Ieri notte alle 3 m'è venuta l'ispirazione,prendo carta e penna e comincio a scrivere.
La mia prima poesia,poco o per niente curata nella metrica,ma non sò fare di meglio.
Anni e anni hai passato dietro quella rete
anni e anni hai aspettato
anni e anni hai guardato il cielo speranzoso,di una vita che non avrai.
Hai guardato le stelle e gli astri brillanti,ogni notte
sperando che avrebbero dato risposte alle tue poche domande,
Anni e anni sei stato solo,ignorato.
Da quel Dio che vita ti donò,e vita non ti dette.
Per anni ti sei chiesto.."perchè?"
Anni e anni hai cercato di comprendere quella naturale e silenziosa ingiustizia.
Sei cresciuto e invecchiato in una prigione per indesiderati. Ma tu,tu non hai fatto nulla!
Perchè proprio a te?
Sei un animale,e dovresti vivere come gli altri!
Invece sei lì,perchè nessuno ti vuole.
Perchè ora sei cieco,perdi peli.
Puzzi.
Le tue ossa oramai,sono vecchie e stanche.
Ma cosa chiedevi tu,più di una carezza?
Cosa chiedevi tu,oltre l'affetto?
Nulla chiedevi,ma tutto avresti dato.
Eppure solo sporco e scomodo appari agli occhi degli insensibili.
Anni e anni hai passato a chiederti cosa avevi fatto per meritarti una vita vuota.
Ma ora è tardi, sei vecchio oramai. Riponi le tue speranze.
Riponile qui,nel mio cuore,perchè io spero anche per te.
E' inutile vecchio mio,sei cane e sei vecchio,lascia stare.
In anni e anni,invece delle carezze,hai avuto solo la sfortuna di assaggiare le bastonate.
E dopo,la sfortuna di essere travolto
da quell'auto che mai si fermò.
Ora si stà facendo tardi però,il Signore ti stà per togliere la vita che non hai mai avuto.
Fatti abbracciare,piangiamo insieme.
Sò che non capisci.
E che la tua mente si ripete sempre la stessa domanda
Ma non ostinarti,il tempo non aspetta.
Forse è meglio continuare a non capire.
Anche se sei vecchio e almeno ora vorresti incominciare a comprendere.
Ma ti ripeto che non c'è più tempo. Puoi solo piangere.
Perchè la tua casa è stata prima la strada,e poi la gabbia.
La tua famiglia i teppisti e poi nessuno.
Tranne quei gentili signori che ogni giorno ti nutrivano.
Ma sì che lo sò,che avresti preferito le coccole al cibo.
Quindi ora piangi,perchè nessuno ti ha mai voluto.
Piangi,perchè non hai mai saputo
il significato di una carezza.
Ora però è il momento di andare.
Il tuo cuore è sempre più debole,le forze ti abbandonano,pian piano.
Adesso accasciati leggermente a terra
Quà la zampa,sono vicino a te
Sei cieco ormai,non puoi vedermi.
Ma mi senti.
Che importanza ha?
Anni e anni ad aspettare una carezza,e ora ti dono il privilegio
che solo pochi come te possono avere.
Il Signore ha fretta,chiudi gli occhi,lentamente.
Non farti domande.
Il tuo respiro è sempre più debole.
Ora questo mondo che vita ti dette ma che non ti desiderava,
ti stà togliendo la vita che non ti ha mai dato.
Ti asciugo io le lacrime,che luccicano sui tuoi folti peli bianchi
come fredda rugiada.
Ora scappa vecchio mio,scappa da questo mondo infame.
Quando raggiungerai quegli astri che sempre ti hanno affascinato,
forse noi due piangeremo di nuovo,assieme,ogni volta che guarderò il cielo
e ti ricorderò,fra le stelle più luminose.
Piangeremo ancora,perchè sappiamo che il mondo oltre te,
non ha voluto altri tuoi simili.
E quelli,sicuramente,piangeranno da soli.
La dedico a tutte quelle creature che vivono la loro vita chiusi in un canile senza aver mai avuto una famiglia,e al mio Billy,di cui dal 21 Aprile non ho notizie.