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Ciao! Mi dispiace risponderti solo ora e mi dispiace tanto per il tuo piccolo gatto. Anche se è un pò tardi per scriverlo, ti volevo dire di non colpevolizzarti. Non è stata di certo colpa tua. Da quello che hai scritto, sono sicura che il tempo vissuto con te sia stato per lui prezioso e pieno di amore. Ti ringrazio del messaggio di conforto. Un abbraccio, Laura
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Ciao Cinzia, scusami se non ero più riuscita a rispondere al tuo messaggio. Ti volevo solo chiedere come va? Per quel che mi riguarda mi manca ancora un sacco la mia piccola micia e forse avevi ragione tu sul fatto che è una magra consolazione quella di trarre un minimo di conforto dal sistemare le piantine...Io ci provo, ma spesso mi rattristo nel pensarla lì. Ti volevo suggerire un piccolissimo libro (sempre che tu non l'abbia già letto) L'Elogio del gatto di Vittorio Paliotti. Triste, ma delizioso. Un abbraccio, Laura
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Sto cercando un consiglio per un verdone caduto dal nido. Credo che sia un verdone, perchè i genitori ci assomigliano molto. L'ho trovato nel giardino del mio palazzo e ancora non riesce a volare. Ho notato che mamma e papà del piccolo, lo sorvegliano dall'alto, ma nel giardino c'è il rischio che vada prima o poi a finire nella strada (è molto vivace e non vuole stare fermo) o che finisca preda di un gatto. Così ho pensato di metterlo tra i rami dell'albero più vicino ai genitori, dentro ad un vaso perchè altrimenti scappa subito fuori....ma ho fatto bene?? Ho visto che se mi avvicino al vaso subito mamma e papà vanno sulla difensiva, ho notato inoltre che volano spesso nelle vicinanze, ma non sono riuscita a vedere se gli portano da mangiare. Non è che hanno paura di quella sistemazione e lo abbandonano????? E' così piccolino, ma anche così energetico che non so proprio come fare per aiutarlo.
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Cara Cinzia, le tue parole di conforto erano state per me preziose, come quelle di tanti altri che mi avevano scritto....e forse il forte legame che ti univa alla tua Pinky mi ricordava tanto il mio. Forse per questo, mi è dispiaciuto ancora di più quando avevi scritto che aveva cominciato a non star bene, per non parlare della grandissima tristezza che ho provato nel leggere il tuo messaggio dell’11 giugno. So cosa significa perdere qualcosa di così prezioso, a cui ci si sente così uniti. Ti assicuro che ti capisco più che perfettamente. Ti volevo solo dire di non sentirti in colpa di niente (anche se forse non sarei la persona giusta visto che ripensando al dolore della mia, mi sento anch’io tuttora in colpa) Io credo che tu abbia fatto la decisione giusta, sei riuscita addirittura a starle vicino, a farle sentire la tua presenza, rispettando le sue necessità. Proprio per il legame che vi univa, nessuna meglio di te avrebbe potuto capire come comportarsi. Ti ammiro per essere riuscita a farle sentire la tua voce in momenti come quelli. Io non ce l’ho fatta, almeno non fino in fondo, e mi dispiace tuttora tantissimo. A differenza tua, avevo la sua testolina tra le mie mani, perché lei si sentiva di stare solo in quel modo…però quando ha cominciato ad avere la crisi, mi sono presa paura forse perché avevo capito che non potevo più fare niente. Così mi sono staccata, ho acceso la luce e ho cominciato a stringerle il corpicino forte forte e a piangere, anche se lei odiava sentirmi piangere. Ho sempre pensato che avrei dovuto continuare a tenerle il musetto e a parlarle, ma non ce l’ho fatta. Scusami se ti scrivo tutte queste cose che mi riguardano personalmente e se ti riporto alla mente momenti così dolorosi, era per farti capire che i sensi di colpa sono inevitabili, ma questo succede solo quando si vuole veramente bene a qualcuno. Tu hai fatto tutto quello che hai potuto e non ti devi rimproverare di niente. Devi solo pensare a tutto l’aiuto e il calore che sei sempre riuscita a darle. So che non è facile, ma cerca di pensare ai momenti belli, ai tuoi bambini e a rendere speciale il posto dove l’hai messa a riposare. Io ero arrivata ad occuparmi così tanto di lei che non solo mi mancava la sua presenza (che sento tuttora), ma mi mancava anche occuparmi di lei. Aveva lasciato un vuoto immenso. Per fortuna sono stata molto impegnata dopo la sua morte e questo mi ha aiutata a pensare meno, ma ora continuo ad occuparmi del posto in cui riposa, le compro nuove piantine e la saluto ogni giorno. Mi rendo conto che ad alcuni può sembrare esagerato e sciocco, ma è un modo per continuare ad occuparmi di qualcosa che la riguarda e ad accettare lentamente quel distacco fisico così doloroso e traumatico, anche se il vuoto rimane. Scusami ancora del lungo messaggio e del tono così personale. Spero solo che dalle mie parole tu possa trarre un minimo di aiuto e di conforto. Un abbraccio di cuore, Laura
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Cara Cinzia, mi dispiace veramente tanto, non avrei mai voluto leggere questo tuo messaggio perchè so cosa significa perdere la propria micia dopo tanti anni vissuti insieme e per quanto possa servire ti volevo far sapere che ti sono vicina. Mentre leggevo le tue parole mi sono venute le lacrime agli occhi, rivivendo in parte quei terribili momenti che come me, tanti altri di questo forum hanno purtroppo già vissuto. La tua Pinky è stata fortunata ad averti avuto nella sua vita per così tanti anni, così come ad averti avuto accanto fino alla fine. Hai fatto il possibile per lei e sicuramente non si sarà mai sentita sola nemmeno nei momenti più brutti. Un grosso abbraccio Laura
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Mi dispiace tanto per il tuo gatto. Non so che dire, ma so quanto sia dura vedere il proprio micio in quelle condizioni. Cerca di stargli vicino.
