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Help! Vendere I Cavalli


jessie j

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ogni volta che ho dovuto trattare per comprare un cavallo ho sempre avuto il problema di non potermi fidare di nessuno se non di me stessa, xkè gli istruttori che ho avuto purtroppo erano persone assetate di soldi, il primo voleva farmi comprare un cavallo a 10.000 di 20 anni stra drogato per farlo saltare, e pure bolso, del valore di 2000 euro max per farci la cresta sopra e comprare il van.... per fortuna ho lasciato perdere! invece proprio ieri il mio istruttore che mi voleva vendere la sua cavalla di 15 anni ha fatto di tutto per scoraggiarmi a comprare un puledro che tra l'altro ho pure provato e mi sembra di gran lunga migliore della cavalla offertami da lui, ora io non posso fare completo affidamento su me stessa, xkè per quanto posso stare accorta non sono una professionista, ma allora a chi posso rivolgermi se ognuno si cura propri interessi?

io ora ho deciso di comprarlo, anche se con molta paura: e se non dovesse andare bene? come potrei fare a rivenderlo? a chi ci si può rivolgere in questi casi? il cavallo dovrebbe essere ottimo, ha fatto molte vittorie ai debuttanti di quest'anno, però il mio istruttore dice: "eh ma questo cavallo è da tanto che cerca di venderlo ma non ci riesce!", mentre quello che lo vende, che tra l'altro ha speso anche 3 giorni a farmi abituare a lui e ad insegnarmi a montarlo dice che c'è molta gente che lo vuole... io non so... io mi trovo bene... che faccio mi fido del mio istinto? e se un domani dovessi rivenderlo a chi potrei rivolgermi? esistono persone specializzate?

in conclusione trovo squallido che questo ambiente sia disseminato da persone avide di denaro che non hanno cuore, usano i cavalli per arricchirsi sempre + e mettono nei guai la gente onesta

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Una domanda. Compri un cavallo giovane, dici puledro ma immagino sia un 5/6 anni. Che cat ha fatto? che piazzamenti? Quindi il relativo prezzo? perche un cavallo ottimo come debuttante e giovani cavalli, magari anche bello, costa davvero abbastanza.

Tu che esperienze hai? Immagino hai gia avuto altri cavalli se ora ti senti pronta a comprare un esemplare cosi giovane, quindi non ancora del tutto formato e particolarmente esposto a prendere vizi del cavaliere (qualora il cavaliere ne abbia).

Per quel che riguarda il commercio del cavallo, concordo con te che fa davvero schifo.

Ti consiglio di affidarti ad una persona esterna al maneggio, un amico, che magari abbia un pò piu esperienza, perche di fregature ne danno tutti i giorni purtroppo...

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Concordo con Kyky in tutto e per tutto, un'altro consiglio che posso darti è quello di fare ricerche su questo puledro in internet, guardare la genealogia...e poi cosa davvero molto inportante fagli fare una SUPER ACCURATISSIMA VISITA VETERINARIA ;) ...cerca un vet fidato, esterno ad ogni tipo di conoscenza del commerciante...fagli fare lastre ecografie analisi del sangue e flexing...più il cavallo è sano e meno soldi rimetterai nel tempo...

certo se è un cavallo italiano sano bello con buona genealogia e uscito bene da esordienti e debuttanti ti costerà una cifra non indifferente...

:)

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Il primo cavallo che ho acquistato è stato una grande fregatura...Un argetino di 20 anni che è cosatato ben 3milioni delle vecchie lire...

Garantisco che non li valeva!!!

Comunque...la sola cosa che puoi fare è avere pazienza e non scegliere d'impulso...

Come ti hanno già detto potresti affidarti ad un AMICO esterno alla scuderia...

Mi raccomando però,CON CALMA!!

