
Pirone63
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per il tagliare puoi usare delle semplici forbici da elettricista, e poi per fissarlo non ti so dire esattamente se il silicone vada bene ma penso di si, (PENSO) ma devi comunque fare sto lavoro e lasciarlo asciugare BENE BENE BENE BENE BENE, e lasciarlo fuori all'aria aperta finchè l'odore non è sparito... perchè è tossico come prodotto per l'olfatto degli animali. occhio. altrimenti puoi semplicemente mettere due pietre accuratamente lavate e sterilizzate nel forno a 150° per 10 minuti, alle due estremita dietro in modo da farle fare una sorta di salita se non va bene il silicone. perchè ho paura anche che possa staccarsi dove lo piazzi. E' più pratico usare il coltello per il pane, per tagliarlo... Il silicone in linea di massima va bene per le tarte, soprattutto se usi quello NEUTRO e NON quello ACETICO, che non ha problemi di odore e tossicità quando polimerizza. Personalmente consiglierei di lasciarlo "flottante", perchè tanto, se provi ad attaccarlo è sicuro che te lo staccano !!! :-)) Esistono comunque delle isole galleggianti in materiale plastico molto realistico, fatte proprio a questo scopo, ma non so se posso postare il link...
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Indispensabile forse è un po' troppo... Diciamo che può risultare utile all'INTERNO della casa. MAI usarlo fuori, altrimenti il differenziale termico acqua/aria provoca (di sicuro) una polmonite letale... :-( Scusate la gufata, ma purtroppo è così. In casa la questione è relativamente semplice: se la temperatura scende a lungo intorno ai 13-14 gradi, la tarta va in uno stato che si chiama BRUMAZIONE, che è una via di mezzo tra la veglia ed il letargo. Se parliamo delle "comuni" tarte d'acqua (tipo le 2orecchie gialle" o le "orecchie rosse") il mio consiglio è di lasciarle brumare sempre, se hanno più di un anno. In caso contrario, se sono molto piccole, è bene utilizzare un riscaldatorino; ma senza che la temperatura vada sopra ai 20 gradi circa, sempre per evitare differenze termiche troppo marcate tra acqua ed aria :-)) 8 gradi di giorno in casa ??? Adesso ? No es possible... Forse a gennaio faranno 8 gradi in casa, a termosifoni spenti... dai...
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Non molto. Vedono abbastanza male al buio. Fanno sicuramente l'equazione padrone=cibo. Sono in grado di distinguere le persone, probabilmente dall'odore, oltre che dall'aspetto. Si, il sesso più o meno si riconosce così. Possono riprodursi dal 4° al 5° anno in poi, con differenze tra maschio e femmina. Hai avuto le risposte; meglio tardi che mai
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I sassolini sono MOLTO pericolosi. Corri un bel rischio. Se puoi farlo, cerca di eliminarli. Mettigli magari un osso di seppia, che verrà sgranocchiato come se fossero cagnolini :-) Se lo sbuffo viene fatto spesso può dipendere da raffreddore, non è una cosa normale...
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Scusa se mi intrometto... I cannolicchi in un acquario per tarte sono inutili... Le tarte sono delle vere zozzone, quindi il filtro deve essere solo di tipo meccanico-chimico (lana e carbone vanno benissimo) e l'acqua deve essere cambiata piuttosto spesso. Bisogna però pensare che le orecchie gialle e le orecchie rosse diventeranno dei bestioli di 35 cm o anche più!!! Non sono quindi animali adatti ad un acquario se non per i primi 2-3 anni. Dopo bisogna pensare ad un laghetto. Diversamente, è meglio comprare tarte del genere Sternotherus od Ocadia, che restano più piccole...
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Se copri con un telo impermeabile è meglio, sì...
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Oddio, chapy... Facciamo un po' d'ordine. Le tartarghine di terra devono mangiare SOLO VEGETALI. Radicchio rosso, lattuga romana, tarassaco, rucola, e simili. Un po' di mela ogni tanto. Non broccoli, broccoleti, cavoli e cavoletti... "...carne , pesce,pollo,pasta(scotta) lattuga,frutta....di tutto..........." fanno MALISSIMOOOOOOOO !!!!!!!. Le spappolano il fegato !!! Sii brava. Dalle quello che ti ho detto ;-) E nient'altro. Allora: la prima stagione invernale devono farla assolutamente in casa, al caldo, sotto una lampada UVB. Ne hanno molto più bisogno perchè NON mangiano carne o pesce come la maggioranza delle acquatiche (E NON DEVONO MANGIARNE MAI). Le si può tenere in uno scatolone di plastica dura con una serpentina riscaldante SOTTO LO SCATOLONE. Dipende dalle dimensioni, ma la serpentina deve essere di 25 watt ed essere sempre accesa. L'illuminzione deve durare almeno 8-9 ore al giorno. Devono BERE MOLTO. Per farlo si può fare un bagnetto in una bacinella con acqua tiepida, a 30/32 gradi. Questo è assolutamente da fare LA PRIMA STAGIONE. A primavera si vedrà quanto sono cresciute, quanto pesano, etc... e si può pensare di far fare il letargo nella seconda stagione. Personalmente consiglio di lasciarle ndare in letargo solo a partire dalla TERZA stagione invernale, per correre meno rischi. Sennò si può lasciar fare alla natura, però sappi che allora ne sopravviverà 1 o 2 su 10....
