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Inviato

Leggevo in un altro topic che le api, dopo aver punto con il loro pungiglione il malcapitato di turno, si strappano i visceri lasciando il pungilione nello sfortunato. Ma perchè? Che senso avrebbe? Forse è lo scotto da pagare per aver difeso l'alveare? Si sacrificano a tal punto? :o

Inviato

L'unico motivo per cui succede (ma non sempre), è che l'ape, a differenza della vespa, ha il pungilione "seghettato" e non liscio. Di conseguenza dopo avre punto, può capitare che il pungilione faccia fatica ad uscire dalla carne e data la forza impiegata dall'ape per volare via, parte dell'apparato velenifero si stacchi rimanendo attaccato al pungilione stesso. Se questo accade, l'ape sarà destinata a passare a miglior vita.

Inviato

Il problema sorge soprattutto quando l'ape punge una superficie elastica, come potrebbe essere la cute umana: allora non riesce a ritrarre l'aculeo e ci lascia la pelle. Quando invece viene punta una superficie rigida come la chitina di un insetto, il pungiglione può di norma essere ritratto. Per esempio, la prima regina che sfarfalla uccide le altre ancora nelle cellette, e sopravvive.

Aggiugno un link:

pungiglione

Teniamo conto comunque che un'operaia campa poco lo stesso, si parla circa di 30-50 giorni nel periodo estivo.

Ciao

Inviato

Che storia! Grazie per le delucidazioni molto esaurienti! :bigemo_harabe_net-122:

Inviato

Spesso le punture vengono fatte nelle membrane intersegmentali, fra un segmento del corpo e l'altro, dove l'esoscheletro è più sottile.

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