
maruzza
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buongiorno a tutti! non mi sono accorta che questo topic fosse andato avanti! grazie greta per i links, vado subito a vederli. x Daniela: stiamo finalente iniiando adesso con qualche problema tra asl e comune che ci stanno rallentando, Iniziamo con una capra adulta con figlia, una capretta di 4 mesi e due pecore. le due pecore sono già arrivate e le sto disinfestando dalle zecche che pullulano (sgrunt, una si è già attaccata alla mia cavalla, maledetti animali succhiasangue) sono animali estremamente intelligenti, sono arrivate l'altro ieri ed erano terrorizzate, oggi già mangiavano dalle nostre mani. le abbiamo portate a pascolare (ridete) con il guinzaglio questa mattina per paura che scappassero (si devono ambientare) ho utilizzato il clicker training con la pecora più socievole per metterle in guinzaglio e in 3 minuti l'aveva al collo (mai fatto clicker training!) Martedì conto di portare a casa le caprette. Mi stavo informando perchè mi piacerebbe mettere su un piccolo allevamento di nani! he he... mi spiego: volevo prendere un paio di pecore ouessant, le caprette che abbiamo preso sono nane, e ho visto (ma il sito è in inglese, voglio capirci qualcosa di più) che esistono anche le mucche nane ora... ma non ho capito l'eticità della cosa... ho qualche dubbio perchè ho visto che ci sono diverse razze "nanizzate", qualcuno di voi ne sa qualcosa? vi aggiornerò prestissimo, ora vado a portare un po' di fieno alle piccole e a controllare se la zecca sulla cavalla si è seccata con il fr..............!
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ciao! io so che c'è un allevamento a Udine, mi hanno detto che avranno degli esemplari probabilmente in estate perchè stanno cercando di importarli adesso. Ti lascio li sito www.dampuj.it in bocca al lupo!
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ciao, ho letto che sono considerate praticamente estinte, tu hai due femmine o maschio e femmina? per le tue domande non so, aspettiamo qualcuno che sia piùesperto, ma credo che la cosa migliore sia una recinzione elettrificata se hai in programma di salvare una parte del tuo giardino...
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ciao Greta, grazie ancra per le indicazioni. sono riuscta anche a scaricare il pdf, lo leggerò con calma ma lo trovo molto interessante. per la mucca pensavamo di non prenderla gravida ma in effetti, credo che non se ne possa fare a meno.. provo comunque a chiederti una cosa anche se non ti occupi di latte: per quanto tempo puù produrre latte una mucca prima di doverla ingravidare nuovamente? cioè. so che si fa fare un vitello all'anno ma sempre nell'ottica di sfruttarle il meno possibile (e di macellare meno vitelli possibile...) quanto si può andare avanti a mungere (senza troppe pretese produttive) prima che la mucca vada in asciutta? inoltre ti faccio la stessa domanda fatta per la capra: tenendo conto dell'allattamento e del non sfruttamento commerciale oltre al fieno quanto e cosa si da da mangiare a una mucca? (non so, esiste un calcolo in base al peso corporeo?) formaggini di capra??? siiii! passa passa! qui credo che l'acquisto sia imminente! grazie per i complimenti, il progetto in genere sembra una pazzia ma abito in un paesino collinare in piemonte abitato ancora da anziani contadini per i quali era routine avere mucche e maiali in cortile... mi spiace perdere questo patrimonio culturale a mio avviso prezioso...
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ciao Greta grazie per i consigli preziosissimi. purtroppo on sono riucita ad aprire i 2 link indicati... per la capra avevo pensato di iniziare con una perchè starebbe insieme alla mia cavalla e prima o poi dovremo farla coprire per cui pensavo di tenere poi una figlia. la mucca è un discorso che affronteremo il prossimo anno (a proposito: le mucche hanno un periodo "standard" in cui partoriscono? ovvero: qual è il momento migliore per acquistarne una che abbia appensa svezzato il vitello?) avevamo pensato alla jersey perchè mi hanno detto che è intanto una razza robusta come tu mi confermi, poi è piccola (essendo inesperti vorremmo evitare di trovarci un animale enorme con cui avere a che fare) mi hanno detto essere piuttosto socievole e addomesticabile rispetto ad altre razze e che una sua dote è la facilità al parto (non essendo esperti è cosa da non sottovalutare!) per finire noi vorremmo fare il formaggio con latte misto mucca e capra ed ho letto che è un ottimo latte da lavorare per i formaggi.. d'altra parte ci sarebbe piaciuto anche prendere una razza autoctona meglio ancora se a rischio estinzione, anche se l'idea della piccola jersey col muso da cerbiatto non è facile da abbandonare... che mi dici? ma tu hai un allevamento in svizzera?