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Trovi diverse profondità perchè dipende dalla zona climatica. Da noi diciamo che 50-55 va bene. Ma se non fa un'inverno particolarmente freddo (parlo di Roma città) anche 40cm può andar bene. Se stai ai Castelli va un po' meno bene... In Sicilia probabilmente anche un po' meno; a Milano e dintorni, ad esempio, non meno di 70-75 cm... Bene, mangiamo un bel brodino, allora...
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Dovrebbe aver subito una mutilazione che comprenda pure la cloaca, per non potersi più riprodurre. Se manca solo la parte terminale può riprodursi benissimo. Se gli è stata tranciata all'altezza della cloaca è anche difficile che campi bene. Mandaci una foto del "sotto" della tua tarta e vediamo di che si tratta...
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Ebbrava Gig! Proprio così. Lo si capisce proprio dal numero di coni sulla retina, oltre che dall' osservazione degli animali. Le tarte vedono a colori, soprattutto distinguono molto bene il verde ed il rosso. E' esperienza abbastanza frequente per chi possiede delle tarte (soprattutto terrestri) notare come prediligano il cibo o gli oggetti di colore rosso. Un tempo si pensava che vedessero malino; invece adesso si ritiene che vedano in maniera simile ai mammiferi. Insomma vedono più o meno come noi !!!! Hanno anche un grande olfatto/gusto; quello che generalmente fa difetto loro è l'udito. Sono in grado solo di "sentire" le vibrazioni. Lo fa pensare la loro anatomia... anche se pure sull'argomento "udito" si stanno insinuando dei dubbi (cioè che sentano meglio di quel che si pensa ora).
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Che tarta è la tua Gianna ? Quanti anni ha ? Se è una Trachemys (orecchie gialle o rosse) ed ha almeno 2-3 anni non avrà problemi. Se vuoi farla svernare all'aperto devi sbrigarti a metterla fuori, prima che faccia freddo. Il riscaldatore NON va usato, perchè creerebbe una differenza di temperatura elevata tra l'acqua e l'ambiente esterno (=polmonite sicura). I riscaldatori, quando servono, devono essere usati solo in casa o ambienti chiusi. A Roma e dintorni siamo favoriti dal clima, in zone più fredde sarebbe bene che la profondità del laghetto raggiungesse almeno i 60/70 cm nel punto più profondo. Da noi va bene anche un mezzo metro... Quanto è profondo il tuo ? Questo consente all'acqua di rimanere a temperatura costante (più alta !!) rispetto all'esterno anche in pieno inverno... Baci :-)
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E' meglio dare solo carne NON DI MAMMIFERO, ad esempio petto di tacchino...CRUDO. Se ti riferisci all'articolo di Stefano, dove c'è scritto che il petto di pollo va sbollentato, viene anche spiegato che si dovrebbe farlo per uccidere la Salmonella. Sicuramente però ti perdi delle sostanze. Per esempio, col calore, scindi le proteine ed elimini le vitamine... Io spero ardentemente che nel pollo che compro al supermercato, e che anche i miei figli mangiano, non ci sia MAI la Salmonella, anche se non lo consumiamo mai crudo ! :-)) Puoi fare una prova, comunque... Dai del petto di tacchino crudo e cotto contemporaneamente e guarda dove si "fiondano" le tarte ;-))
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Rinnovo le mie scuse... Sono assolutamente d'accordo. Lo so bene anch'io. Ma ti posso garantire che, NELLA PRATICA, un buon 90% delle tarte con carapace deformato lo ha così a causa del cattivo cibo che viene somministrato. Credimi, tutte le Testudo hermanni (sono tarte di terra) deformate, anche quelle che vivono in balcone o in giardino sono appunto deformate perchè nutrite a pane pasta o pezzi di carne (!!!) nonstante i raggi del sole. A me veramente pare che Simone abbia detto invece di dare anche solo stick e gamberetti, che non è una gran varietà. E' proprio questo che mi ha fatto innervosire un pochino....non è OBBLIGATORIO tenere delle tarte, ma se lo si fa, non lo si può fare in maniera "semplicistica". No, io non essendo una tarta, mangio tutte quelle cose ed anche in abbondanza !!! E mi piace pure il vino ! L' "Est est est", soprattutto Ma non lo darei MAI al mio cane o alle mie tarte ! :-) Ti ribadisco, comunque, che l'essicazione è uno dei peggiori metodi di conservazione... Non credo che i Nas si disturberebbero per questo, ma condivido questo pensiero... L'ammoniaca la gradisco poco anch'io... Eh insomma, l'ammoniaca è un tossico, eh ! Ogni tanto si disturbano, si disturbano... Hai ragione
