Sinceramente, mi stupisco che riescano ad abbindolare ogni anno qualcuno.
Io di loro penso questo, e gliel'ho scritto:
Buongiorno.
Ho letto la Vostra esposizione delle Vostre vicende giudiziali, e vorrei sapere come può una Associazione senza scopo di lucro (sic) chiedere dei danni (€ 173.000 e rotti) per una mancata concessione stagionale (= tre mesi di lavoro).
Le Vs. richieste, ancorchè malamente impostate come rilevato dal Giudice, sono quelle proprie di una entità commerciale, e non di un’Associazione il cui fine PER LEGGE è il bilancio a UTILI ZERO.
Ma fa il paio con aver visto materiale offertoVi gratuitamente da Sponsors e che pareva poi essere messo in vendita.
Mi chiedo anche quando mai - nei diversi anni che ho pagato l’ingresso al Vs. stabilimento, e subìto il progressivo decadimento della Vs. offerta ricettiva (ricordo ad esempio che nelle prime stagioni fornivate materiali personalizzati e nuovi e poi invece in seguito lettini usati di altri stabilimenti, solo che il costo per entrare rimaneva pari a quello di stabilimenti con materiale fresco) - abbiate svolto ”attività di educazione in campo eco-cinofilo” come da Voi dichiarato in atti.
C’è un limite alla decenza ed alla finzione, e Voi lo avete superato con queste melense lamentele, ancorchè stolte in quanto Vi dichiarate a fine di lucro.
Fate piuttosto il Vostro mestiere commerciale, e come fanno gli imprenditori onesti rischiate i Vostri soldi senza mendicare e senza spacciarVi per benefattori dell’umanità quando invece ci mangiate, e anche bene, visto che chiedete e 173.000 e spicci per UNA stagione mancata (= tre mesi di lavoro).
Da chi non ne può più delle Voste pose da finti animalisti radicalchic.
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Se volete stare bene, andate in terre Francesi: lì al ristorante (99%) vi portano prima la bol con l'acqua per il cane, poi vi chiedono l'ordinazione.
Ah, vale anche per la Corsica dove a Saleccia (spiaggia tipo Laguna Blu) vado con i miei cani ogni anno.