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Anch'io sono felice che sia a casa, di nuovo accanto a te. Un grosso in bocca al lupo anche da parte mia!
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Ciao, facci sapere come sta il tuo Silvestro. Purtroppo ci sono passata anch'io attraverso l'insufficienza renale della mia adorata micia e anche se al momento della diagnosi i suoi valori di creatinina erano più bassi rispetto al tuo gatto, ha resistito dignitosamente per 4 anni e forse un pò di più. Non sentirti in colpa se non puoi essergli sempre accanto, anch'io ci stavo male, ma purtroppo non è sempre possibile. Cerca però di coccolarlo e prenderti cura di lui quando hai la fortuna di averlo vicino, questo sicuramente lo farà stare meglio. Un abbraccio...
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Ciao Tordav, mi dispiace tantissimo per il tuo gatto e ti ringrazio per aver condiviso la poesia su questo forum. Proprio non tanti giorni fa mi era capitato di leggerla in librearia e mi erano venute le lacrime agli occhi. Ti sono vicina.
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Ciao Cinzia, per prima cosa ti volevo dire che mi dispiace che tutte e due stiate di nuovo attraversando un momento difficile, anche perché nelle tue parole rivivo un po’ il mio stato d’animo di alcuni mesi fa. Come succede per noi, anche i nostri adorati animali hanno i loro alti e bassi e non voglio certo essere io a suggeriti una soluzione. Sicuramente il legame che vi unisce ti aiuterà a capire meglio di chiunque altro come poterle essere d’aiuto anche nei momenti più difficili. Io ti posso solo dire quello che personalmente ho passato e che non ce l’ho fatta a decidere per lei. Forse avrei dovuto, ma non mi sembrava giusto. Cercavo solo di aiutarla giorno dopo giorno, o di starle il più possibile accanto. Sapevo che la mia presenza per lei era importantissima, ma non riuscivo a farmene una ragione che ormai ci fosse poco da fare e fino all’ultimo non volevo lasciarla andare. Il giorno che è morta, stavo quasi per decidere di porre fine alle sue sofferenze, ma ancora mi domando se ne fossi mai stata capace. Sono sicura che se avessi deciso in tempo avrei avuto altri sensi di colpa, anche se purtroppo non riuscirò mai a dimenticare quei suoi occhietti, che prima di andarsene mi cercavano e mi imploravano aiuto ed io incapace di poter fare qualcosa, avrei solo voluto seguirla o strapparla alla morte. Non avrei mai voluto vederla stare così male, ma almeno penso di aver fatto il possibile. Io credo che la cosa migliore sia quella di cercare di aiutarli fino in fondo. A volte si può avere la sensazione di esagerare, ma la nostra presenza e il nostro amore possono fare miracoli…io l'ho sperimentato in prima persona. Anche se ovviamente c’è un limite a tutto... poi per il resto dipende da ognuno di noi. Spero comunque che per la tua Pinky sia solo uno di quei giorni in cui le cose non vanno tanto bene e che sia seguito da momenti di ripresa! Un abbraccio, Laura
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Ti ringrazio Jamila, non avrei mai voluto sentirmi in questo modo, ma mi fa piacere che ci siano persone che mi possano capire. La mia micia mi manca ogni giorno di più. Io ho avuto la fortuna di averla quasi sempre accanto anche quando lavoravo. Era sempre lì, vicina a me. Era la mia piccola ombra sorridente...e ora quando mi guardo attorno e non la vedo più (se non nei miei ricordi) mi prende un vuoto allo stomaco e mi manca tantissimo. Un bacio ai tuoi bimbi...pelosi e non pelosi....