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Mi scuso con tutti se sono sembrato saccente o maleducato. Non era certamente mia intenzione impartire lezioni od offendere nessuno. Se l'ho fatto mi scuso di nuovo. e' che quando sento parlare di gamberetti secchi per le tarte, mi parte l'embolo !!! Per Simone: ho parlato del Tartabeach perchè lì si conoscono e si radunano tutti i principali allevatori di tartarughe e non solo. non è che si diventa bravi se si va lì (anche se in parte è vero anche questo). I Gaibazzi, I Nicoletti, I Redaelli e gli altri si trovano lì tutti gli anni. Quest'anno c'erano i capi di due grandissime aziende di produzione di mangimi e materiali per tarte e per acquariofilia. E comunque si, per gli appassionati di tarte, è un raduno IMPERDIBILE. Questo solo intendevo dire. Dire che sei un commerciante non è mica un'offesa, nel tuo caso è anche vero... I tuoi passati trascorsi con i serpenti, a Roma li conosciamo tutti, nell'ambiente... Per il resto le "linee guida" di alimentazione delle tartarughe che ho scritto non sono frutto solo della mia esperienza, ma anche dell'esperienza appresa da tanta altra gente che ne capisce sicuramente più di me... Ho avuto la prima tarta nel 1976, una Gratemys pseudogeographica. Credo che tu abbia al massimo 2-3 anni in più di me, non credo proprio che la mamma mi soffiava il naso quando tu allevavi già tartarughe. Cordialmente.
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Non ti ho mai visto esporre negli ultimi 3 Tartabeach a Cesena. Ti ho visto vendere serpenti, invece, a Longarone e non solo... E comunque uno che fa affermazioni come: "...però gli stiks e i gamberetti sono ancora la soluzione migliore (un po come le crocchette per i cani completamente bilanciate )..." o è in malafede o non ci capisce un tubo di tarte oppure tutt'e due le cose. Pochi allevatori utilizzano la lampada UV, che comunque, invece, andrebbe usata. Per risparmiare potete andare in quella catena di negozi francesi de "Il Re Merlino", quelli che hanno come simbolo un triangolo verde. Lì costano la metà. La deformazione al carapace è dovuta, nel 99,99 % dei casi, ad errata alimentazione; quindi quello che dici è SBAGLIATO. Semmai è la MOLLEZZA del carapace che può indicare un deficit di vit. D3. L'occlusione intestinale è l'ULTIMO dei problemi dei gamberetti essiccati. LE TARTARUGHE ACQUATICHE, A QUALUNQUE ETA', VANNO ALIMENTATE COME HO DETTO PRIMA. Mi sa che tu DEVI vendere stick e gamberetti, mi pare abbastanza evidente... Fai una percentuale delle Trachemys sopravvissute ai maltrattamenti, non solo alimentari, rispetto a quelle che arrivano qui, e vedrai che i gamberetti sono dannosi eccome. Se riescono, parzialmente, a campare fino ad età considerevoli, lo devono al fatto che le Trac sono animali di una resistenza mai vista. Anche le Graptemys potrebbero sopravvivere agevolmente ai nostri climi, ma non hanno letteralmente IL FEGATO delle altre. L'essiccazione è uno dei PEGGIORI metodi di conservazione, senza dubbio, di gran lunga migliore è la congelazione, anche se andrebbero presi sempre alimenti FRESCHI. L'aggiunta di ammoniaca ai gamberi congelati (che comunque non consiglio particolarmente) come dici tu è una FRODE ALIMENTARE, poichè l'ammoniaca stessa E' UN "TOSSICO", quindi chi vende gamberetti di questo tipo viene arrestato dai NAS... Mamma mia, ma da chi sei andata !!! 1) A due anni serve meno che a 2 mesi, questo sì. Ma comunque servirebbe sempre 2) MA CHE BOIATA !!!! Mica sono quelle per abbronzarsi... 3) ALTRA BOIATA !!! Prendi molti più raggi UV andando al mare oppure passeggiando al sole. Scommetto che quel negozio non le aveva lì, vero ???
