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Emanuro

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  1. Emanuro

    Raganelle Sarde

    No, si tratta proprio di una specie a se stante, non di una sottospecie! Tutte le specie di Anfibi e Rettili in Italia sono protette e non detenibili, quindi forse la cosa migliore che tu possa fare è liberarle dove le hai prese (e non da altre parti, mi raccomando!). Ciao Ema
  2. Emanuro

    Raganelle Sarde

    La determinazione tramite i tratti morfologici è molto utile sul campo, in quanto permette una prima determinazione delle specie (e in molti casi anche sottospecie). Anche conoscere la distribuzione è importante, perchè aiuta a capire con cosa ci si può trovare davanti. Ma ricordiamoci che gli animali si muovono e le cartine sono fatte in base ai ritrovamenti umani. Non è detto che un sito in cui sia presente un'altra specie sia per forza conosciuto. Un esempio? Sono stato di recente a Trieste per un corso sulla tutela delle zone umide e ho visto diversi siti di Rana. Uno di questi, in mezzo ad altri con Rana dalmatina, accoglie invece solo ed esclusivamente esemplari di Rana latastei, ma solo di recente è stato scoperto. Infati le due rane sono molto simili tra loro e anche gli erpetologi più esperti passando di lì quando vedevano qualche rana pensavano si trattasse della "solita" Rana dalmatina diffusa nell'area. Allo stato attuale, quando vado sul campo, porto con me solo la mia relativa esperienza per determinare le varie specie e per molte basta e avanza (le raganelle per esempio sono abbastanza facili una volta che si è fatto l'occhio). Per altre, come le rane verdi, mi tocca fotografare alcuni attributi come i tubercoli ecc... e poi a casa guardare sulle pubblicazioni specifiche. Nel caso delle rane verdi la cosa migliore è anche prendere un girino e osservare al microscopio i dentelli cornei attorno all'apertura boccale. Tutto ciò ovviamente riguarda solo la determinazione a fini faunistici e per ricerche non troppo specifiche. Per avere una determinazione ancor più certa si dovrebbero confrontare i dati morfologici con quelli genetici (cosa quasi mai fattibile e anche un po' esagerata se vogliamo). Tornado alle raganelle, quelle più difficili da distinguere sono Hyla intermedia ed Hyla arborea (guardate sul mio articolo giàcitato da Francesca). Hyla meridionalis è leggermente più grande delle prime due e non possiede mai la linea laterale verde scuro sui fianchi. Hyla sarda è invece molto piccola e spesso di punteggiata (ma non è la regola come si può vedere sul mio sito). Ciao Ema
  3. Ciao, se è uscito dall'acqua nutrirlo non è semplice. Servono enchitrei, piccoli lombrichi e comunque insetti che si muovano, perchè al contrario che in acqua sulla terra questi animali si cibano solo di prede vive. A quanto tenevi la temperatura dell'acqua? se l'hai riscaldata è per quello che è uscito così in fretta. Comunque un Cynops che non mangia fa già pensare.. Tienilo d'occhio che secondo me non è al 100%. Ciao Emanuele
  4. Il neon va benissimo e va tenuto acceso per circa 14 ore in estate e solo 7-8 in inverno. Pachytriton ha la pelle più liscia e la testa più appiattita. Inoltre la coda di Pachytriton ha la punta arrotondata, quella di Cynops a punta. Cynops orientalis va tenuto se possibile in acquario, direttamente nell'acqua. Può succedere che voglia stare fuori per qualche tempo e in quei casi ha bisogno comuque sempre di umidità elevate. Ciao
  5. Emanuro

    Bufus-bufus

    Sì, penso sia dovuto principalmente al tipo di movimento che hanno in aria più che al colore ed alla forma, entrambi molti simili. Ciao Ema
  6. Emanuro

    Bufus-bufus

    Ti risponderò con una frase un po' strana: i rospi ci vedono benissimo, ma malissimo se rapportati al nostro concetto di vista! Quello che voglio dire è che in natura non si può stabilire se un senso è buono o no, ma solo quanto è sviluppato o su cosa è specializzato rispetto alla vita che l'animale segue. Il rospo ha una vista che gli permette di fare tutto ciò che gli serve nel suo ambiente naturale e siccome è un predatore che caccia a vista questo senso è molto sviluppato per il suo livello evolutivo. Sì, i rospi ci vedono molto bene, anche se ignorano gli oggetti fermi perché li considerano (istintivamente, non su ragionamento) potenzialmente indigesti. Per quanto riguarda le macchine, i rospi hanno chiaro il concetto di pericolo proveniente da una macchina. I loro coni e bastoncelli, quando stimolati in grande quantità (cioè l'area stimolata è grande), producono nel rospo una reazione difensiva che può essere un salto o in altri casi il gonfiarsi per apparire più grosso. Però attenzione, per quanto possa saltare un rospo, la larghezza di una macchina che corre su una strada è paragonabile a quella della nube ardente di un vulcano che scivola giù da una collina su una città... prova pure a scappare, ma con le tue gambe non ne esci vivo... Inoltre spesso i rospi che attraversano lo fanno di sera e come dice Andrea i fari ammazzano ben più che i rospi. Per non parlare dei rospi che vedendo arrivare la macchina invece di tentare la fuga...si gonfiano!! Spero di averti chiarito un po' le idee. Ciao Ema
  7. Emanuro

    Bufus-bufus

    Dunque, Andrea ha ragione. La discriminazione viene fatta su “animale in movimento” rispetto a “animale fermo”, tant’è vero che una delle tecniche difensive maggiormente adottate dagli insetti è quella di bloccarsi non appena sentono un pericolo. Non solo, sono stati effettuati molti esperimenti (per es. su Triturus, Ambystoma, Salamandra, Notophtalmus, Plethodon e Bufo solo per citarne alcuni). L’intercettazione visiva è dovuta a complesse interazioni tra parametri stimolo come velocità, dimensioni ed orientamento della preda rispetto al predatore. Per esempio, Luthardt & Roth, 1979, hanno scoperto che per stimolare la massima risposta di predazione su Salamandra salamandra la preda doveva muoversi in una certa direzione ed ad una certa velocità. In Bufo marinus si è visto (Ingle & McKinley, 1978) che l’animale colpisce soprattutto quando la preda passa ortogonalmente al piano visivo del predatore (cioè “gli passa davanti”). Questo perché in quel caso la preda risulta del tutto allungata davanti al predatore e gli è più facile vederla. Non solo, molte specie riescono a discriminare su prede mangiabili e prede disgustose o velenose. Bufo terrestris (Broweret al., 1960) ha mostrato come il riesce a discriminare tra Bombus americanorum (una specie di ape tanto per capirci) che è indigesto e il suo mimo naturale (mangiabilissimo) Mallophora bomboides (una specie di moscone, sempre tanto per capirci). Il fatto che servano prede vive è anche dovuto ad un fatto logico e “ottimale” per la sopravvivenza di questi predatori. Si tratta di animali (gli Anfibi) che spesso vivono in ambienti umidi, dove qualcosa di morto (fermo) potrebbe risultare indigesto o tossico, perché facilmente molto decomposto. Quindi evolutivamente è molto più “furbo” per loro nutrirsi di oggetti in movimento (sicuramente vivi). Esiste un caso di una raganella (non ricordo il nome, vi faccio sapere) che si nutre dei frutti di una Bromeliacea (integra la dieta con essi), quindi fermi, perché in quel caso c’è meno probabilità che siano oggetti indigesti. Ciao Ema
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