloso: mio compito è metterlo per prima in sicurezza e poi lavorare sul padrone, la cui moglie è in dolce attesa; la prospettiva che mi ha dato questo signore è il canile. Ci sono stati dei clienti che mi si sono presentati con cuccioli di razze particolari e che hanno fatto delle scelte basandosi unicamente su fattori morfologici: sulla stragrande maggioranza sono riuscito a mettere in condizione l'uomo di gestire il cane in modo soddisfacente per entrambi e senza usare metodi pesantemente coercitivi; in un paio di casi ho avuto problemi perchè gli umani antropormofizzavano troppo i loro pet senza riuscire a reagire alle bizze (cuccioli di 5/6 mesi): il problema è l'incapacità umana; queste persone poi tecnicamente sono refrattarie alle mie indicazioni e mentre esagerano nei rinforzi positivi, più che premiare pasturano i propri pet, sono incapaci di effettuare la minima correzzione.
-
Il problema che ho riscontrato nei cani disubbidienti è dovuto per lo più ad una certa indocilità: un esempio eclatante sono i boxer e i labrador che, ad una fantasia collettiva che li vuole buonissimi (e di norma è vero), sono socievolissimi ma non certamente docili. Ad una anagressività intraspecifica tipica di queste due razze non corrisponde quasi mai la facilità di gestione che ci si aspetterebbe. Il dramma erge al cospetto di quei soggetti che oltre ad essere indocili sono anche poco socievoli, con un certo grado di aggressività, e con una memoria di razza particolare (es. razze da guardia e ancora di più da difesa): ci sono, ho riscontrato nella mia attività, dei soggetti che non ti permettono di creare un rapporto uomo-cane "paritario". Ci sono dei cani, di determinate razze perloppiù, che "misurano" l'uomo, e spesso anche il padrone, con scambio di sguardi e posture di dominanza; quando il padrone non è in grado di "fronteggiare" tale veemenza gerarchica, il cane si sente in dovere, per il bene del branco, di prendere il comando; e a questo punto per non fare degenerare la situazione non vedo altra soluzione che passare alle vie di fatto. Il fatto è che il cane potrebbe reagire (=mordere) per difendere la propria leadership; per questo la scuola tedesca insegna che le correzioni devono essere immediate, "nascoste",affinchè il cane non le associ al conduttore con conseguente reazione,e proporzionali al corredo caratteriale del cane: quindi cosi si giustifica l'utilizzo di collari elettrici e/o con le punte. PREMESSO che non tollero l'utilizzo di tali metodi per ottimizzare la resa sportiva dei cani, la mia è una considerazione etica, devo, però ammettere che in alcuni casi sono gli unici sistemi per evitare la soppressione di soggetti particolari.
-
prima di perdere la testa per i terrier di tipo bull ero un grande estimatore del rottweiler:ne avevo portati un paio all'IPO3 con grande soddisfazione mia e dei proprietari; il fatto e che quest'ultimi erano gia esperti cinofili ed avevano inquadrato i cani fin da cuccioli; successivamente altri clienti, sempre col rott, mi hanno portato cani al di fuori della propria portata: erano cani con un corredo caratteriale particolare (tempra scarsa, indocili poco socievoli e con spiccata aggressivita) che già da cuccioloni esprimevano una forte volitività gerarchica anche nei confronti dell'uomo. Concettualmente io penso che, come nel branco dei lupi, va stabilita una leadership a tutti i costi: il lupo alfa fa rispettare anche con la forza la propria autorità e lo fa sempre per il bene del branco. La differenza fra dominanza e leadership consiste nel metodo di applicazione dell'autorità: mentre il soggetto solo dominante comanda solo perchè è il più forte, il leader comanda perchè i subalterni ne riconoscono i benefici nel branco del suo comando. In altre parole il leader è anche dominante mentre il dominante non è detto che sia leader
-
