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mi dispiace tantissimo che sia finita così, davvero. molto probabilmente se n'è andato per qualche problema cardiaco, come dice Martyfloo. forse non ha sofferto... non torturarti con questa immagine degli ultimi momenti del tuo paco, lui merita molto di più. e anche tu che gli hai voluto bene e fatto sì che gli volessero bene anche gli utenti del forum che hanno seguito le sue vicissitudini e che ti hanno dato consigli e sostegno in tutto questo tempo. un abbraccio.
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il fatto che poi già io avessi diagnosticato - in modo fortuito, per carità - il carcinoma mi dà ancora più rimorsi. avreo dovuto rivolgermi a qualcun altro da SUBITO. si arriva a chiedersi se sia giusto avere in casa amici a quattro zampe se non si è in grado di dargli il meglio. purtroppo dalle mie parti (ma credo un po' in tutta italia, purtroppo) i veterinari sono un po', come dire, rustici e approssimativi. abituati a trattare con persone che si affezionano sì al proprio amico pelosetto, ma che davanti a malattie incurabili o anche solo complicate preferiscono tagliare la testa al toro e lasciare che la malattia degeneri. o semplicemente alcuni veterinari sono dell'infausta ottica "vediamo come si sviluppa, poi intervengo". peccato che molte malattie feline siano a decorso molto veloce e che di tempo di agire poi non ne lascino molto. il carcinoma squamocellulare si sviluppa lentamente, ma è molto subdolo perché colpisce laddove diventa difficile intervenire. ciò che mi fa star male è il fatto che la gatta stia relativamente bene e che questo tumore non dia metastasi... no, non mi auguro che la gatta soffra ulteriormente, ma temo che finisca che dovrò farla addormentare nonostante lei sia ancora autosufficiente, perché il tumore le avrà mangiato il muso. in ogni caso grazie ad entrambe per il sostegno, fa sempre piacere sapere che c'è qualcuno che capisce il tuo stato d'animo... sebbene questo implichi precedenti tristi esperienze che fan male solo a immaginarle. in ogni caso, tenete i vostri gatti in casa d'estate... o mettete loro creme protettive. @amalasunta, la gatta è diventata socievole dopo il ricovero di 5gg a seguito dell'asportazione (inutile) del tumore, in marzo. ma prima era proprio inavvicinabile, una randagia in casa. ora si lascia pulire la ferita suo malgrado, non fa molte storie. e si lascia pure prendere in braccio e coccolare, e si abbandona all'affetto dei padroni... l'unica cosa positiva in questa vicenda.
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puoi pulirgli la ferita con l'acqua borica o con la soluzione fisiologica. per evitare di riaprire la lesione durante la pulizia, magari lasciagli una garza imbevuta sopra per un po' di tempo, in modo che le croste si ammorbidiscano e si stacchino da sole. il miele (non pastorizzato è meglio) è un ottimo disinfettante e cicatrizzante e non dà problemi qualora il gatto dovesse leccarsi.
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grazie zarina per il tuo interessamento e supporto, non sai quanto lo apprezzi. purtroppo il risultato dell'istologico ha confermato la mia tesi iniziale: "Carcinoma squamocellulare infetto. frammento bioptico di cute; si osserva un'area di ulcerazione al di sotto della quale è presente una neoplasia costituita da nidi ed isole di cheratinociti atipici che infiltrano il derma. I sede dermica è inoltre presente un infiltrato di eosinofili, mastociti, neutrofili e macrofaci. Osservazioni: si consiglia di escludere una recidiva e di effettuare una stadiazione clinica completa." non so come devo comportarmi... di fare la chemio credo non se ne parli, dato che da quanto ho letto non serve a nulla per questo tipo di tumore ed è molto debilitante; non si può nemmeno asportare perché non ci sono margini di pelle sana abbasstanza ampi, non metastasizza nemmeno... tra un po' mi chiama l'altra dottoressa, specializzata in oncologia. non so che fare...