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Io non ho esperienza in questo campo però la mia istruttrice mi ha consigliato di far visitare il cavallo dal proprio veterinario almeno un paio di volte e a sorpresa cioè senza avvisare il proprietario per evitare che questo gli dia qualche cosa per far risultare il cavallo migliore di come non è! ;)
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far visitare il cavallo dal proprio veterinario almeno un paio di volte e a sorpresa cioè senza avvisare il proprietario

Io, se dovessi dare il mio cavallo in prova per venderlo (a parte che non lo lascierei mai in un maneggio che non è il mio senza essere presente quando lo montano)...e qualcuno gli faccesse lastre o altre cose a mia insaputa mi arrabbierei moltissimo. Ma siamo fuori?? il cavallo è mio e come proprietaria sono io che devo autorizzare la visita; piu che analisi (che è poi da li che si vede se c'è qualche sostanza che è stata iniettata per inibire il dolore per es.) che non fanno comunque male al cavallo, mi arrabbierei davvero tanto se ogni persona che pensa di comprare il mio cavallo gli fa fare le lastre!!! Non fanno molto bene...

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A sorpresa non intendo che quando il proprietareio non c'è uno prende il cavallo e gli fa quello che vuole ma, sapendo gli orari che il proprietario è in maneggio, lo si va a trovare senza avvisarlo prima!
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si ma, il problema è che una visita veterinaria buona e completa ti costa parecchio, direi intorno anche ai 500 euro. E l'unica cosa (o quasi) che ti fa vedere se è stato dato qualcosa al cavallo sono le analisi del sangue. Sicuramente se il cavallo ha qualcosa, il padrone stupido darà medicine per nascondere il difetto dal giorno prima che te lo da in prova, e ci sono sostanze che restano in circolo anche per un mese. L'unica cosa che si vede subito e si dissolve in poche ore è il calmante; devi stare attenta che ne la tua istrtuttrice, ne il proprietario, prima che te lo diano da montare gli facciano qualcosa in modo che quando lo muovi è calmo e buonissimo, tu non ti spaventi, e lo compri ;)

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Ah capito! :D
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Sicuramente se il cavallo ha qualcosa, il padrone stupido darà medicine per nascondere il difetto dal giorno prima che te lo da in prova, e ci sono sostanze che restano in circolo anche per un mese. L'unica cosa che si vede subito e si dissolve in poche ore è il calmante; devi stare attenta che ne la tua istrtuttrice, ne il proprietario, prima che te lo diano da montare gli facciano qualcosa in modo che quando lo muovi è calmo e buonissimo, tu non ti spaventi, e lo compri ;)

Per questo, come dice Kiary, è importante che il tuo vet vada a vedere il cavallo quando il proprietario non se lo aspetta 8vedere non visitare). È capitato ad esempio che una mia amica voleva acquistare un cavallo. Visita medica, ok, l'ha provato.. sembrava tutto a posto. Ma non ha fatto caso che il cavallo le era sempre stato mostrato al di fuori del box. Se il suo vet non fosse andato a vederlo "a sorpresa", non avrebbero scoperto la marea di tic che aveva l'animale (tirava aria, aveva il ballo dell'orso, tirava calci, e altre cosine simpatiche...).

Un'altra cosa. Un vet, quando va a fare una visita di compravendita, non deve fare cose inutili. Se il cavallo zoppica (ad esempio a causa di tendinite), basta, ferma lì. Non spendete soldi inutili per lastre e per analisi del sangue. Se il cavallo zoppica è inutile andare avanti: le analisi in più faranno felice l'attuale proprietario del cavallo, perché servono a lui e le pagate voi.

Se invece il cavallo sembara in ordine, si può procede alle analisi del sangue.

Un consiglio: chiedete sempre al proprietario un periodo di prova, meglio se di un mese.

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Un consiglio: chiedete sempre al proprietario un periodo di prova, meglio se di un mese.

E' un'ottima cosa...peccato però che quasi nessuno accetta...

