La mia labradorina di 12 anni ci ha lasciati. E' stato difficile anche andare a passeggiare dove andavamo di solito, ma l'ultimo rimasto della famiglia deve pure uscire. Fino a qualche giorno fa pensavo di poterla rivedere, trotterellante accanto accanto a me, o pronta a correre dietro alla pallina. Sono venti giorni soli dall'ultima corsa. Quanti rimpianti, quanti ricordi, non riesco neppure a scrivere dal dolore. Dolce, sensibile. Fedele. Perché sei scappata? Il dolore più grande è non essere stata vicino a lei alla fine, era in clinica, da sola, e sono arrivata mezz'ora troppo tardi. L'ultimo sguardo che ci hai dato, di addio, così intenso, domenica mattina, così profondo. Perché non ti ho portata via? Non posso perdonarmelo. Avevo passato la notte accanto a te per una settimana, a vegliare il tuo respiro, abbracciarti e accarezzarti sussurrandoti il mio amore, chiedendoti di restare. Poi la speranza di una possibilità, il leggero miglioramento iniziale. Piccola mia, bella, dolce, docile, fedele. Il dolore ci sta dilaniando.
Vi prego, ditemi una parola di conforto