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sì, la gatta è rimasta là tutto quel tempo, è sclerata, dimagrita tantissimo e si è pure presa le pulci. forse il vet voleva evitarmi gli sbattimenti di andare avanti e indietro con la gatta, dato che non sono automunita e lo studio non è nel mio paese ma in uno a 30km, non saprei. in ogni caso ha sperimentato terapie contro le micosi, che non hanno dato effetti, poi non so che altro, in attesa del secondo istologico che tarda ad arrivare. fatto sta che la gatta è rimasta senza collare, tant'è che poi la ferita si è infettata e ora è grande il doppio. e dulcis in fundo pure l'orecchio si è gonfiato e sembra un origami accartocciato. non so che pensare... ho sempre avuto molta fiducia in questo veterinario che cura i miei gatti da almeno 15 anni, e per quanto non mi aspettassi da lui la risoluzione del problema, almeno avrei voluto che prestasse un po' più di cure, quelle basilari a cui mi sono attenuta in tutto questo tempo per evitare che la gatta si deturpasse ulteriormente. il veterinario che mi è stato consigliato e da cui sono andata oggi mi è sembrato molto competente, ma un po' brusco. probabilmente lo sarei stata anche io se mi avessero portato un gatto nelle condizioni della mia. è rimasto stupito del fatto che la cura antibiotica le sia stata data solo a seguito delle ricuciture, e niente terapia di mantenimento. le ha fatto un altro prelievo per l'istologico e la gatta pareva non sentire niente... spero sia almeno una ulcerazione indolente, è l'unica cosa che mi toglie un po' di angoscia. il risultato comunque dovrebbe arrivare in una quindicina di giorni. poi le ha fatto un'iniezione di non so quale antibiotico che ha copertura per 15 giorni e mi ha consigliato di pulire la ferita con acqua borica e di passare un'emulsione e/o del miele sulla ferita. ancora una volta ho scritto un poema, ma tra la delusione per le speranze disattese, il senso di colpa per aver assecondato il "senso del dovere" verso il veterinario di fiducia a discapito della gatta, e la quasi certezza che non ci siano speranze mi fa straparlare...
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scusate i post consecutivi, ma se avessi modificato quello precedente, non se lo sarebbe filato nessuno oggi sono andata a riprendere la gatta e l'ho trovata molto dimagrita e l'ulcerazione molto più vasta. tra l'altro ne ha due nei calcagni delle zampette posteriori. mi sono comunque fatta dare le copie dei risultati (dell'istologico di marzo... l'altro ancora non è arrivato), che sono questi: istologico: iperplasia simil-epiteliomatosa con ipercheratosi, per entrambi i campioni (ulcerazione e crosta tra occhio e orecchio sx). i valori del sangue sono a posto: CREAT: 1,43 ALP: 67 PHOS: 4,9 GLUC: 90 GGT: 0,5 SGOT 25 SGPT: 42 TPROT: 7 UREA: 50 no toxoplasmosi. dando un'occhiata in rete per capire cosa possa essere "iperplasia simil-epiteliomatosa con ipercheratosi", pare si finisca per parlare di carcinoma squamoso. o di ittiosi. insomma, non posso certo affidarmi a ricerche fatte in rete, a nozioni spesso approssimative, ma temo di aver avuto ragione sin dall'inizio nel pensare al carcinoma... lunedì vedrò un altro veterinario, che mi è stato consigliato dalla LIDA di Olbia... e una mia amica sta girando i risultati delle analisi al suo vet di fiducia. comunque mi piacerebbe sentire anche il vostro parere, nell'ottica dei risultati delle analisi che ho postato sopra.
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quella della LaCroste è bellissima! @rokketto, per quel che riguarda i panni, oltre a lavarli a 90° stai pure usando i disinfettanti? io usavo quel famoso prodotto disinfettante in polvere di cui non posso scrivere il nome, credo. inizia per enne e finisce per san. i tappeti, non potendoli lavare tutti i giorni, li riempivo di antimicotico in polvere, giusto per tamponare un po', e le spugne dei piatti le lavavo con la candeggina, la verdura con quel prodotto che inizia per a e finisce per china. alla cuccia della gatta infine ho messo degli stracci che cambiavo giornalmente (buttando quelli usati). mamma mia, a ripensarci mi viene l'angoscia... come ti capisco!