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:D:rolleyes: ah ah un mese di prova...magari Lady si potesse avere...con la gente che gira è quasi una fortuna riuscire a provare il cavallo 2 giorni di seguito...e comunque tutte le volte che ho dovuto vendere i miei cavalli non ho mai concesso 1 mese di prova...a che pro? voglio dire ho sempre venduto cavalli sanissimi e buonissimi e non ho mai avuto intenzione di lasciare il mio cavallo in mano a gente per lo più sconosciuta...e se poi lo rovinano,lo picchiano,lo sbarrano, lo sfruttano più del necessario per "provarlo"???

non esiste al mondo, infondo tutte le persone che conosco, compresa la sottoscritta, hanno provato i cavalli da acquistare per massimo 2 giorni di seguito...

Lo diciamo sempre che nell'equitazione non aspettano altro che darti la sola...bhe ragazze non caschiamoci proprio noi!!!

<_<

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e se poi lo rovinano,lo picchiano,lo sbarrano, lo sfruttano più del necessario per "provarlo"???

BEh a questo punto potrebbero comportarsi così anche una volta acquistato il cavallo...

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si perfetto sono daccordo con te...ma da un punto di vista molto ma molto cinico, quando il cavallo è in prova per quel famoso mese è mio e se poi me lo ridanno distrutto io come faccio a rimetterlo sul mercato??

poi è più facile maltrattare cavalli che non sono di proprietà invece che cavalli su cui si sono investiti dei denari....

non fraintendetemi, non che una volta venduto il cavallo la sua sorte non mi sia più a cuore....

è solo un discorso generale che potrebbe fare un qualsiasi commerciante ;)

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no no hai ragione MaArTiNa; gia c'è tanta gente che si crede chissà chi a montare e prende cavalli che sono al di la delle sue capacità, e invece di fermarsi un attimo a pensare alla scelta che ha fatto, se la prende col cavallo o col suo ex proprietario...

Comunque, a meno che uno non voglia comprare un cavallo che è gia nel maneggio, al massimo lo potrà montare qualche volta in presenza del proprietario...e se una persona è inesperta non sapete quante fregature non riesce a vedere purtroppo :(

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Vi riporto un messaggio inviatomi da un'avvocatessa italiana. Penso che risulterà interessante e molto utile ad alcuni di voi: ;)

Ti dico in breve cosa prevede la legge in caso di vendita di beni mobili (il cavallo, come gli altri animali, è considerato come un “bene mobile”, al pari di una bicicletta ) .

In pratica, per legge, il venditore di un bene è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi materiali che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore (art. 1490 del codice civile).

Questi vizi materiali, coperti da garanzia del venditore, devono avere due caratteristiche:

- essere preesistenti alla conclusione del contratto.

- essere sconosciuti al compratore al momento del contratto o non facilmente riconoscibili (cioè non palesi o non riconoscibili con il minimo sforzo diligente).

Il compratore che riscontra il vizio, deve comunicarlo al venditore (preferibilmente per iscritto) entro 8 giorni. Per i vizi apparenti, tale il termine decorre dal giorno in cui il compratore ha potuto esaminare il bene, vale a dire, di regola, dal giorno in cui gli è stato consegnato. Per i vizi occulti, il termine di otto giorni decorre invece dal giorno della loro scoperta.

La denuncia non è necessaria quando il venditore ha occultato il vizio (non basta che l’abbia semplicemente taciuto, deve averlo proprio nascosto, con azioni idonee a tale scopo, ad esempio: iniezioni), oppure quando ne abbia riconosciuto l'esistenza.

Una volta denunciato nel termine il vizio, il compratore ha 1 anno per esercitare le azioni (giudiziali) idonee a far valere la garanzia che gli è dovuta. Può cioè chiedere, a sua scelta, la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto (ti restituisco il cavallo e mi riprendo i soldi). Può inoltre chiedere il risarcimento dei danni eventuali (ad esempio gli interessi sulla somma pagata, e altre spese sostenute).

