Ti ringrazio per aver risposto. E credo anche che tu abbia ragione.
E se non pensassi che la situazione è davvero critica, l'idea di spostare lei (Bruna) e sua mamma (Cucciola) non mi avrebbe sfiorata. Infondo, la casa in cui vivono è accanto la mia, e per evitarLe questo trauma preferirei 1000 volte fare avanti e inditero da casa mia a casa sua, ogni giorno e più volte al giorno, come abbiamo fatto in questi 10 anni.
Adesso però la situazione è cambiata.
Cucciola (la madre) è gravemente malata e necessita di assistenza costante. Un recente intervento ci ha convinti dell'opportunità di portarla a casa nostra. Mi piacerebbe, ma so che non ci sono speranze di un sensibile miglioramente che possa consentirle di tornare a casa sua. E so che anche a lei manca la figlia.
Bruna (la figlia nonchè il cane in questione) è dunque rimasta completamente sola, ed il timore è che possa deprimersi. Ed infatti ha già perso l'appetito di sempre, non va più sul terrazzo a giocare come ha sempre fatto... Soffre insomma per la mancanza della madre e per la solitudine. Il tempo che riusciamo a trascorrere con lei (un paio d'ore mia madre al mattino ed il la sera al ritorno dall'ufficio) certamente non può bastarle. Per questo vorrei convincerla ad uscire... per portala a casa con me, da sua madre (vorrei tanto che si rivedessero prima che...) e soprattutto per portarla a fare una seria ed approfondita visita veterinaria.
Una sola precisazione: per i primi anni siamo riusciti ad abituarla al guinzaglio. Infatti capitava spesso di portala da me o per giocare con la sorella (Lara) e gli altri due cani che aveno. Poi tutto è cambiato. Pensa che non è più entrata in una stanza da quando un elettricista entrò per fare una riparazione!
In casa come me c'è la sorella Lara. Anche lei, pur essendo cresciuta (da piccolissima) con altri due cani abituati ad uscire 3 o più volte al giorno e che erano ben lieti di farlo, ha sempre fatto molta resistenza al momento di uscire, cosa che avviene sempre più di rado e fra mille ansie. Per prendere confidenza con il ragazzo che lavora a casa mia da sempre, già da prima che nascesse, ha impiegato circa 7 anni.. Ne ho parlato spesso con il veterinario, e secondo la sua opinione è stata la madre a trasmettere, probabilmente a ragione, questa diffedenza alle figlie.
E una domanda: ritieni dunque che, data la sua età, sia quasi impresa impossibile ed improduttiva? Non vorrei mai, infatti, danneggiarla nella convizione di fare invece il suo bene.
Grazie ancora, Elisa