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sono andata a rileggermi il messaggio che mi inviò tiberts riguardo le candele e purtroppo neanche lei si ricordava come si chiamano. però mi consigliò di chiedere al veterinario (io aggiungerei anche: negozi di prodotti per animali e farmacie), perchè non è improbabile che le conosca. riguardo la pulizia della casa, io mi limitai a usare moooltissima candeggina, ogni giorno su pavimenti e mobili. da qualche parte ho invece letto che non è consigliabile utilizzare l'alcol contro le affezioni micotiche. la gatta venne trattata con antimicotico (mi sfugge il nome) per via orale per 40 giorni, e per via cutanea giornaliere spugnature e sciacqui con una lozione che vendono in farmacia senza ricetta (il medicinale si trova in formato gel per le spugnature e polvere). fortunatamente io non sono stata contagiata, e nemmeno le altre gatte.
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anche una delle mie gatte, pur essendo stata sterilizzata, marca tuttora il territorio. non sapevo che i gatti maschi rischiassero malattie a seguito di sterilizzazione tardiva. buono a sapersi! se mai avrò nuovamente un gatto maschio, mi preoccuperò di castrarlo per tempo.
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sì, vanno sterilizzati intorno ai 6 mesi di età, prima del primo calore. io ti consiglierei invece di sterilizzare prima la femmina per due motivi: 1- anche loro marcano il territorio (certo, l'odore non è pungente come quello dei maschi, ma non si può dire che sia chanel n. 5); 2- più importante, se non sterilizzate prima dell'estro è probabile che in futuro sviluppino tumori mammari. non mi risulta invece che il maschio possa avere problemi da una sterilizzazione tardiva, ma magari sbaglio.
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scusate se piombo qui dopo mesi di assenza, ma sinora non era successo niente, nessuno sviluppo. dopo l'operazione, sembrava che la ferita si stesse cicatrizzando, ma così non è stato. mi sono assentata un mese da casa verso luglio agosto e mi sono ritrovata la gatta peggio di prima, con la ferita nuovamente aperta, con l'osso in bella mostra e un'infezione alla palpebra. l'ho portata nuovamente dal veterinario, le è stata fatta un'altra biopsia in cui risulterebbe istoplasmosi ma la cura fatta non ha portato risultati, anzi... oggi ho chiamato il veterinario e mi ha detto che ciò che ha forse è un granuloma zoofilo (ma non è eosinofilo?) e che purtroppo le ha preso l'occhio, che è diventato opaco e sicuramente lo perderà. io non so più dove sbattere la testa... pensare che la gatta è lì da due mesi chiusa in una gabbia, senza alcun risultato, e che anzi è peggiorata e non sembrano esserci prospettive di miglioramento mi fa sentire un verme per non aver pensato di rivolgermi a qualcun altro. il punto è che non saprei a chi affidarmi, perchè non so se nella provincia del medio campidano ci sia qualche veterinario davvero valido.
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di effetti collaterali non ne ho notati, a meno che tra questi non ci sia pure il miagolio insopportabile e ininterrotto da gatto - maschio - in calore... -_-° fortunatamente la tigna non è progredita, è rimasta l'unica lacerazione iniziale sulla scapolina e basta, e fortunatamente si sta "seccando". la ferita si sta rimarginando, anche se ora ho notato nuovamente delle macchie scure, che non so se sia pelle iperpigmentata (indice di un tumore benigno?) o semplicemente livida. il gonfiore c'è ancora, ma anche quello pare stia passando. la diarreina è passata ma le devo dare la pastiglia di sverminante, si sa mai. se si è presa la tigna durante la permanenza dal vet perché non pure i parassiti intestinali? facciamo l'en plein, va. non mi resta altro che chiamare il veterinario per chiedergli se sono arrivati i risultati della biopsia dall'istituto zootecnico. e la cosa a dire il vero mi turba un tantinello...