Questa è la regola generale. Se poi il compratore del bene mobile (cavallo) è un consumatore (cioè una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale) e il venditore è un soggetto che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale (commerciante di cavalli), sono previste delle garanzie specifiche.

In questi casi infatti il venditore, come abbiamo già visto, è responsabile per qualsiasi difetto di conformità del bene, esistente al momento della consegna; ma in più la legge presume (salva prova contraria) che i difetti di conformità che si manifestano entro 6 mesi dalla consegna del bene esistessero già al momento della consegna.

Il consumatore che riscontri un difetto del bene acquistato deve denunciare tale difetto al venditore entro il termine di 2 mesi (anzichè di 8 giorni) dalla data della scoperta del difetto, purché il difetto si manifesti entro il termine di 2 anni dalla consegna del bene.

A questo punto il consumatore può chiedere al venditore di riparare il bene (cosa che a noi, considerato che parliamo di cavalli, non interessa) o di sostituirlo.

Se la riparazione e la sostituzione sono impossibili o troppo costose il consumatore può alternativamente richiedere al venditore di ridurre congruamente il prezzo oppure può risolvere il contratto (restituendo il cavallo e riprendendosi i soldi).

L’azione giudiziale diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive in 26 mesi dalla consegna del bene, anziché in 1 anno.

Considerato poi che qui parliamo di animali, entrano in gioco anche altre regole, contenute in leggi speciali (come ad esempio il regolamento di polizia veterinaria – DPR n. 320/1954 ) o in usi locali (cioè del luogo in cui il contratto è concluso. Essi sono spesso pubblicati dalle Camere di Commercio). Ad esempio il regolamento di polizia veterinaria prevede che sia nulla la vendita di animali affetti da una serie di malattie infettive (ben 46) specificamente elencate in tale legge.

In pratica, soddisfatti o... rimborsati! ;)

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fregature... e a me lo venite a dire??

io che ho avuto il mio cavallone adoratissimo perchè i miei genitori erano rimasti folgorati dalla sua bellezza, dolcezza, bravura e dalle parole del mio istruttore di cui ci fdavamo ciecamente e che SAPEVA COSA C'ERA DIETRO!!!... (visita di compravendita superficialissima... questo è stato colpa nostra.)

io (anzi i miei) che solo dopo un mese hanno dovuto cominciare a spendere milionate (e non navigano certo nell'oro...ma proprio per niente) per veterinari, operazioni, iniezioni sempre più costose e infine per il mantenimento per più di un anno al paddock del mio cavallo che, guarda caso aveva smesso di appoggiare una gamba per terra(ma ovviamente prima che lo prendessi io era sanissimo, certo...infatti un cavallo da concorso così bravo costava poco perchè aveva già 13 anni, non perchè aveva una calcificazione alla guaina del tendine ...no certo, no...)

io che ho sofferto tantissimo quando è stato venduto (destinazione? un grande punto interrogativo a forma di bistecca...)

io che l'anno scorso sono saltata di gioia rivedendolo, vivo e vegeto, a un concorso con un bambina

io che però penso che anche lei sia stata fregata come lo sono stata io... quel cavallo non è guarito. lei lo rivenderà e qualcun altro lo ricomprerà, fregato un altra volta...

e tutto questo sulle spalle di un povero cavallo che da tutto se stesso per gli uomini che lo trattano così: i commercianti...

(ma quando avrò dei soldi da parte lo riprenderò io, voglio fargli finire i suoi giorni felice e circondato di affetto...)

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Mmmm.sono confortanti le parole dell'avvocatessa...però il più delle volte si lesciano correre queste truffe perchè le traversie giudiziarie non sono affatto economiche...oltre il danno economico del cavallo brocco anche gli avvocati...mmm...no grazie...

Comunque i vizi di cui parla l'avvocatessa sono nello specifico i seguenti:

I "vizi redibitori", sono vizi e malattie riconosciute legalmente.