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Ciao Cinzia, ti capisco perfettamente e volevo dare un abbraccio a te e un bacione grande grande alla tua Pinky. Spero che possa stare meglio. Sicuramente il fatto di sentirsi così amata da te, l'aiuterà tantissimo! Un grosso abbraccio,
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Ciao Cinzia, ti capisco anch'io e ti sono vicina. Da quando la mia micia se n'è andata, sono molto triste e non faccio altro che pensare a quanto fosse speciale il rapporto che avevo con lei, quanto le volessi bene e ancora non riesco a farmene una ragione. Anche per me, come per piripiu, era come una sorellina e mi rattrista ancora di più vedere quante poche persone riescano a capirlo. Per fortuna però, leggendo le vostre parole, mi accorgo che non sono l'unica ad aver provato questi sentimenti forti e speciali. Un grosso in bocca al lupo alla tua Pinky. Ha ragione piripiu nel non buttarti troppo giù. I nostri gatti avvertono gli stati d'animo molto di più di quanto ci possa sembrare e hanno bisogno di positività e protezione per superare i momenti difficili. E' fondamentale. Comunque, ora la stai curando e poi il fatto che a 18 anni abbia dei parametri così buoni, è un'ottima cosa...credimi. Un abbraccio anche a te, Laura
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Cara Cinzia ti ringrazio per la risposta, e devo dire sono d'accordo con te su quello che hai scritto, anche se so che il male principale della mia micia era l'insufficenza renale che ormai andava avanti da un pò. Erano passati quasi 5 anni da quando aveva cominciato le terapie e i suoi valori erano ormai altissimi. Insomma, sapevamo tutti che c'era poco da fare in quel senso e devo dire che micia è stata bravissima a lottare contro la sua malattia. Non sto nemmeno dicendo che la veterinaria non sia stata brava, visto le condizioni degli ultimi due mesi (fino ad allora era stata abbastanza bene). Mi stavo solo facendo delle domande, per capire se non ci fosse altro dietro al suo malessere, oltre ai reni...e per capire come mai negli ultimi giorni non riuscisse più a camminare. Ma forse hai ragione tu, ed è ormai inutile e dannoso farsi domande...e poi sono abbastanza sicura che se non si fosse intervenuto in quel modo sarebbe stata anche peggio e avrebbe sofferto probabilmente anche di più. Inoltre, la veterinaria mi aveva detto che un corpicino della sua età, non mangiando sarebbe andato incontro molto facilmente ad ulteriori problemi...Lo so che è inutile, ma spesso ci si interroga e si vorrebbe poter capire di più, anche se mi rendo conto che tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Putroppo non si può combattere più di tanto contro l'insufficenza renale o la vecchiaia, anche se a volte lo si vorrebbe. Un abbraccio, Laura
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Prima di concludere con il post, avrei una domanda da farvi. C’è una cosa che ha cominciato a girarmi per la testa dopo che la mia micia è morta. Premetto che mi sono sempre abbastanza fidata della mia veterinaria, che è sempre stata di aiuto nei momenti del bisogno, ma in questi giorni mi stavo domandando una cosa in particolare… Come mai dopo la seconda e più leggera anestesia (eravamo arrivati alla conclusione che fosse inevitabile perché si capiva chiaramente che aveva ancora un dolore enorme in bocca), la mia micia non è più stata in grado di camminare e non riusciva più a tenere la lingua in bocca? Secondo il parere della veterinaria era dovuto soprattutto ad una grande debolezza e ad uno scompenso celebrale dovuto sempre al digiuno prolungato e alla sua insufficenza renale, che era ad uno stadio ormai avanzato. Ora però mi domando, non poteva essere stata invece l’anestesia in un corpicino già così debilitato? Aveva le zampe anteriori quasi paralizzate, mentre prima della seconda anestesia camminava perfettamente, tanto che a causa del dolore in bocca riusciva a saltare in posti che non raggiungeva più da anni. Infine un’ultima domanda…come mai secondo voi, quando ha cominciato a stare male, aveva smesso di miagolare? Lo so che quando i gatti stanno male di solito non miagolano, ma quei pochi suoni che riusciva ad emettere erano flebili come se avesse avuto male alla gola. La veterinaria sembrava non prestare particolare attenzione a questa cosa e optare ancora una volta per la debolezza, ma io avevo notato che le fusa erano diverse, così come la sua voce. Non poteva essere un problema a livello polmonare? Anche perché quando aveva smesso di miagolare, ancora non era a dei livelli di debolezza così gravi. Grazie per l’attenzione e per le parole di conforto. Scusate anche per l’infinità di pensieri che girano ancora nella mia mente….