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buongiorno a tutti! era da un sacco di tempo che non mi affacciavo su questo forum e vedo che nel frattempo è cresciuto diventando molto interessante! vi scrivo perchè dopo un breve soggiorno in montagna quest'estate sto seriamente pensando di mettere su un piccolissimo allevamento ad uso famigliare. il progetto si svilupperebbe su tre famiglie. Pensavamo di prendere una mucca (razza jersey) per il latte, un paio di caprette e una scrofa da ingravidare di tanto in tanto. il punto è che nessuno di noi ha esperienza a riguardo. o meglio, uno dei "soci" da ragazzo aveva i buoi, io da piccola ho tenuto una famiglia di caprette per un po' ma per il resto proprio siamo a digiuno ho cercato alcuni libri che potessero un po' aiutarci ma parlano tutti di allevamento intensivo e sfruttamento dell'animale per "spremerlo" il più possibile mentre noi vorremmo creare una piccola "oasi" vecchio stile dove seppure l'animale verrà poi macellato, possa vivere una vita serena nel rispetto dei propri bisogni. pensiamo tutti che, visto che nessuno di noi è vegetariano, sia meglio mangiare carne di provenienza nota e che assicuri all'animale la propria dignità. detto questo però vorremmo partire pian piano, pensavo quindi di iniziare a prendere una capretta che ci fornisca intanto il latte e tenerla in un pascolo con la mia cavalla, se poi vediamo che riusciamo a occuparcene, pian piano possiamo allargare "l'allegra fattoria". a questo punto scattano le domande: per essere in regola a livello legale basta che chieda tutte le informazioni alla asl oppure c'è qualche altro ente dal quale informarsi? come devo fare il recinto per evitare che la capra salti fuori? farò un recinto elettrico e pensavo di mettere tre fili ma a quali altezze? (la capra sarà alta credo 70 cm al garrese) sempre per la capra, dovendo mungerla devo preoccuparmi di chiuderla alla sera? che tipo di riparo devo utilizzare? per la cavalla intendevo fare una capannina chiusa su due lati (il terzo ha a pochi metri un capannone per cui rimane protetto) mi chiedevo se non devo prevedere qualcosa di più protettivo per la capretta... ed eventualmente di che dimensioni dovrebbe essere il suo riparo (tenendo conto che la mungerei e la terrei solo a dormire oltre a fieno a volontà e pascolo, cosa e quanto devo dar da mangiare alla capra tenendo conto che verrebbe munta? il signore che le ha adesso mi pare di aver capito che oltre al fieno gli da del pane secco, che ne pensate? ultima domanda sulle capre: come sono i cicli del latte? ovvero: ogni quanto vanno ingravidate, quanto dura la gestazione, per quanto tempo il capretto beve il latte e per quanto tempo poi posso mungere la capra? scusate la sfilza di domande (che probabilmente si allungherà...) ma vorrei fare le cose ben fatte e non avendo esperienza non so come fare, su internet non ho trovato molto fino ad ora perchè è tutto dedicato agli allevamenti intensivi come ho già detto... grazie!
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x ilion: non credo sia solo una questione di "tempo" e di "come". se ti avvicini a un simile metodo la priorità dovrebbe essere la mente del cavallo. giudicare il metodo in base agli allievi è giocare sporco, ti potrei allora dire che conosco 10 saltoostacolisti o 10 dressagisti che non lavorano bene i cavalli o che li faranno uscire di testa per questo motivo. il fatto che studi per il terzo livello vuol dire poco.. x Maretta: non conosco i giochi, tranqulla non volevo che me li spiegassi volevo solo i nomi in italiano così me li vado a cercare ;-)
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Esatto, molti si fermano prima!! Te lo spiego brevemente, spero capisci i termini e le cose che dico, altrimenti chiedi! Con gli esercizi dell'impulso (L2) arrivi ad un impulso che in una scala da 0 (cavalli corti) a 10 (cavalli lunghi) equivale a 5. Il cavallo impara a portarsi sotto grazie ai tanti esercizi in freestyle che si fanno (tra cui i cambi di galoppo semplici, i laterali, andare indietro, il gioco del passeggero, segui la staccionata, ecc). Con la capezza non é nostro scopo raggruppare un cavallo. la cavezza serve per la base, serve per controllare il cavallo senza tirargli in bocca, serve per guidare il cavallo con il focus e non più`con le redini (o per lo meno in modo molto discreto). Poi nel livello due ma soprattutto 3 si monta in collare in quanto le redini non ci servono per il controllo del cavallo e tantomendo per guidarlo. In L3 si mette la testiera, si comincia col soft feel e da qui ci sono altri esercizi (monkie riding, soft touch, ...) che ci permettono di avere una flessione verticale con un cavallo che é mentalmente, emozionalmente e fisicamente pronto per tutto ciò. A questo punto abbiamo un cavallo che si porta sotto, che é leggero nella mano e che segue il nostro focus e gli aiuti che usiamo sono praticamente "invisibili". In ogni caso vale sempre la regola del 80:20... 80%freestyle, 20%finesse.... Uhm... spero di averti "soddisfatta"... semmai chiedi! Un bacione alla cavallina e a te! Laura ussantocielo maretta non ho capito niente sono troppo indietro! quali sono gli esercizi dell'impulso? e questi? monkie riding, soft touch, quondi in pratica riunisci il cavallo con la testiera dopo una preparazione "psicologica" giusto? (abbi pazienza ma sono ferma ai sette giochi e alla monta in capezza e nemmeno fatta così bene!