Secondo il CC i vizi devono essere denunciati al venditore entro 8 giorni dalla consegna (gli usi di diverse province prolungano questo termine fino a 40 giorni).

Se non vengono denunciati dal proprietario o se sono tenuti nascosti consentono dopo aver comprato un cavallo di restituirlo.

- BALLO DELL'ORSO

- TIC D'APPOGGIO

- OFTALMITE PERIODICA

- ATASSIA SPINALE

- MORVA

- CORNEGGIO

- BOLSAGGINE

I primi due (ballo dell'orso e tic d'appoggio) nel gergo equestre e veterinario sono definiti comportamenti stereotipati, definizione che sta ad indicare un comportamento invariato e ripetitivo non in rapporto con la realtà. Sono in realtà gravi tic nervosi la cui causa è da ricercare nella condizione di vita a cui il cavallo è costretto: nella forzata inattività e privazione di contatti sociali (il cavallo è un animale con un forte istinto di branco) che la prolungata stabulazione in box comporta.

BALLO DELL'ORSO

Il cavallo di fronte alla porta del box oscilla in continuazione da un lato all'altro.

Questo è un vizio che col tempo porta ad un certo logoramento dei tendini e delle articolazioni oltre ad essere molto difficile da togliere.

Essendo un vizio che deriva spesso dalla mancanza di movimento e dalla noia è necessario distrarre il cavallo facendolo spesso lavorare e distraendolo dividendo in più parti le razioni di cibo giornaliere. Si consiglia di tenere questi cavalli al pascolo ed in compagnia di piccoli animali, pony o piccole caprette.

TICCHIO D'APPOGGIO

Il cavallo serra con i denti il bordo della porta del box, arcua il collo e fa continui movimenti di deglutizione, causandosi consumo precoce dei denti anteriori e disturbi digestivi, fino a gravi coliche, per via dell'ingestione continua d'aria.

Per evitare questo tic bisogna far muovere il cavallo il più possibile non consentendo alcuna possibilità di "appoggio" nel box verniciando spigoli, supporti e superfici con prodotti idonei a tenerlo lontano. Inoltre bisogna usare un collare con rinforzo in acciaio intorno al collo da rimuovere solo quando il cavallo mangia. Comunque la soluzione definitiva al "ticchio d'appoggio" è l'intervento chirurgico da affidare ad un buon veterinario.

OFTALMIA PERIODICA O "MAL DELLA LUNA"

Frequentemente è possibile vedere cavalli che presentano un'opacità diffusa della cornea, il cosiddetto "mal della luna", chiamato così sia perché l'occhio diventa traslucido e sembra una luna piena, ma anche perché la malattia ricorre a fasi alterne.

La patologia

In termine medico è chiamata oftalmia periodica o uveite ricorrente, si presenta inizialmente monolaterale (localizzata in un solo occhio) come una congiuntivite sierosa, con edema della congiuntiva e della cornea, forte lacrimazione, fotofobia (riluttanza a tenere gli occhi aperti alla luce del sole). L'animale è abbattuto, con febbre e riduzione dell'appetito. Gli attacchi successivi possono interessare entrambi gli occhi, sono più severi, imprevedibili e la risoluzione non è mai completa. Normalmente fra un attacco doloroso e l'altro gli occhi dei cavalli presentano una forte vascolarizzazione della cornea che determina l'opacamento, l'ispessimento dell'iride e infine lesioni retiniche.

Cause

La causa di questa malattia non è ancora del tutto accertata. Alcuni autori la mettono in relazione con la Leptospirosi e, infatti, si riscontrano sempre nel siero alti valori anticorpali; altri pensano a forme di microfilaria (Onchocerca cervicalis) infiltratasi a livello oculare e trasmessa dalle zanzare.

Cure

Una volta diagnosticata l'oftalmite, dovrà essere curata mediante somministrazione di cortisonici sia per via generale sia locale.