salve a tutti. Ho aperto questo topic perchè vorrei esprimere la mia opinione riguardo all'efficacia delle varie metodologie di lavoro. Premesso che ho visto al lavoro grandissimi personaggi della cinofilia italiana e internazionale ed ho visto applicazioni della famigerata scuola tedesca,della scuola francese, della scuola scandinava e della scuola americana: ho assistito a tecniche "barbare" ed a tecniche "gentili". L'unico punto in comune era la convinzione di questi mostri sacri di essere i depositari della verità assoluta. Ho visto personaggi applicare totalmente posture etologiche ed altri trattare i cani come esseri antropomorfi. TUTTI i cani appartenenti ai suddetti signori, manco a dirlo, erano perfetti nelle manifestazioni precedenti agli stages:ma come mai l'esperto tedesco aveva un pastore tedesco grigio mentre l'esperto "gentile" aveva il border collie? Quello che voglio dire che questi signori, ai quali mi prosto per la loro conoscenza specifica, applicano i loro metodi a prescindere dal corredo caratteriale del cane. Le varie metodologie sono specifiche e funzionali a cani con un corredo caratteriale adatto. In uno stage con un tedesco un mio collega portò la sua cagnetta che l'esperto stroncò dicendo che non avrebbe fatto strada nelle gare IPO essendo un pò carente di tempra: tale cagnetta successivamente partecipò con successo ai Mondiali di lavoro; è bastato lavorare tale cane con metodi idonei al soggetto. Vicecersa, un'altra volta, ho visto lavorare un rott di 4 anni con metodi gentili:il cane in questione era dotato di tempr durissima, di alto temperamento, aggressività marcata ed era indocile e per niente socievole; il problema era il padrone che non era adatto,caratterialmente, ad un top dog. Il dog T.....r in questione insisteva con il clicker e abboffava il cane con bocconi: il risultato era che il cane si ammansiva, poco in realtà, finche veniva pasturato e ridava in escandescenze quando non riceveva bocconi. La soluzione fu quella di regalare tale cane ad una guardia giurata, cinofilo esperto, che se lo porta sul lavoro. Inutile dire che il cane è stato domato con metodi coercitivi e poco ortodossi. La mia morale è che non c'è una ricetta universale nell'educazione di un cane: non capisco perchè molti colleghi, taluni molto bravi per la verità, si trincerino nelle proprie convinzioni e non danno un occhiata al di là del proprio orticello. Tempo fa mi portarono un lapinkoroika che era una vera peste e che era stato lavorato da due colleghi della zona, che fra l'altro conosco e apprezzo: il cane ha tempra media,ha uno spiccatissimo temperamento,aggressività media,è veramente indocile ma, per fortuna, è piuttosto socievole;il cane tirava come un folle al guinzaglio ma i problemi più gravi erano i vocalizzi esasperanti e la tendenza alla fuga;il primo dei miei colleghi operò con il clicker training e disturbava il cane, quando abbaiava, con getti d'acqua: ci fu soltanto un miglioramento nella condotta al guinzaglio.il secondo dei miei colleghi optò per un metodo opposto: collare con le punte!!!Ora, premesso che NON trovo scandaloso l'utilizzo di tale sistema se altri metodi non funzionano,come si fa ad approcciare un cane con tale metodo con un padrone incapace al metodo stesso?Il risultato fu che il cane andò in conflitto con il padrone e peggiorò, quindi la capacità di gestione dello stesso. Quando mi portarono il cane la situazione era dura: il cane era insofferente al guinzaglio e non giocava più con il padrone. Il primo passo fu recuperare il rapporto cane padrone, con varie applicazioni di gestualità distensive e l'uso dei fiori di Bach;successivamente la condotta al guinzaglio fu adottata con collare di cuoio e guinzaglio di 1,8 mt con varie correzzioni,e mai punizioni, e molti premi; i vocalizzi li ho eliminati utilizzando lattine piene di sassolini a mò di maracas. Scrivetemi le vostre opinioni Ciao
-
gli stafford vivono insieme a casa: nonostante la loro proverbiale iperattivita non mi distruggono niente; l'amstaff vive con i miei genitori e la pit vive con la mia morosa. Va da se che tutte e cinque mi seguono nei campi di addestramento.
-
sono un educatore cinofilo e sono il fortunato possessore di 3 Staffordshire bull terrier di una amstaff e di una dolcissima pitbull red nose
-
è molto interessante il corso s++++TI a Milano
-
Ciao a tutti sono Tony e scrivo da Prato