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c'è una "stranezza" che non credo di aver mai capito bene. 10 anni fa avevo una bellissima gatta, minnie, che pescai a divorare la sabbia del cemento... ho pensato che lo facesse per togliersi il bolo di peli e ne ero convinta sino all'anno scorso... cioè quando morfina, sbirulina e clementina a circa 3-4 settimane hanno cominciato a mangiare la sabbia della lettiera. è possibile che un gattino così piccolo senta il bisogno di "pulirsi" lo stomaco dal pelo in questo modo? io non potevo fare altro che correre verso la lettiera e pulire il loro musetto e far loro sputare il malloppo. e avevano pure il coraggio di guardarmi con una faccia del tipo "che ho fatto di male?". c'è da dire però che poi hanno imparato presto a usare la lettiera nel modo più consono... anche morfina comunque va pazza per le caldarroste. una volta ne ha presa una che aveva ancora su la buccia bollente e nonostante ciò, impavidamente se l'è portata via. ah, so che la cipolla è molto nociva per i gatti, fate attenzione. ah, poi fidji - la mamma di minnie - beveva il caffè come fosse acqua. che altro? pom pon, gatto maschio, portò al fratellino di circa un mese - rimasto da poco orfano - un uccellino... sapevo che i gatti hanno la tendenza a portare in dono le loro prede ai padroni, ma non pensavo facessero lo stesso con i propri simili, specie se così piccoli.
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eccomi! l'ho portata oggi dal veterinario il quale mi ha prescritto delle pastiglie per la micosi, un'altra per sverminarla (nel caso...) e l'antibiotico per la probabile infezione intestinale. purtroppo non ho pensato di portargli un campione delle feci... per quel che riguarda l'antimicotico orale mi ha detto di darglielo per 40 giorni consecutivi ( -__-°). ma qua e là ho letto che questo tipo di medicinale va dato a settimane alterne... dove sta il metodo giusto? la ferita sta guarendo, ci vorrà ancora un po' laddove le è saltato un punto, ma non ha ritenuto necessario mettergliene un altro. fatto sta che mi piange il cuore doverla tenere ancora così tanto tempo col collare e chiusa dentro casa, lei che ha sempre vissuto da randagia dentro il giardino (non ha mai scavalcato il cancello in 12 anni!). grazie a tutti per la partecipazione. :-) ps: @tiberts, ti mando un pm! grazie pps: forse avrei fatto meglio a chiamare il topic "la mia gatta ha più di un problema... ne ha parecchi"
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innanzi tutto scusate se ho scritto i nomi di determinati prodotti, mi era sfuggito che non si potesse fare. comunque la gatta non si lecca le ferite perché porta perennemente il collare di elisabetta ormai da due, se non tre, mesi. se non sono i medicinali quindi dev'essere il cambio di dieta o un'infezione presa mentre ricorverata dopo l'operazione. del resto la tigna se l'è presa lì... assurdo, si va dal veterinario per cercare di curare un malanno e si torna a casa con una gatta con altri 3 acciacchi. nel malaugurato caso che la tigna dov'essere comparire nella zona della ferita come mi comporto? del resto i cicatrizzanti sono composti di antibiotico e che io sappia gli antibiotici tendono a peggiorare le micosi. e ancora del resto non posso metterle di certo l'antimicotico sulla ferita aperta... povera micia... questione altre gatte: è praticamente impossibile far loro il bagnetto. persino morfina (un nome, una gatta) ultimamente mi ha dato problemi quando le davo l'antibiotico per la vaginite. dopo la sterilizzazione prendeva le medicine tranquillamente. inoltre dato che blue è dentro casa e malata non posso fare altro che lasciarle tutto il tempo in giardino e fa ancora troppo freddo per poter far loro il bagnetto. le spugnature con il p*****l lozione saranno utili? ho letto che questo medicinale esiste pure in polvere ma non ho capito se si usi come un talco o che. sarebbe l'ideale per le altre gatte. grazie mille per le dritte e la pazienza.