ATASSIA SPINALE (SINDROME DI WOBBLER)

Altri termini utilizzati per indicare questa sindrome sono:

SPONDILOLISTESI

INSTABILITA' VERTEBRALE CERVICALE

SPONDILOPATIA CERVICALE

MALFORMAZIONE CERVICALE

DESCRITTA PER LA PRIMA VOLTA NEL CAVALLO NEL 1939

Con queste terminologie si indica un complesso di manifestazioni derivanti da un fenomeno compressivo che si verifica a carico del midollo spinale cervicale quando la compressione è dovuta a malformazioni di sviluppo, ad instabilità vertebrale o a variazioni del lume del canale spinale

DESCRIZIONE

SINDROME CARATTERIZZATA DA BARCOLLAMENTO, INSTABILITA' E ATASSIA DEL TRENO POSTERIORE

SINTOMATOLOGIA

SINTOMI CLINICI VARIABILI A SECONDA DELLA SOFFERENZA DEL MIDOLLO SPINALE DA UN'INSUFFICIENTE COORDINAZIONE DEI MOVIMENTI AD UN'ATASSIA BILATERALE

• CAMMINANDO ONDEGGIA E BARCOLLA SUL POSTERIORE IL TRENO POSTERIORE E' PIU' COLPITO IN QUANTO IL NUMERO DEI SUOI TRATTI MOTORI E' INFERIORE A QUELLO DEGLI ANTERIORI IN PIU' I TRATTI MOTORI DESTINATI AL POSTERIORE SONO PIU' SUPERFICIALI NELLA PORZIONE DEL MIDOLLO CERVICALE

• TRASCINA LE UNGHIE

• ARTI ANTERIORI RIGIDI E CHE INCROCIANO NELLA CAMMINATA

• DEFICIT PROPRIOCETTIVI

• RESISTENZA ALLA MANIPOLAZIONE DELLA REGIONE CERVICALE

• PEGGIORAMENTO NEI CAMBI DI DIREZIONE E NELLO SPOSTAMENTO LATERALE DEL POSTERIORE

• GRANDI DIFFICOLTA' AD ALZARSI

• CADUTE E COLLASSI DURANTE IL MOVIMENTO

• IMPOSSIBILITA' AD ALZARE LA GAMBA PER LA MINZIONE

• INCAPACITA' ALLA MONTA

• INCONTINENZA URINARIA E FECALE

LE POSSIBILI CAUSE

- Crescita veloce concomitante con un'alimentazione qualitativamente e quantitativamente

spinta

- Predisposizione genetica

- Conformazione corporea

- Fatti traumatici

Portano ad una compressione sul midollo spinale che dal punto di vista clinico si traduce in barcollamento ed atassia soprattutto del treno posteriore.

TERAPIA IDEALE

LA TERAPIA IDEALE DOVREBBE :

• ELIMINARE LO SCHIACCIAMENTO DEL MIDOLLO

• FAR REGREDIRE I SINTOMI NEUROLOGICI

• NON ESSERE INVASIVA

NON E' POSSIBILE STABILIRE UNA TERAPIA ELETTIVA CHE POSSA RISOLVERE TUTTI I CASI CHE SI PRESENTANO

ANCHE L'OPINIONE DEL PROPRIETARIO INFLUENZA LA SCELTA TERAPEUTICA

LA SINDROME DI INSTABILITA' CERVICALE NON CURATA HA UN DECORSO PROGRESSIVO

MORVA

E' una grave malattia infettiva trasmissibile anche all'uomo e più facile a riscontrarsi negli animali denutriti: si appalesa con macchie biancastre ulcerose sulla mucosa del setto nasale, dalla fuoriuscita da esso di un secreto vischioso e dall'ingrossamento delle ghiandole sottomascellari. Questa malattia viene pure detta farcino perché a volte compaiono sotto la cute dei moduletti o dei cordoni linfatici che degenerano poi in piaghe.