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TUTTO, ma proprio tutto, va dato CRUDO... I gamberetti (Gammarus essiccati, per la precisione) vengono venduti perchè sono appettiti dalle tarte e costano poco, ma fanno gravi danni. Ad esempio, quando vedete quei carapaci totalmente deformati, 99 volte su 100 è colpa di un'alimentazione sballata, fatta appunto dagli stramaledetti gamberetti secchi. Allora... cominciano col dire che il processo di essiccazione elimina TUTTO ciò che di buono può esservi in un gamberetto, a partire da vitamine, proteine, etc.. Resta solo l'esoscheletro del gamberetto e la puzza di pesce, che piace alle tarte. E' un cibo totalmente SBILANCIATO. Infatti lo "scheletro" del gamberetto è formato esclusivamente da CHITINA, una proteina non facilmente digeribile e quindi "laboriosa" per il fegato delle tarte. C'è anche il rischio, tutt'altro che remoto, di una PARASSITOSI trasmessa dai Gammarus che, ricordiamolo, non sono destinati all'alimentazione umana, quindi subiscono dei processi di lavorazione meno accurati del cibo che ingeriamo noialtri uomini. Non è rara, dicevo, la presenza di parassiti incistati nei gamberetti secchi, che sono alla base di alcune epidemie o morti "inspiegabili". Insomma: NON COMPRATELI MAI !!!!!!
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Scusate se mi intrometto... Parlo in qualità di allevatore NON professionale di tartarughe: - i gamberetti secchi NON VANNO MAI DATI e nemmeno dovrebbero essere commercializzati -per una serie di ragioni-. - non è bene dare solo stick commerciali alle tarte. Avete mai visto una tarta con un barattolino in mano ? Se somministrate stick, che almeno siano di buona marca tipo Tetra (Terrafauna) o JBL. Ma NON devono essere il cibo principale. - la carne di mammifero non è il massimo per la tarte. Va bene il cuore di bue, ma sarebbe meglio dare pesce intero, come i LATTERINI (o acquadelle) o altro pesce INTERO d'acqua dolce. Se invece somministrate della polpa di pesce, usate sempre pesce d'acqua dolce, tipo filetto di persico africano o di pangasio (si trovano anche al supermercato). Se proprio volete dare carne, allora meglio il petto di tacchino, che è magro ed è ricco in calcio e ferro. -la verdura va benissimo, infatti anche le tartarughe d'acqua "carnivore" mangiano macrofite in natura. E' bene abituarle in tenera età, però. Tutto deve essere rigorosamente CRUDO e possibilmente fresco. Quanto ho detto vale ovviamente per le tarte d'acqua "onnivore" tipo Trachemys, Pseudemys, Emydura, Elseya, Pelomedusa, etc..etc...etc... E' meno "valido" per tarte vegetariane tipo Ocadia, Carettochelys, Cyclemys, Kachuga, etc.. etc.. etc.. che devono mangiare verdura cruda (soprattutto), frutta ed UN PO' di pesce... Spero di aver fatto chiarezza...
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Eh eh eh... E' finita la pace !!! Scherzo, eh ?
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Esatto. Il maschio ha volte ha due testicoli evidenti, che non lasciano dubbi. Altre volte li ha ritenuti all'interno, ma comunque la distanza tra ano e pisellino è di un paio di cm. Nella femmina, invece, l'apparente "pisellino" (clitoride) è quasi attaccato all'ano; diciamo mezzo cm o giù di lì di distanza rispetto all'ano... :-) E' bene dividere il maschio dalla femmina, perchè il maschio non collabora alle cure parentali, anzi a volte da proprio fastidio. La mamma non va disturbata per 1 o 2 giorni dalla nascita, ma difficilmente reagisce mangiando la prole, se è nutrita abbondantemente e ben idratatata (con aggiunta di vitamine liquide all'acqua).
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Bè, allora è nella norma... Oltretutto i nudi diventano ciechi con maggior facilità rispetto agli altri ratti, sono più soggetti all'insorgenza di cataratta. L'unica cosa che puoi fare è preparargli dei papponi ipernutrienti, fatti con frullati di mela, più vitamine A, C, D3 e crocchette per cani bagnate. Più di questo non puoi fare...
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Ovviamente la scarsità d'acqua è uno stimolo otente per la metamorfosi. Tornando al primo quesito, i girini (europei) sono tendenzialmente vegetariani. Si possono alimentare anche mettendo un pezzo di buccia di mela come un sasso ricoperto di alghe. Bufo bufo e Bufo viridis sono presenti a macchia di leopardo in Italia. Ma sono ancora relativamente numerosi. Il principale nemico, manco a dirlo, è l'inquinamento. Anche seè vietato non criminalizzerei un ragazzo che prende 5-6 girini da una pozza, così come, d'altro canto, non lo incentiverei a farlo...
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Ciao, Franci; sentivate la mia mancanza, per caso?