Molto interessante tutto ciò che si legge qui. La mia esperienza, tuttora in corso, vede il successo degli ultrasuoni. Anch'io ho un tetto ventilato, nelle cui intercapedini, si sono inseriti i ghiri, nonostante tutti gli accorgimenti anti-roditori che si erano installati al momento della "posa" del tetto. I rumorini notturni con grattuggiamenti vari sono fastidiosi e soprattutto svegliano nel cuore della notte! Gli ultrasuoni si sono dimostrati da subito efficaci. Infatti la prima notte ho approffittato del fatto che l'apparecchietto funziona anche a batterie e l'ho posizionato sul tetto a portata di mano, accanto al lucernaio. Risultato: notte tranquilla . Ma restano almeno due questioni. Una batteria di quel tipo costa 3 Euri circa e dura (da istruzioni) 2-3 gg., altra questione, quanto tempo si tiene acceso l'ultrasuono? Sarebbe utile lasciarlo sempre acceso, ma siccome sono i locali dove si dorme, anche se parecchie fonti dicono che gli ultrasuoni non sono udibili dagli umani (vero), non è detto che non diano in qualche modo fastidio. Allora è meglio lasciarlo acceso tutte quelle ore in cui in stanza/stanze da letto non ci stiamo e che comunque sono parecchie: dalle 15 alle 17 ore al giorno. Alla seconda questione si può ovviare con l'alimentatore di cui è provvisto l'apparecchio a ultrasuoni. Solo che non posso mica bucare il tetto per fare passare il filo dell'alimentazione elettrica. Forse avrei potuto fare passare una prolunga, ma l'aparecchio potrebbe temere l'umidità o ancor peggio la pioggia e il vento (pesa poco e le folate potrebbero spostarlo). Ed essere lì pronti a ritirarlo ogni volta che ci sono avverse condizioni atmosferiche, pur avendolo a portata di mano, poco oltre la finestra del velux, è un compito per me difficile, per vari motivi e che mi sono reso disponibile a provare solo qualora sia veramente necessario. Su consiglio di un conoscente, bio architetto, ho comunque posizionato l'ultrasuono a diretto contatto con le tavole di legno che formano il mio soffitto (ho le travi a vista) in modo tale che il segnale e inviato e propagato anche tramite il legno stesso. Ero un po' dubbioso per varie ragioni, ma ho provato, e per farla breve vi dico che ha funzionato. C'è stata qualche eccezzione, ma nei primi giorni, dopo mezz'ora che si era andati a dormire, ecco i rumori, ma bastava riaccendere l'apparecchio e nel giro di un'altra mezz'ora i rumori sparivano completamente. Sono ancora all'erta. E quando pioviggina e le gocce fanno rumorini "strani" sui vetri dei lucernai li confondo con quelli dei ghiri. C'è un sistema molto pratico per capire se sono ghiri o il rumore dell'acqua. Si prende un bastone e puuum! 'na botta sul soffitto. A loro da molto fastidio il rumore e se si tratta di ghiri smettono subito, direi che sono terrorizzati dai rumori forti e improvvisi. Infatti i primi tempi era il metodo che usavamo, poi però ci siamo rotti x xxxxx e siamo passati alla tecnologia e un po' di astuzia. Siamo sempre all'erta, però. Nulla è scontato ma i segnali sono più che incoraggianti. Ho fatto anche sopralluoghi di persona sul tetto e ho scovato sotto le tegole tanto materiale vario da riempire una cassettina di balsa intera. Carta di giornale, muschio, capelli umani rubati chissà dove, pezzettini di plastica rosicchiata, pezzetti di tessuto ecc. . Mi scoccia dirlo, ma ho anche pensato a due cartoni con colla e noci come esca... eventualmente. Ai gatti c'ho pensato ed è una scelta che forse s'imporrà, ma dev'essere anche un pochino affettiva sennò non vale. Invece si può far in modo di attirare i gatti già in zona, creando una "corsia preferenziale" che li porti a essere per così dire interessanti a farsi qualche passeggiata sul tetto. Ho anche pensato di acquistare un secondo apparecchio a ultrasuoni da posizionare in un'altra stanza, se fosse necessario, ma mi pare che per ora vada bene così. Vi aggiornerò.