Nei casi dubbi si ricorre alla malleinizzazione che permette una diagnosi sicura.

L'animale colpito va subito isolato e la scuderia disinfettata, si dovrà inoltre escludere l'abbeverata collettiva in vasca.

Non si conoscono mezzi di cura ma soltanto di prevenzione mediante vaccini specifici.

CORNEGGIO

È dovuto a parziale paralisi dei nervi laringei, e più precisamente del "ricorrente di sinistra", di guisa che l'aria nella inspirazione e, nei casi gravi, anche nell'espirazione, produce un sibilo o un rantolo caratteristico, e tanto più percepibile se si mette l'animale al trotto ("cavallo fischiatore"). Vi sono razze più recettive di altre. Il malanno può essere ereditario oppure postumo di qualche malattia infettiva (pleuropolmonite, bronchite, adenite, ecc.), o conseguenza della ingestione di sostanze tossiche, od anche di fatti traumatici: alle volte è accompagnato da tosse; è compreso tra quelli redibitori, e se non curato subito col tempo diviene cronico: l'intervento può essere clinico, mediante la somministrazione di preparati jodici od arsenicali, per via orale o parenterale, oppure chirurgico, però di non facile attuazione.

BOLSAGGINE (ENFISEMA POLMONARE CRONICO)

È causata dallo sfiancamento degli alveoli polmonari e si appalesa col cosiddetto "contraccolpo"; la cura, sia clinica che chirurgica, specialmente quando il male è cronico, è di esito dubbio. Si osserva nei soggetti sottoposti a notevole sforzo come si verifica per quelli da tiro o da caccia. Le cause possono essere traumi, avvelenamento o pregresse infezioni, dovute al fatto che la inspirazione si verifica in due tempi. La malattia è di solito accompagnata da tosse debole e secca, a decorso lungo e di azione redibitoria: l'animale può però egualmente essere utilizzato purché si abbia l'avvertenza di sottoporlo a cure e ricostituenti, di cibarlo con foraggi verdi e beveroni, escludendo in via assoluta il fieno polveroso, imbrattato, ammuffito.

Malattia tipica dei cavalli ricoverati in condizioni inadeguate. La causa principale sono gli allergeni contenuti nella paglia e nel fieno. Sintomi sono respiro alterato e difficoltoso, narici dilatate, tosse costante. Nei primi stadi può essere curata ma il più delle volte diventa cronica.

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sopratutto attenzione ai cavalli che sono stati sbarrati...se andate a provare un cavallo non permettete a nessuno di stare accanto ai pilieri mentre andate a saltare,controllate le ginocchia e i garretti...se galoppando davanti al salto vi accorgete o qualcuno nota che il movimento dei posteriori è eccessivamente veloce e i garretti si toccano...mmmm...ci potrebbe essere stato qulche aiutino che puzza di maltrattamento...occhio!

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ciao! cosa vuol dire "sbarrare un cavallo"? :bigemo_harabe_net-172:

Sbarrare un cavallo, almeno cosi si dice a Roma e dintorni, vuol dire usare metodi brutali per far saltare più in alto il cavallo....per esempio mentre stai saltandoun verticale da 1 e 10 qualcuno si mette accanto ai pilieri e nel momento in cui il cavallo è in parabola alza la barriera in modo che la prenda in pieno sui nodelli...così la volta dopo saltrà sicuro più su per non sentire il dolore

oppure mettere le puntine da disegno nelle stinchiere così quando il cvallo tocca una barriera queste gli entrano nella carne...oppure usare barriere con i chiodi sopra, o con il filo spinato girato attorno, o semplicemente barriere quandrate molto pesanti...

insomma ci sono almeno 1000 modi per sbarrare il cavallo, per lo più sono metodi usati dai commercianti per vendere meglio i cavalli ma, non credere che tanti cavalieri che montano in GP, o anche categorie più basse, non ricorrano a queste barbarie...

E' la vergogna del Salto Ostacoli

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