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ciao maretta (ci conosciamo già noi due eh?) avresti voglia di provare a riassumere in quale modo si ottiene un cavallo rotondo tramite capezza e metodo parelli? (mi rendo conto della complessità ma non serve che tu vada nei dettagli, è tanto per farmi un'idea...) è perchè se ne vedono proprio pochi in giro, probabilmente è dovuto al fatto che molti si fermano molto prima. grazie!
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buongiorno a tutti, ciao Diana e grazie dell'invito. ho letto rapidamente la discussione (scusate ma sono un po' di fretta) e trovo interessantissimo il punto di vista di ilion. ilion potresti raccontarci delle tue esperienze coi cavalli bradi? in cosa non concordi con le teorie di parelli? sono molto curiosa :-) e ora veniamo a me. pratico il metodo parelli da due anni cercando il più possibile di tenermi distaccata da tutta la parte commerciale della faccenda, quindi non seguo M***** (anche se mi pare che non faccia più parte dei parelliani) nè ambisco agli obbiettivi dei livelli ecc. il mio punto di partenza è abbastanza squallido: ho montato un pochino in un maneggio di monta western dove dopo 20 lezioni hanno iniziato a dire che dovevano vendermi un cavallo e che bisognava andare a fare reining, per non arenarsi/annoiarsi. dopo un po' che mi propinavano sta storia ho alzato i tacchi. sono approdata in una sottospecie di maneggio, con un istruttore macellaio e ho incontrato la mia attuale cavalla, piena di problemi che nessuno era intenzionato a risolvere. io non ero minimamente esperta a riguardo e anzi avevo ancora molta paura ed ero molto impacciata. è stato allora che ho trovato il metodo, che mi ha messo in mano degli strumenti di comunicazione che mi hanno fatto acquisire sicurezza in quello che facevo. ho iniziato a gennaio 2003, lavorando da un istruttore su una sua cavalla e cercando di mettere in pratica poi su lucy che non era mia. ho risolto qualche suo problema. poi l'ho comprata e portata nel maneggio nel quale sono rimasta fino ad ora. lì ho avuto modo di impratichirmi un po' col metodo visto che il gestore è parelliano doc oltre che una grande persona. non ho preso lezioni per progredire ma un occhio che mi controllasse non è mai mancato. non so dirvi in quale modo si può riunire un cavallo ma una volta hanno provato a spiegarmelo (un amico) non ci provo nemmeno a riportare quanto mi è stato detto, è passato del tempo, non ho capito allora, non mi ricordo e farei solo confusione, ma il modo c'è, mi pare che sia un esercizio del terzo livello. e qui casca l'asino. tantissimi si fermano al livello 1, qualcuno al 2... chi arriva l livello 3? pochi pochi pochi.... come fai a lavorare col cavallo senza preoccuparti che prenda la posizione corretta ecc ecc ecc? poi per carità, il metodo parelli nasce dall'esperienza dei cow boy americani che di certo non andavano a riunire il cavallo o a saltare 1,50, forse viene considerato un lato non interessante e non fondamentale, ma credo, come ho scritto altrove che ci sia da fare un grosso distinguo tra quello che è il metodo parelli (si tratta di natural horsemanship: rapporto naturale tra uomo e cavallo, non di equitazione) e l'equitazione classica. credo anzi sono convinta che sia utile imparare il più possibile e adattare le nostre conoscenze al cavallo e al momento. una grossa pecca del metodo parelli (oltre al già citato discorso della carenza di "addestramento" finalizzato alla monta) è che si basa tutto sulle punizioni positive e sui rinforzi negativi. il rapporto, inizialmente, apparentemente idilliaco che si crea con il cavallo si sgretola facilmente quando si incomincia a capire che il cavallo è lì per paura del disconfort o perchè sottomesso anzichè per il reale desiderio di stare con noi (eccetto alcuni casi). hemm... mi fermo qui che è meglio, se qualcuno ha domande, perchè io temo di essermi un po' persa sapete?